Imparare a gestire il denaro, che si tratti di somme piccole o grandi, è necessario, ma quando è bene cominciare? E come insegnare ai bambini il valore dei soldi? Di sicuro è una domanda che si fanno molti genitori, e non a caso: si tratta di una responsabilità difficile da gestire per gli adulti, figuriamoci per i bambini! Noi di BlaBlaMamma vogliamo quindi consigliarvi alcune strategie per insegnare ai bambini il valore dei soldi e per aiutarli a capire come gestirli.
- Come parlare dei soldi ai bambini?
- Condividere il budget famigliare con i bambini
- Quante ore di lavoro?
- Insegnare l’autonomia
- Tenere un diario
- Risparmiare insieme
- Non legare il denaro ai sentimenti o al valore degli esseri umani
- Il valore del dono
Come parlare dei soldi ai bambini?
Quando si parla di soldi può essere difficile far capire ai bambini il loro valore reale, e non stiamo certo parlando di quello puramente monetario. Bisognerebbe far capire ai piccoli che il denaro non è tutto nella vita e che non deve essere il fine o lo scopo di ogni azione, ma non deve nemmeno passare il messaggio che i soldi possano essere sperperati. Cominciamo quindi a parlare ai nostri bambini del denaro in maniera positiva, senza che diventi un argomento triste e difficile da affrontare (cosa che potrebbe avvenire, ad esempio, se in famiglia c’è qualche difficoltà economica) e facciamo capire che i soldi sono strettamente legati al proprio lavoro. Vediamo però qualche consiglio pratico per insegnare il valore dei soldi ai bambini!
Condividere il budget famigliare con i bambini
Quale modo migliore per far capire ai bambini il valore dei soldi che condividere con loro il bilancio della famiglia? Ovviamente stiamo parlando di bambini già grandini, di almeno 6 o 7 anni, in grado di capire questi concetti, che in ogni caso potremo rendere più semplici con schemi e disegni. Cominciamo da piccole attività pratiche da fare insieme: stabiliamo ad esempio il budget della spesa e poi, al supermercato, cerchiamo di non superarlo! Sarà utile per capire che i soldi non sono illimitati e, al tempo stesso, che ogni cosa ha un costo. Si può anche introdurre un concetto importante come quello del risparmio energetico.
Quante ore di lavoro?
Quando acquistate qualcosa, spiegate ai vostri bambini quante ore di lavoro dovete lavorare per guadagnare la cifra corrispondente. Se sono già abbastanza grandi proponete piccoli lavoretti extra, ad esempio tagliare il prato o lavare la macchina, per le quali stabilirete un compenso: li aiuterà a capire che si fa fatica a guadagnare i soldi! Aiutateli anche a capire il meccanismo del bancomat, in modo che non pensino che, in qualche modo, quei soldi vi vengano regalati e siano illimitati.
Insegnare l’autonomia
Spesso i bimbi hanno a disposizione piccole somme di denaro: la mancia dei nonni, la paghetta dei genitori oppure dei piccoli compensi per lavoretti extra. Il nostro obiettivo dovrà essere quello di insegnare loro a gestirli in maniera autonoma. Questo vuol dire anche lasciarglieli sperperare: quando si ritroveranno con il portamonete vuoto e qualche oggetto inutile in più potranno veramente capire il valore del denaro e del risparmio. In questo caso anche un fallimento può rivelarsi positivo e apportare un prezioso spunto di riflessione.
Tenere un diario
Aiutateli a tenere traccia di tutte le loro piccole spese su un quaderno: a fine mese potrete tirare i conti e valutare quanto è stato speso, in che modo e come sarebbe possibile migliorare, ad esempio rinunciando a qualche acquisto inutile.
Risparmiare insieme
Prendete un paio di barattoli vuoti, decorateli tutti insieme e adibiteli ognuno ad un obiettivo a breve e a lungo termine: uno può ad esempio essere destinato ai risparmi per acquistare un nuovo paio di scarpe tanto desiderate e l’altro ad una vacanza in famiglia. Ognuno potrà contribuire infilando la monetine e le banconote che risparmierà in uno dei due barattoli.
Non legare il denaro ai sentimenti o al valore degli esseri umani
Il concetto di denaro deve essere assolutamente slegato dai sentimenti e non dovrebbe mai essere inserito in una relazione affettiva. In particolare, il denaro non deve essere un premio, ad esempio per una promozione o un bel voto a scuola: meglio organizzare qualcosa di bello con tutta la famiglia per festeggiare insieme! Sull’opportunità di dare la famosa “paghetta” ai bambini o sul ricompensarli con piccole somme in caso di lavoretti extra (attenzione, non quelli che spettano normalmente ad ogni membro della famiglia e che dovrebbe portare a termine per contribuire alla vita in comune!) anche gli esperti si dividono: molti di loro sono contrari perché lo ritengono diseducativo, altri invece pensano che possa essere una buona palestra per aiutarli a capire come gestire piccole somme sin da piccoli. In questo caso dovrete essere voi a decidere quello che è meglio per vostro figlio e per la vostra situazione, ma stando bene attenti a non legare al denaro sentimenti o ricompense per cose che dovrebbero essere scontate.
Allo stesso modo, il valore di una persona non dipende dal denaro che guadagna, che possiede o che mostra di poter spendere, ma piuttosto dai suoi valori, dai suoi sentimenti e dalla gentilezza che dimostra verso il prossimo. Questo deve essere molto chiaro, quando vorrete insegnare il valore dei soldi ai bambini!
Il valore del dono
Una volta che i vostri bambini hanno compreso il valore del denaro, potrebbe essere il momento di insegnare loro anche il concetto di donazione, insegnandogli così ad essere generosi con chi ha meno di loro. Potete scegliere insieme un’associazione a cui donare una parte dei suoi risparmi, che voi potrete raddoppiare: potranno così toccare con mano l’impatto che il loro gesto può avere sulle vita di qualcun altro.
Voi come insegnerete ai vostri bambini il valore del denaro? Avete escogitato altri sistemi? Fatecelo sapere sui nostri canali social!
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