Nel corso delle prime visite di controllo del vostro piccolo, il pediatra vi parlerà spesso di percentili di crescita, di tabelle dei percentili e di curve di crescita. Ma di cosa si tratta esattamente? Noi di BlaBlaMamma vogliamo aiutarvi a chiarire meglio cosa si intende con questi termini e in che modo percentili e curve di crescita ci permettono di monitorare la crescita del nostro bambino.
- Cosa sono i percentili di crescita dei bambini
- Come si registrano i dati di crescita del bambino?
- Come interpretare le curve di crescita?
Cosa sono i percentili di crescita dei bambini
Le tabelle dei percentili sono dei grafici che tengono conto dei valori percentuali di peso e altezza dei bambini e, per i più piccoli, anche della circonferenza cranica. Questi dati sono suddivisi per sesso ed età e sono stilati prendendo in esame migliaia di bambini della stessa età e dello stesso sesso, spaziando dai più minuti ai più robusti. Quella che ne risulta è una curva di riferimento in cui possiamo collocare i valori del nostro bambino mese dopo mese. Non esiste una sola tabella dei percentili, ma molte diverse, spesso tarate su etnie di riferimento, suddivise per zone geografiche oppure specifiche per bimbi affetti da determinate patologie. In Italia in genere si utilizzano le tabelle dei percentili proposte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità[ 1 ] oppure dei US Center for Disease Control[ 2 ], che rappresentano in maniera abbastanza precisa la situazione dei bimbi italiani.
Come si registrano i dati di crescita del bambino
In occasione delle varie visite di controllo, il pediatra controllerà:
- il peso del bambino;
- la sua altezza oppure la lunghezza per i bambini fino a 2 anni;
- la circonferenza cranica per bambini di meno di un anno di età.
Questi dati verranno ogni volta riportati sul grafico dei percentili, in modo da ottenere una serie di punti che, collegati tra loro, creano una linea: è la famosa curva di crescita, che rappresenta in maniera grafica e molto intuitiva a quale ritmo è cresciuto il nostro bambino in quel periodo di tempo. Questo grafico può essere fatto anche dai genitori, tracciando sull’asse orizzontale di un grafico l’età del bimbo e sull’asse verticale il peso oppure l’altezza. Ripetendo questa misurazione regolarmente otterremo delle curve di crescita indicative, che non saranno forse precise come quelle del pediatra ma che potranno permetterci di avere un’idea della situazione generale.
Per facilitarvi le cose, potete usare il nostro calcolatore dei percentili di crescita del neonato.
Come interpretare le curve di crescita?
Eh già, non basta tracciarle, ma bisogna anche darne una corretta interpretazione e questo sarà compito del vostro pediatra di fiducia. Sarà proprio lui, sulla base di questi dati registrati visita dopo visita e di molti altri fattori genetici e ambientali, a individuare eventuali variazioni significative nella curva di crescita e a indagare sulle sue cause.
Ogni bambino ha sicuramente una sua particolare fisicità e i suoi ritmi di crescita: c’è chi fin dalla nascita ha una corporatura piuttosto robusta e chi invece è più minuto. L’importante, secondo i pediatri, è che il bimbo sia innanzitutto in buona salute e che la sua curva di crescita sia abbastanza regolare in relazione al proprio percentile. Se ad esempio un bimbo è sempre stato, fin dalla nascita, intorno al 50° percentile di crescita (questo significa che per quella fascia d’età ci sono 49 bimbi più minuti e altrettanti più robusti) e improvvisamente scende al 30° può essere il caso di indagare sulle cause di questo brusco cambiamento.
Al contrario di quello che si potrebbe pensare, il 50° percentile non rappresenta il percentile “giusto” ma semplicemente la media della popolazione. Il range di normalità per quanto riguarda i percentili di crescita dei bambini, infatti, va dal 3° al 97° percentile. Non solo: se la curva del bimbo si colloca al di sotto del 3° percentile o al di sopra del 97°, ciò non significa che ci siano dei problemi. Ci sono infatti molti fattori che fanno sì che un bimbo sia più alto o più basso, più leggero o più pesante della media. In questo caso, però, sarà cura del pediatra seguire questi bimbi con particolare attenzione per escludere eventuali problemi, per controllare che si sia una regolarità nel tempo e per verificare che ci sia una certa armonia tra peso e altezza.
Diagnosticare un disturbo dell’accrescimento, quindi, non è affatto semplice e immediato ed è compito esclusivamente del pediatra. Noi abbiamo cercato di darvi qualche informazione utili riguardante percentili e curve di crescita, ma sarà comunque il pediatra la vostra figura di riferimento. Se avete dubbi, domande o esperienze da condividere potete comunque farcelo sapere sui nostri canali social.
NOTE
1. Organizzazione Mondiale della Sanità, The WHO Child Growth Standards
2. US Center for Disease Control, CDC Growth Charts