Quando nascerà? È una delle prime domande che si fanno le coppie di futuri genitori non appena scoprono di aspettare un bambino. Se capire a grandi linee il mese e la stagione in cui si potrà finalmente tenere fra le braccia il proprio piccolo è relativamente semplice, salvo imprevisti, calcolare la data presunta del parto in maniera più precisa è un pochino più complesso. Noi di BlaBlaMamma vogliamo quindi darvi tutte le indicazioni per poter calcolare la data del parto ma, è bene ricordarlo, si tratta di una pura indicazione. Ci sono infatti bimbi che nascono prima delle 40 settimane canoniche previste e altri che si fanno attendere: ogni bambino ha i suoi tempi già dal pancione!
- Come si calcola la data presunta del parto
- Come calcolare la data del parto con la regola di Naegele
- La ridatazione della data presunta del parto
- Cos’è l’età gestazionale
- Perchè questi calcoli sono importanti?
Come si calcola la data presunta del parto
Come abbiamo visto, la data presunta del parto è puramente indicativa non solo perchè ogni bimbo nasce con i suoi tempi, ma anche perchè è difficile individuare con certezza il momento in cui è avvenuto il concepimento. Per convenzione, quindi, l’inizio di una gravidanza si fissa in corrispondenza del primo giorno dell’ultima mestruazione. Oltre a questa data, bisogna conoscere anche la lunghezza del proprio ciclo mestruale. A partire da questi dati, si può calcolare la data presunta del parto con un semplice calcolo. Aggiungendo la durata della gravidanza, cioè 280 giorni, si può avere la data presunta del parto, che si trova all’interno di un periodo molto lungo, addirittura un mese, in cui il bambino è considerato a termine, cioè nato nel momento giusto.
Per facilitarvi le cose potete usare il nostro calcolatore per la data presunta del parto, che vi aiuterà anche a programmare gli esami e le ecografie da fare in gravidanza.
Come calcolare la data del parto con la regola di Naegele
La data del parto può anche essere calcolata applicando la regola di Naegele, che consiste nell’aggiungere sette giorni alla data dell’ultima mestruazione e poi sottrarre tre mesi: in questo modo si otterrà una data indicativa. Ad esempio, se la data dell’ultima mestruazione è l’11 aprile , aggiungendo 7 giorni si arriva al 18; sottraendo 3 mesi si avrà come data il 18 gennaio, ovviamente dell’anno successivo.
Questo metodo, un po’ approssimativo, funziona se la donna conosce con precisione la data dell’ultima mestruazione, se il suo ciclo è abbastanza regolare e se il flusso è stato normale rispetto alle sue caratteristiche abituali.
La ridatazione della data presunta del parto
Questa datazione viene comunque valutata nel corso della prima ecografia, che in genere si svolge tra la decima e la dodicesima settimana di gravidanza. Nelle prime settimane di gravidanza, infatti, lo sviluppo del feto segue tappe regolari e quindi, misurando alcuni parametri, è possibile confermare o ricalcolare la data presunta per il parto, che diventerà quella di riferimento. Questo è particolarmente utile per le donne con il ciclo molto irregolare, per quelle che hanno assunto la pillola anticoncezionale e nei casi in cui non si conosce con esattezza la data dell’ultima mestruazione.
Cos’è l’epoca gestazionale
Comunemente si pensa alla gravidanza in mesi, mentre medici e ostetriche effettuano questo calcolo in settimane, semplicemente perchè i mesi non hanno tutti la stessa lunghezza, mentre le settimane sono sempre di 7 giorni. Come stabilire in che settimana di gravidanza ci si trova? Comunemente si usa il metodo dell’epoca gestazionale, che parte dal primo giorno dell’ultima mestruazione: in genere è una data certa che si ricorda abbastanza facilmente, mentre il giorno del concepimento è molto difficile da individuare con precisione. Partendo da questa data, quindi, è possibile calcolare in quale settimana di gravidanza ci si trova, esprimendosi in settimane complete.
I gruppi di età gestazionale sono:
- pre-termine: meno di 36 settimane complete;
- a termine: dall’inizio della 37esima fino alla 41esima settimana completa;
- post-termine: dall’inizio della 42esima settimana completa, quindi 294 giorni o più.
Perchè questi calcoli sono importanti?
L’individuazione della data presunta del parto e dell’età gestazionale sono importanti per stabilire le date dei controlli e degli esami da effettuare durante la gravidanza e per valutare correttamente la crescita fetale nel corso dei nove mesi. Inoltre è importante sapere con precisione se il parto, quando avviene, è a termine, pre-termine o se si corre il rischio di superare le 42 settimane di gestazione.