Si può dire che la musica faccia parte di noi: è un linguaggio universale che si impara già da prima di nascere. Per i bambini, da quelli più piccini a quelli più grandi, è un’amica preziosa: i più piccoli sono rassicurati dalla musicalità della voce e delle parole dei genitori, mentre i più grandi possono avere grandi benefici da un regolare ascolto della musica e dal sapere suonare uno strumento. Noi di BlaBlaMamma vogliamo illustrarvi alcuni dei benefici della musica per i bambini, magari vi verrà voglia di imparare a suonare uno strumento musicale insieme!
- Il legame tra musica e bambini
- Come avvicinare i bambini alla musica?
- I benefici della musica per i bambini: stimola senso del ritmo e motricità
- Studiare musica da bambini migliora la capacità di ascolto
- Lo studio della musica può migliorare la capacità di linguaggio
- La musica aiuta a comunicare e a socializzare
- La musica migliora le capacità cognitive e non cognitive
- Benefici della musica: chi studia uno strumento va meglio a scuola
- Suonare uno strumento modifica lo sviluppo del cervello e fa invecchiare meglio
- I benefici della musica: attenua l’ansia e migliora la concentrazione
Il legame tra musica e bambini
Per molti genitori è istintivo calmare il pianto del proprio bimbo con una canzoncina o facendogli ascoltare un po’ di musica: i risultati in genere non si fanno attendere. È anche un buon modo per interagire con un neonato, che è in grado di comprendere la musicalità ben prima che le parole, e questo fin dal pancione. In questo modo, anche se in molti casi inconsapevolmente, si stanno offrendo tanti benefici al bimbo: lo si sta infatti aiutando a sviluppare la capacità di ascolto, ad abituarsi a cogliere le sfumature e le emozioni dalla voce e a percepire e comprendere meglio le parole, migliorando la capacità di linguaggio.
Un aspetto molto interessante che interessa bambini e musica è che ascoltare musica, cantare o suonare sono tutte azioni che attivano entrambi gli emisferi del cervello, sia quello destro, dedicato alle emozioni che coglie l’armonia, sia quello sinistro, che analizza i processi logici e che in questo caso è in grado di studiare il ritmo e l’altezza dei suoni. Possiamo quindi dire che la musica è fondamentale per un armonico sviluppo del cervello dei bambini!
Come avvicinare i bambini alla musica?
Non c’è niente di più facile che stimolare l’intelligenza musicale dei bambini e il bello è che si può cominciare sin dal pancione! In che modo? Ogni mamma ha l’abitudine di parlare o di canticchiare per il suo bimbo prima ancora che nasca e questo è già un buon modo per abituarlo alla musicalità, a cui si possono aggiungere brani musicali e ninne nanne. Questa abitudine può continuare anche quando il bimbo sarà nato; la sua esperienza si arricchirà grazie alle espressioni dei genitori e ai gesti delle mani.
Verso i due o tre anni potrà cominciare a canticchiare melodie e canzoncine, a muoversi a tempo con la musica e persino a cominciare ad avvicinarsi ad uno strumento musicale. I bambini più grandi, poi, possono imparare a suonare uno strumento – che deve essere però percepito sempre come un divertimento, almeno inizialmente – oppure entrare a far parte di un coro, imparando a cantare insieme ad altri bambini.
Andare ad ascoltare un concerto o ad un evento musicale, poi, è un’ottima attività per tutta la famiglia, che vi permetterà di fare qualcosa tutti insieme e di avvicinare i bambini alla musica.
L’importante è non forzare mai il proprio bambino, si otterrebbe l’effetto opposto; tenete poi conto che tutti gli stimoli e le proposte devono essere adeguate all’età e alle capacità del bambino.
I benefici della musica per i bambini: stimola senso del ritmo e motricità
Come abbiamo visto, il senso del ritmo e della musicalità per i bambini è innato e possono cominciare ad esprimerlo già verso i 4/5 mesi con il più semplice degli strumenti: un sonaglio per bambini che possa agitare, imparando che ad ogni movimento corrisponde un suono. Questo lo porterà a sperimentare, sia con quello strumento che con altri oggetti di uso quotidiano, cercando di riprodurre diversi suoni seguendo degli schemi motori precisi, imparando ad esempio che per far suonare il sonaglio deve agitare la mano o che per far suonare un tamburello deve picchiarci sopra. Quando sarà un po’ più grande, diciamo verso i 10/12 mesi, il piccolo poi comincerà a partecipare attivamente ai brani musicali che ascolta, muovendosi, dondolandosi e cercando di ballare.
Studiare musica da bambini migliora la capacità di ascolto
Chi studia musica da bambino per almeno un anno avrà di sicuro una migliore capacità di ascolto rispetto ai coetanei che invece non hanno mai suonato uno strumento musicale. Questa abilità si manifesta soprattutto in ambienti rumorosi.
Lo studio della musica può migliorare la capacità di linguaggio
Una ricerca americana pubblicata su The Journal of Neuroscience[ 1 ] è riuscita a dimostrare che lo studio della musica mette in moto la capacità del sistema nervoso di prestare attenzione agli stimoli acustici. Un “effetto collaterale” di questo fatto è che i bambini che studiano musica sono in genere più bravi a parlare e anche leggere. Non solo: la musica aiuta a migliorare le abilità di parola e di linguaggio anche grazie al fatto che insegna a prestare attenzione al ritmo, all’intonazione e al suono delle parole. Si può sfruttare questa abilità a loro vantaggio insegnando molte nozioni attraverso canzoncine e filastrocche.
La musica aiuta a comunicare e a socializzare
Si dice spesso che la musica parla dove le parole falliscono e non c’è nulla di più vero. Soprattutto per i bambini più timidi e introversi la musica può essere un mezzo potente per esprimere i propri sentimenti, quelli che non sono in grado di esternare con le parole. Questo vale anche per i bambini che hanno difficoltà di qualunque tipo, dai problemi di linguaggi ad alcuni disturbi dello spettro autistico, ma anche per i bambini che parlano un’altra lingua: la musica è un linguaggio universale che viene compreso da tutti.
La musica aiuta anche la socializzazione: basti pensare ad un gruppetto di bambini che si muove insieme a tempo di musica o che si raduna per cantare una canzone o per suonare insieme.
La musica migliora le capacità cognitive e non cognitive
I benefici della musica per i bambini sono davvero tanti e molti sono stati dimostrati dal punto di vista scientifico. Molte ricerche pubblicate sulla rivista Pnas, Proceedings of the National Academy of Sciences[ 2 ] hanno messo in luce la capacità della musica di sviluppare le capacità cognitive dei neonati. Secondo altri studi, migliorano anche le capacità non cognitive, come il rendimento nelle attività sportive, nella danza e nella recitazione.
Benefici della musica: chi studia uno strumento va meglio a scuola
Lo studio della musica aiuta a rendere di più anche a scuola e a dimostrarlo è uno studio condotto dalla British Columbia University[ 3 ] condotto sui ragazzi delle scuole superiori che seguono corsi di matematica, scienza e inglese. I ragazzi che studiavano musica risultavano avevano risultati nettamente migliori in quelle materie rispetto ai coetanei che non suonavano strumenti musicali. Ciò dimostrerebbe l’importanza di studiare musica anche a scuola, anche solo per migliorare il rendimento nelle altre materie.
Suonare uno strumento modifica lo sviluppo del cervello e fa invecchiare meglio
Un team di ricercatori guidato da Alice Mado Proverbio, docente di Neuroscienze cognitive presso il Dipartimento di Psicologia della Bicocca di Milano, e pubblicato sulla rivista Music Perception della University of California Press, ha dimostrato che la musica è addirittura in grado di modificare il cervello. Sembra infatti che suonare uno strumento musicale plasmi il cervello in maniera diversa a seconda dello strumento suonato, soprattutto a livello della corteccia prefrontale, cioè la parte del cervello che legge ed interpreta la realtà e che è molto sensibile alla famigliarità.
Non è tutto: pare anche che studiare musica aiuti a invecchiare meglio. Anche questo fatto parrebbe avere una dimostrazione scientifica: una ricerca condotta dalla neurobiologa Nina Kraus e pubblicata sulla rivista Journal of Neuroscience dimostra che prendere lezioni di musica aiuta il cervello a elaborare e discriminare i suoni velocemente, una delle prime abilità intaccate dall’invecchiamento.
I benefici della musica: attenua l’ansia e migliora la concentrazione
La musica fa bene allo spirito: oltre a dare tanti benefici al nostro bambino, è anche in grado di aiutarlo a migliorare il controllo delle emozioni, ad attenuare l’ansia e persino a migliorare la capacità di concentrarsi.
Studiare musica da bambini (ma non solo), quindi, può essere non solo un modo piacevole di trascorrere il tempo e una maniera per esprimersi in maniera creativa, ma è anche una fonte di grandi benefici. I vostri bambini suonano uno strumento musicale? Fatecelo sapere sui nostri canali social!
NOTE
1. The Journal of Neuroscience, Music Enrichment Programs Improve the Neural Encoding of Speech in At-Risk Children
2. Pnas, Musical intervention enhances infants’ neural processing of temporal structure in music and speech
3. ScenceDaily, Music students do better in school than non-musical peers
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