Andare a cavallo è un’attività che va oltre il semplice acquisire delle tecniche equestri: il rapporto che si crea tra il cavallo o il pony e il suo cavaliere è qualcosa di unico e speciale e gli insegnamenti appresi in maneggio saranno utili anche in altre situazioni e dureranno tutta la vita. Noi di BlaBlaMamma vogliamo quindi portarvi alla scoperta dei benefici dell’equitazione per i bambini.
- I benefici dell’equitazione per il fisico e la salute
- I benefici dell’andare a cavallo sul carattere e sulle capacità cognitive
- A che età si può cominciare?
- Ci sono controindicazioni?
- Attenzione alla scelta del maneggio giusto
I benefici dell’equitazione per il fisico e la salute
Passare del tempo a contatto con i cavalli è quasi una scelta di vita e fa bene alla salute e all’umore. È uno sport che si svolge prevalentemente all’aria aperta e che offre tanti benefici dal punto di vista fisico, cognitivo e dello sviluppo del carattere. Dal punto di vista fisico, è sbagliato pensare che “fa tutto il cavallo”: l’equitazione è uno sport che mette in moto praticamente tutti i muscoli, stimola la forza muscolare, la resistenza, la coordinazione motoria, la flessibilità, l’equilibrio, l’agilità e la prontezza di riflessi.
L’equitazione, inoltre, stimola l’apparato cardiovascolare, contribuisce a tenere sotto controllo la pressione e migliora la ventilazione polmonare. È uno sport che favorisce anche un discreto dispendio calorico, quindi è un valido alleato per tenersi in forma e tenere alla larga il rischio di obesità infantile.[ 1 ]
Questo avviene in sella, ma anche le attività di grooming, cioè di cura del proprio pony, sono altrettanto importanti e danno anch’esse tanti benefici. Oltre ad instaurare un legame con l’animale, infatti, il bambino deve sollevare selle e secchi, prendersi cura della pulizia del pony e dell’ambiente in cui vive e condurre il proprio animale al prato, in scuderia o al campo di lavoro, il tutto ovviamente camminando o cavalcando.
I benefici dell’andare a cavallo sul carattere e sulle capacità cognitive
Andare a cavallo non fa bene solo al fisico: uno studio dell’American Youth Horse Council[ 2 ], ad esempio, conferma che andare a cavallo regolarmente aumenta le abilità cognitive dei bambini e si riscontra anche una correlazione positiva tra lo sviluppo di capacità equestri e la capacità di risolvere problemi in tante altre situazioni della vita quotidiana.
Chi va a cavallo, del resto, lo sa bene: il contatto con questi maestosi animali stimola non solo le abilità intellettive, ma aiuta anche a sviluppare tratti del carattere come l’empatia, la pazienza, la gentilezza, la fermezza, la stabilità emotiva e il rispetto di sé e degli altri. Il cavallo, infatti, è molto sensibile alle emozioni umane, che si trasmettono anche semplicemente con uno sguardo, con il tono di voce o con la postura.
Prendersi cura di un cavallo o di un pony, inoltre, non solo aumenta il senso di responsabilità, ma aiuta a comprendere l’importanza di una buona nutrizione, di una adeguata attività fisica e di regolari controlli veterinari. Come tutti gli sport, poi, insegna presto una buona autodisciplina.
Infine, e i genitori saranno ben contenti di saperlo, andare a cavallo migliora l’apprendimento scolastico. Come può l’equitazione influire anche sul rendimento sui banchi di scuola? È semplice: andare a cavallo stimola l’attenzione e la concentrazione, oltre che la disciplina, e una volta imparate queste abilità saranno utilissime anche in un contesto scolastico. Senza contare che, con la prospettiva di andare in maneggio, i bambini finiranno i loro compiti alla velocità della luce!
A che età si può cominciare?
L’età giusta per cominciare un corso di equitazione vero e proprio è intorno ai 10 anni, quando il bambino ha una struttura fisica che gli permette di controllare un cavallo di grosse dimensioni. I bimbi possono però cominciare a cavalcare già intorno ai 4 o 5 anni, cominciando dai piccoli pony shetland per poi passare ai pony veri e propri e infine ai cavalli. Già a questa età, poi, i piccoli possono prendersi cura dell’animale (sempre con la supervisione di un adulto esperto) spazzolandolo, portandolo a mangiare un po’ di erba e prendendosi cura delle sue necessità.
Ci sono controindicazioni?
Come per tutti gli sport, ci sono alcune controindicazioni che è importante conoscere. L’equitazione è uno sport sconsigliato per chi ha patologie della colonna vertebrale, ernie del disco oppure cardiopatie. Un altro capitolo è quello relativo ai traumi che possono verificarsi in seguito ad una caduta da cavallo. I più frequenti sono a causa della colonna vertebrale e della testa ed è per questo motivo che è importantissimo salire a cavallo indossando sempre in maniera corretta tutti i dispositivi di protezione previsti, cioè il cap (il caschetto rigido) e il corpetto rigido che protegge la schiena, soprattutto se si pratica salto ostacoli.
Attenzione alla scelta del maneggio giusto
Quando scegliete la scuola di equitazione per i vostri bambini, non fermatevi solo all’aspetto estetico della location: assicuratevi che si tratti di un maneggio affiliato ad una delle federazioni presenti sul territorio italiano – le più note sono Fise e Sef Italia – che abbia istruttori esperti e qualificati e cavalli o pony in buona forma fisica e mansueti, adatti ad essere cavalcati da bambini alle prime armi. Spesso per le prime lezioni il cap e il corpetto vengono forniti dalla struttura (ma è bene assicurarsene), ma poi andrà fatto un piccolo investimento in questo senso, in modo che il vostro bambino possa vivere la sua passione per i cavalli in totale sicurezza.
NOTE
1. Humanitas Salute, Equitazione, uno sport in ascesa per la salute
2. Ayhc, Sito web ufficiale
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