Chi di noi non ha mai fatto il gioco del cucù? È esattamente quello a cui state pensando: la mamma o il papà mettono le mani davanti al viso e “spariscono”, per poi ricomparire al suono di “cucù settete” tra le risate del bimbo. Questo gioco apparentemente tanto semplice è in realtà molto importante per lo sviluppo del nostro bambino. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi l’importanza del gioco del cucù per i neonati.
- Lo sviluppo del neonato
- Il concetto di permanenza degli oggetti e delle persone
- Il gioco del cucù per rafforzare questa capacità
- Come si gioca?
Lo sviluppo del neonato
Fin dalla nascita il bambino comincia un percorso che lo porterà al completo sviluppo delle sue capacità senso-motorie: a volte questo processo sembrerà rapidissimo, in altri momenti parrà rallentare. È del tutto normale, senza contare poi che ogni bimbo ha i suoi tempi! Inutile dire che questo cammino di scoperta del mondo per il nostro bimbo è una fonte continua di gioia e di stupore, ma anche di qualche ansia, che supererà con il nostro aiuto. Il piccolo, infatti, non percepisce il mondo come noi adulti e questo porta inevitabilmente a qualche piccola difficoltà ad esempio, se un oggetto è fuori dalla sua vista, per il bimbo cessa di esistere.
Il concetto di permanenza degli oggetti e delle persone
Per il nostro bambino (fino agli 8 mesi circa) un oggetto che è temporaneamente fuori dalla sua vista cessa di esistere, anche se è semplicemente nascosto sotto ad un panno o dentro un contenitore. Quando poi torna ad essere visibile, in genere lo saluta ridendo, felice di ritrovarlo. A questo concetto di permanenza degli oggetti è strettamente legato quello della permanenza della persone. Verso gli 8 mesi circa, quindi, il bimbo imparerà che le persone (mamma compresa) anche se si allontanano momentaneamente, non spariscono e a breve torneranno da lui. Questo è importante per i bambini in fase di distacco dai genitori, ad esempio quando dobbiamo lasciarlo al nido o affidato ad una persona di fiducia. In un bambino che ha già appreso questo concetto l’ansia da separazione sarà minore perché sa che i genitori si allontanano da lui, ma poi tornano.
Il gioco del cucù per rafforzare questa capacità
Possiamo aiutare il nostro bambino ad afferrare meglio questo concetto e a rafforzarlo tramite alcuni giochi, tra cui c’è sicuramente quello universale del cucù. Non c’è genitore che non l’abbia proposto almeno una volta al proprio bimbo, anche solo per vedere le sue risate divertite!
Attraverso questo gioco semplicissimo, però, il bimbo impara ad acquisire una maggiore consapevolezza di se stesso e della realtà che lo circonda, ma soprattutto impara ad affrontare e a gestire una delle sue ansie più grandi: quella di veder sparire il viso della mamma. Nascondendo il viso dietro alle mani e poi facendolo ricomparire, infatti, riusciamo a fargli comprendere che la mamma è sempre lì, anche se momentaneamente non può vederla. Proprio per questo motivo viene usato anche per allontanare dal bimbo la paura dell’abbandono e abituarlo a gestire la propria ansia quando i genitori si allontanano.
Come si gioca?
Il gioco del cucù è davvero semplice: la persona adulta si pone di fronte al bimbo e si mette le mani davanti agli occhi, coprendosi il viso. Dopo qualche istante abbassa le mani, esclamando “cucù”. Una variante più complessa, quando il bimbo avrà capito il meccanismo, è quella di nascondere il viso dietro ad un telo o ad un giornale, per poi scoprirlo dicendo “cucù”. Possiamo poi nascondere l’intera figura, ad esempio dietro ad un mobile, per passare successivamente al gioco del nascondino, amatissimo da tutti i bimbi. Se vediamo che il bimbo è molto spaesato o addirittura spaventato interrompiamo subito il gioco per rassicurarlo!
Voi avete già giocato al gioco del cucù con il vostro bimbo? Come è andata? Fatecelo sapere sui nostri canali social!