Come gestire la rabbia infantile? Capita che i bambini si arrabbino ma che non riescano a comprendere e a gestire questa emozione violenta. Vediamo qualche consiglio per aiutare i nostri bimbi a gestire la rabbia infantile.

Come gestire la rabbia infantile?

La rabbia, come moltissime altre emozioni, è uno stato emotivo forte e del tutto normale, che si sperimenta spesso nel corso della vita. Spesso viene catalogata tra le emozioni “negative”: in realtà fa parte del nostro modo di sentire e non deve essere repressa, anche se è vero che non è facile gestirla correttamente e incanalarla in maniera positiva, specie quando riguarda bambini molto piccoli, con meno di 5 anni di età. Noi di BlaBlaMamma vogliamo darvi qualche consiglio per aiutarvi a gestire la rabbia infantile.

Cos’è la rabbia?

La rabbia può essere considerata un’emozione “scomoda” perché difficile da spiegare, da comprendere e ancora di più da gestire, soprattutto se a provarla è un bimbo. Si tratta di uno stato emotivo molto intenso e innato in tutti gli essere umani, che può essere scatenato sia da stimoli esterni che da fattori interni. La rabbia ha una funzione adattiva: ciò significa che ha la funzione di aiutarci a sopravvivere nell’ambiente in cui ci troviamo; possiamo osservarla nei bambini già a partire da un anno di età, ma molti esperti concordano che il suo picco sia tra i 2 e i 4 anni circa.

La rabbia dei bambini

Cosa scatena la rabbia infantile? Nei bambini con meno di 5 anni la rabbia è spesso scatenata dalla fame, dalla stanchezza, dalla frustrazione, dalla paura, dall’ansia, dall’insicurezza oppure dal desiderio di attirare l’attenzione o di ottenere ciò che desiderano. Si tratta di un’emozione legittima, che non va repressa, ma compresa, soprattutto perché i bambini non sono ancora in grado di riconoscere, accettare e gestire le proprie emozioni e hanno quindi bisogno dell’aiuto di noi adulti per farlo. Alcune situazioni tipiche che possono innescare un episodio di rabbia nei bambini sono:

  • il tentativo ripetuto di fare qualcosa senza riuscire a completarla con successo;
  • ricevere un NO da parte di un genitore o di un adulto;
  • il tentativo di attirare l’attenzione su di sé;
  • la frustrazione nel non riuscire a far comprendere i suoi bisogni ad un adulto.

Come gestire la rabbia infantile

Come si manifesta la rabbia infantile?

La rabbia è davvero un’emozione che mette a dura prova i nostri bambini, che non hanno ancora gli strumenti per gestirla! Spesso sono proprio loro i primi a spaventarsi per questa emozione fortissima, che produce in loro un aumento della pressione sanguigna, l’innalzamento dei neurotrasmettitori legati allo stress, l’abbassamento di quelli legati al piacere e il bisogno di sfogarsi fisicamente.
È però importante riuscire a sfogare la propria rabbia, che crea un forte stato di tensione che coinvolge la muscolatura di tutto il corpo; se non si riesce a farlo e il fisico rimane “attivato” si possono avere problematiche nel dormire, nel mangiare, mal di testa, nausea o addirittura problemi cutanei come acne e psoriasi. L’importante è che, arrabbiatura dopo arrabbiatura, il piccolo impari a sfogarla in maniera adeguata, senza morsi, calci e pugni a chi gli sta intorno e senza rompere oggetti.[ 1 ]

Il ruolo dei genitori

Il ruolo dei genitori è anche in questo caso centrale. Sono infatti loro i modelli che i bambini prendono come esempio anche nell’espressione della rabbia. Il bambino inoltre, come abbiamo visto, non è capace di decifrare questo stato d’animo e di modularlo o di esprimerlo, ma ha bisogno di un adulto che lo aiuti a comprendere ciò che sta vivendo, che lo sostenga nel modulare l’intensità di questa emozione e che se è necessario lo aiuti contenendolo. Insomma, l’aiuto dei genitori in questa circostanza è fondamentale e può fare la differenza. Ci sono genitori spaventati, preoccupati o che si sentono impotenti davanti alle “esplosioni” dei propri figli, soprattutto perché la rabbia è spesso percepita come un’emozione negativa da censurare e reprimere. In realtà si tratta di un’emozione sana e il compito dei genitori è quello di costituire un modello positivo: un bimbo che assiste ad un episodio di rabbia dei genitori impara indirettamente e per imitazione a gestirla, a risolverla e ad esprimerla in maniera adeguata, a patto che il comportamento del genitore sia corretto.

Come gestire la rabbia infantile3

Come gestire la rabbia infantile?

Ci sono alcuni consigli che possono risultare utili per calmare i bambini e aiutarli a gestire la loro rabbia. Vediamoli insieme:

  • dare un nome al sentimento e spiegare la rabbia: a volte un bimbo è talmente in balia di questa sensazione che non è nemmeno in grado di capire perché è arrabbiato. Potrebbe essere spaventato dall’intensità dell’emozione e non capire se ciò che sta provando è “giusto”. I genitori possono aiutarlo a dare un nome a questa emozione e far capire al bimbo se la sua reazione è adeguata oppure no. Frasi adatte alla situazione potrebbero essere, ad esempio: “capisco che sei arrabbiato perché il tuo giocattolo si è rotto, ma tirare calci e pugni non è un odo adeguato per esprimere quello che provi”;[ 1 ]
  • normalizzare la rabbia, facendo capire al bambino che è un’emozione che tutti provano, anche gli adulti, e che pertanto arrabbiarsi è normale, basta esprimere la propria rabbia in maniera corretta;[ 1 ]
  • non punire per la rabbia, ma porre dei limiti alle sue manifestazioni più aggressive e violente;
  • non assalire il bambino con mille domande che potrebbero aumentarne la frustrazione;
  • non reagire alla rabbia del bambino arrabbiandoci a nostra volta e urlando;
  • non farsi vedere spaventati dalla rabbia del bambino;
  • riparlarne quando sarete calmi: durante la sfuriata è possibile che il bambino non voglia sentire ragioni, ma è bene tornare sull’episodio quando si sarà calmato per aiutarlo a comprendere ciò che hanno vissuto e ad individuare cosa lo ha scatenato. Un altro modo per parlarne insieme può essere quello di leggere libri e storie sull’argomento che aiutino il bimbo ad immedesimarsi con un protagonista positivo.

In caso di difficoltà nel capire come gestire la rabbia infantile non esitate a rivolgervi ad uno specialista che vi potrà aiutare a mettere a punto la strategia più adatta per il vostro bambino.

Cosa ne pensate della rabbia infantile? Avete già vissuto qualche episodio di questo genere con i vostri bambini? Fatecelo sapere sui nostri canali social!

NOTE


1. Aiamc, CHE RABBIA! Gestire la rabbia nei bambini in 5 pratici consigli

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