Tummy time, gli esercizi per rinforzare i muscoli del neonato Avete mai sentito parlare di tummy time? Sono esercizi pensati per rinforzare la delicata muscolatura dei neonati. Vediamo come eseguirli e cosa sapere!

Tummy time, gli esercizi per rinforzare i muscoli del neonato

Per i neonati ogni piccolo gesto quotidiano diventa un’occasione preziosa per crescere e scoprire il mondo. Tra questi momenti c’è anche il tummy time, ossia il tempo trascorso a pancia in giù mentre il bambino è sveglio e pronto a giocare. Questa semplice pratica, sempre più consigliata da pediatri e ostetriche, aiuta i più piccoli a rinforzare i muscoli, a sviluppare nuove competenze motorie e persino a guardare l’ambiente da una prospettiva diversa.

Noi di BlaBlaMamma vogliamo accompagnarvi alla scoperta di cos’è il tummy time neonato, perché è così importante sin dai primi mesi e come proporlo in totale sicurezza, trasformandolo in un momento di gioco e di condivisione con mamma e papà.

Cos’è il tummy time?

È fondamentale che i neonati dormano sempre sulla schiena, seguendo una serie di accortezze che aiutano a prevenire il rischio di SIDS (Sindrome della Morte in Culla). Durante i momenti di veglia però, i pediatri raccomandano di non trascurare il tummy time, cioè il tempo in cui il bimbo viene posizionato a pancia in giù in un contesto sicuro e sorvegliato.

Questa pratica, che può sembrare semplice, in realtà ha un ruolo determinante nello sviluppo del bambino. Stare a pancia in giù permette infatti di stimolare lo sviluppo motorio, migliorare la coordinazione e rafforzare progressivamente i muscoli di collo, schiena, braccia e gambe. Inoltre, il tummy time offre al piccolo una nuova prospettiva sul mondo: imparando a muovere la testa e a sollevarla, inizia a interagire con l’ambiente circostante, osservando volti, colori e oggetti con curiosità sempre crescente.

Il tummy time non è soltanto un “allenamento” fisico, ma un vero e proprio momento di scoperta e interazione, che getta le basi per importanti traguardi futuri come il rotolarsi, il gattonare e infine il mettersi seduto.

Nessun prodotto trovato.

I benefici del tummy time

Il tummy time non è solo una posizione diversa per il neonato, ma una vera e propria palestra di crescita. Stare a pancia in giù aiuta i bambini a esplorare il mondo da una prospettiva nuova e, allo stesso tempo, favorisce tappe di sviluppo fondamentali.

Uno dei vantaggi principali è quello di rafforzare la muscolatura di collo, schiena, braccia e gambe: grazie a questo allenamento il piccolo impara progressivamente a sostenere la testa da solo, a spostarsi e a girarsi. Questo gli permette non solo di muoversi con più sicurezza, ma anche di respirare meglio e liberarsi da eventuali ostacoli come cuscini o copertine.

Il tummy time è inoltre utile nella prevenzione della plagiocefalia (appiattimento del cranio), una condizione che può comparire se il neonato trascorre troppo tempo sdraiato sulla schiena. Alternare le posizioni riduce infatti la pressione sempre sugli stessi punti della testa.

Ma i benefici non si fermano all’aspetto motorio: questa pratica stimola anche le capacità cognitive e sensoriali. Durante il tummy time, il bambino osserva colori, forme e volti da una nuova angolazione, allena la coordinazione occhi-mani e sviluppa una maggiore consapevolezza del proprio corpo. Tutto questo contribuisce a prepararlo alle tappe successive, come il rotolarsi, il gattonare e il mettersi seduto in autonomia.

Tummy time, gli esercizi per rinforzare i muscoli del neonato

Quando si può iniziare?

Non esiste una regola assoluta valida per tutti, ma molti pediatri consigliano di proporre il tummy time già a partire dal primo mese di vita, o comunque quando il cordone ombelicale è completamente caduto e la zona è ben guarita.

Nei primissimi giorni si può iniziare in modo molto dolce, ad esempio tenendo il neonato a pancia in giù sul petto della mamma o del papà: un contatto che rassicura il bambino e allo stesso tempo lo aiuta a compiere i primi piccoli movimenti del collo. Con il passare delle settimane sarà possibile trasferire l’esercizio su un tappetino o su una superficie morbida e sicura.

L’aspetto più importante è la gradualità: pochi secondi all’inizio, che possono diventare un paio di minuti man mano che il piccolo si abitua. In ogni caso il tummy time deve avvenire sempre con la supervisione di un adulto, che non dovrà distrarsi nemmeno per un istante. È normale che il bimbo possa piangere o mostrarsi infastidito, ma con costanza e incoraggiamento imparerà a vivere questo momento come un gioco.

Quanto tempo dedicare al tummy time?

Il tummy time non ha una durata standard uguale per tutti i neonati: l’obiettivo è abituare gradualmente il bambino a questa posizione, rispettando sempre i suoi tempi e i suoi segnali. Si può iniziare con pochi secondi, magari 2-3 volte al giorno, e aumentare progressivamente fino ad arrivare a sessioni di 10-15 minuti complessivi distribuiti nella giornata.

All’inizio è normale che il piccolo possa piangere o mostrarsi infastidito: non si tratta di un rifiuto vero e proprio, ma semplicemente di un nuovo sforzo fisico che richiede un po’ di adattamento. Con la pratica imparerà a sollevare la testa con più facilità e resterà in questa posizione più volentieri.

È importante ricordare che il tummy time deve sempre essere un momento piacevole: se il bimbo è stanco, nervoso o a disagio non bisogna forzarlo. In questi casi è meglio interrompere l’esercizio e riproporlo in un altro momento della giornata, magari quando è più tranquillo e predisposto al gioco.

Tummy time mese per mese

Ogni bambino cresce con i suoi tempi, ma ci sono delle tappe indicative che aiutano i genitori a proporre il tummy time in modo corretto e sicuro. Ecco come cambia questa pratica dal primo al sesto mese di vita.

Tummy time 1 mese

Fin dai primi giorni, una volta caduto il cordone ombelicale, si può iniziare con brevissime sessioni di tummy time, anche di pochi secondi. Un ottimo modo è tenere il bambino a pancia in giù sul petto della mamma o del papà: in questo modo il piccolo si sente rassicurato dal contatto e inizia a compiere i primi movimenti con la testa e il collo.

Tummy time 2 mesi

A due mesi il neonato inizia a rafforzare i muscoli del collo e può provare a sollevare la testa per qualche istante. In questa fase si possono proporre 2-3 sessioni al giorno di un paio di minuti ciascuna, posizionandolo su un tappetino morbido e sicuro. Stimoli visivi e la voce dei genitori lo incoraggiano a guardarsi intorno e a interagire.

Tummy time 3 mesi

Intorno ai tre mesi il bambino riesce a mantenere la testa sollevata più a lungo e comincia a fare forza sugli avambracci. Il tummy time può durare fino a 5-10 minuti totali al giorno, suddivisi in più momenti. In questa fase il piccolo prende maggiore consapevolezza dei suoi movimenti e si prepara a girarsi da solo.

Tummy time 4 mesi

A quattro mesi il tummy time diventa un vero momento di gioco. Il bimbo riesce a sollevarsi meglio, guarda i genitori, segue gli oggetti e inizia ad allungare le mani per afferrarli. Si possono proporre sessioni di 10-15 minuti complessivi, sempre suddivisi nella giornata. Giochi sonori o specchietti sicuri diventano stimoli ideali.

Tummy time 5 mesi

Intorno ai cinque mesi i bambini provano a rotolarsi e a spostarsi lateralmente. Durante il tummy time iniziano a rinforzare ancora di più braccia e schiena, competenze fondamentali per il gattonamento. Si possono usare giochi colorati e facilmente afferrabili per stimolarli a muoversi e a mantenere la posizione più a lungo.

Tummy time 6 mesi

A sei mesi la maggior parte dei bambini riesce a sostenersi sulle braccia tese e può provare piccoli movimenti di dondolio avanti e indietro, come se volesse spingersi in avanti. Il tummy time a questa età diventa un’ottima palestra per prepararsi a strisciare e gattonare. In questa fase il bambino può trascorrere anche 20-30 minuti al giorno a pancia in giù, sempre distribuiti in più sessioni e con la supervisione costante di un adulto.

Tummy time, gli esercizi per rinforzare i muscoli del neonato

L’ambiente ideale

Per rendere il tummy time neonato un momento sicuro e piacevole è importante predisporre l’ambiente giusto. Non serve nulla di complicato, ma solo qualche piccola accortezza.

La prima regola è scegliere uno spazio sgombro, lontano da oggetti che potrebbero ostacolare i movimenti o rappresentare un rischio. Meglio evitare stanze troppo rumorose o piene di distrazioni: un ambiente tranquillo aiuta il bambino a concentrarsi sul gioco e sui suoi movimenti.

Il neonato deve essere posizionato su una superficie morbida ma non eccessivamente soffice. L’ideale è un tappetino da gioco, una palestrina o un cuscino studiato appositamente per il tummy time, che garantiscono sostegno e comfort. Da evitare invece il letto o il divano, perché troppo cedevoli e potenzialmente pericolosi.

Un altro consiglio è quello di scegliere un punto ben illuminato, preferibilmente con luce naturale: in questo modo il piccolo potrà osservare meglio i volti, i colori e gli oggetti che lo circondano. Infine, mantenere sempre la supervisione attenta di un adulto è fondamentale per la sicurezza e per trasformare l’attività in un’occasione di interazione e gioco condiviso.

Come svolgere gli esercizi tummy time?

All’inizio è sufficiente mettere il bimbo a pancia in giù sul tappetino e osservarlo mentre prende confidenza con questa nuova posizione. Non bisogna mai lasciarlo da solo: la presenza dell’adulto è fondamentale sia per la sicurezza che per trasmettere al piccolo tranquillità.

Per incoraggiarlo, ci si può posizionare di fronte a lui e attirare la sua attenzione con la voce, sorrisi, filastrocche o canzoncine. In questo modo sarà naturalmente portato a sollevare la testa, rinforzando i muscoli del collo e della schiena.

Man mano che cresce, si possono introdurre stimoli diversi e sempre più coinvolgenti:
giochi sonori o colorati da posizionare davanti a lui per spingerlo a muovere la testa;
specchi infrangibili che gli permettono di osservare la propria immagine riflessa;
palestrine con pendenti che stimolano la coordinazione occhi-mani;
– piccoli oggetti da afferrare, per favorire i primi tentativi di spinta con le braccia.

Quando il bimbo acquisisce maggiore sicurezza, si può rendere l’attività più sfidante invitandolo a stendere le braccia davanti a sé mentre solleva la testa, oppure mettendo un gioco leggermente fuori portata per incoraggiarlo a spostarsi.

Un consiglio speciale? Trasformare il tummy time in un appuntamento quotidiano piacevole con un rituale tutto vostro, come un breve momento di coccole o un massaggio rilassante prima di iniziare: il piccolo capirà così che è un’attività di gioco e relazione, non solo di esercizio.

Conclusioni

Il tummy time è un’attività semplice, ma con effetti davvero importanti per la crescita dei neonati. Bastano pochi minuti al giorno, proposti con gradualità e sempre sotto lo sguardo attento di mamma o papà, per aiutare il bambino a rinforzare i muscoli, stimolare lo sviluppo motorio e prevenire piccoli disturbi come la plagiocefalia.

Non bisogna pensarlo come un esercizio rigido, ma come un momento di gioco, scoperta e relazione: ogni sorriso, ogni incoraggiamento e ogni piccolo progresso diventano un tassello fondamentale del suo percorso di crescita.

Con il tempo, il tummy time si trasformerà da semplice posizione a un’occasione speciale di condivisione, fatta di coccole, stimoli e conquiste, sempre ricordando che ogni bambino ha i suoi tempi, l’importante è accompagnarlo con pazienza, costanza e tanta dolcezza.

Domande frequenti sul tummy time

Il mio bambino piange sempre durante il tummy time, cosa posso fare?

È normale che all’inizio il neonato si senta a disagio in questa posizione. Inizia con sessioni molto brevi, anche solo di pochi secondi, e aumenta gradualmente. Puoi renderlo più piacevole stendendolo sul petto di mamma o papà, parlando dolcemente o proponendo un gioco colorato davanti a lui.

Posso fare il tummy time subito dopo la poppata?

Meglio evitare: subito dopo il pasto il bambino potrebbe sentirsi a disagio e rigurgitare. È preferibile aspettare almeno 20-30 minuti dalla poppata, scegliendo un momento in cui sia tranquillo e vigile.

Quanto tempo di tummy time serve ogni giorno?

Non esiste una durata fissa, ma l’importante è la costanza. Si può iniziare con pochi secondi e arrivare progressivamente a 20-30 minuti totali distribuiti nell’arco della giornata, sempre sotto la supervisione di un adulto.

Il tummy time riduce il rischio di plagiocefalia?

Sì, alternare la posizione supina con momenti a pancia in giù riduce la pressione continua sul cranio e aiuta a prevenire l’appiattimento della testa. È una delle ragioni principali per cui i pediatri raccomandano questa pratica.

Fino a che età è utile fare tummy time?

Il tummy time è particolarmente utile nei primi sei mesi di vita, quando il bambino sta sviluppando le basi motorie. Successivamente sarà lui stesso a cercare queste posizioni, preparandosi a gattonare e a muoversi in autonomia.