Istmocele: cos’è, cause, sintomi e cure L'istmocele è una delle complicanze forse meno conosciute del taglio cesareo. Vediamo cosa c'è da sapere su cause, sintomi e cure.

Istmocele cos'è, cause, sintomi e cure

Il parto cesareo spesso si rende necessario per salvaguardare la salute della mamma e del suo bambino, ma questa procedura non è priva di potenziali conseguenze. Tra le possibili complicazioni del cesareo c’è ad esempio l’istmocele, una patologia cicatriziale forse poco nota. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi tutto quello che c’è da sapere.

Istmocele: cos’è esattamente?

L’istmocele è una possibile complicazione del taglio cesareo che prende il nome proprio dalla zona in cui si verifica, cioè l’istmo, che è la parte che si trova tra il canale della cervice e l’orifizio uterino interno, ovvero proprio la zona che viene tagliata per favorire l’uscita dei neonato e che quindi viene poi suturata. Si tratta quindi di una patologia cicatriziale che rientra tra le complicanze tardive del cesareo, cioè quelle che si verificano dopo il parto. L’istmocele può essere notato nel corso di un normale controllo ginecologico: l’ecografia in questo caso mostrerà una sacca di colore scuro in cui si raccoglie muco e sangue mestruale. Questa situazione può determinare perdite anomale che possono preoccupare la neo mamma e in alcuni casi anche dolori.

Quali sono le cause?

Non si conoscono ancora con certezza le cause dell’istmocele, anche se medici e ginecologi le stanno studiando. Al momento, quindi, non si sa bene perché si formi questa sacca nella sede del taglio, ma è in ogni caso una complicanza da non sottovalutare.[ 1 ] Ciò che sappiamo, finora, è che si tratta di un difetto di cicatrizzazione del taglio; è anche vero che la chirurgia è in continuo progresso e che quindi anche le cicatrici sono sempre più piccole e sottili, anche se questo non sempre e sufficiente.

I sintomi dell’istmocele

Questa condizione può essere del tutto asintomatica ed emergere solo in occasione di un controllo ecografico oppure dare origine ad alcuni disturbi come:

  • ipermenorrea, cioè un flusso mestruale molto abbondante;
  • dismenorrea;
  • dolori pelvici;
  • fastidio durante i rapporti sessuali;
  • perdite di sangue anomale qualche giorno dopo il ciclo mestruale. Questi sanguinamenti uterini anomali, chiamati anche PAUB, sono caratterizzati da un colore molto scuro e da un cattivo odore. È semplicemente il sangue che si è depositato nella sacca e che viene espulso poco a poco.

Istmocele cos'è, cause, sintomi e cure

Cosa fare?

La presenza dell’istmocele e il fatto che si depositi del sangue al suo interno non sono fattori da sottovalutare, in quanto espongono la donna al rischio di infiammazioni e infezioni. Tramite una ecografia transvaginale oppure una isteroscopia il ginecologo potrà valutare la situazione e, in base alle caratteristiche dell’istmocele, decidere come intervenire. In caso di istmocele di lieve e media entità può ad esempio essere consigliata una terapia farmacologica; in questo caso spesso si consiglia l’assunzione della pillola anticoncezionale, che può aiutare e regolarizzare il flusso mestruale e a limitare il ristagno di sangue nell’istmocele. L’uso di questi farmaci contribuisce inoltre a ripristinare la grandezza dell’endometrio e quindi a risolvere il problema. Se nel giro di alcuni mesi la situazione non cambia oppure nei casi più importanti si può invece ricorrere alla chirurgia per correggere questo difetto e far sparire tutti i sintomi.

Rischi e conseguenze dell’istmocele

La conseguenza più nota e preoccupante dell’istmocele è la sterilità secondaria, cioè che si può verificare dopo aver già avuto dei bambini. Questa eventualità può verificarsi perché la presenza di sangue che ristagna nella sacca dell’istmocele può influire sulla qualità del muco, ostacolare il passaggio degli spermatozoi e determinare endometriti secondarie. Tra gli altri rischi possiamo citare patologie come endometriosi, adenomiosi e la possibile formazione di ascessi.

Speriamo che questo delicato argomento sia ora più chiaro: se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.

NOTE


1. Aogoi, Una complicanza sottovalutata: l’istmocele