ARTICOLO AGGIORNATO IL 4 NOVEMBRE 2020
Il nostro articolo verrà costantemente aggiornato con le ultime notizie.
Dopo tante settimane di didattica a distanza a causa dell’emergenza Covid, i nostri bambini sono stati sicuramente felici di tornare sui banchi di scuola e rivedere compagni e insegnanti. Tuttavia frequentare le lezioni non è semplice come prima e i nostri bimbi (e con loro i genitori) hanno una serie di regole e di norme da rispettare per garantire la sicurezza di tutti. Vediamo insieme quali sono queste norme e le ultime novità che riguardano Covid e scuola.
- Scuola e Covid, il DPCM del 4 novembre 2020
- Covid e scuola, le regole generali per frequentare le lezioni in aula
- Covid e scuola, come avviene la gestione dei casi sospetti o positivi?
- Quali sono le condizioni per il rientro a scuola di un alunno risultato positivo?
Scuola e Covid, il DPCM del 4 novembre 2020
La scuola è al centro del nuovo DPCM firmato nelle scorse ore dal Governo, che limita fortemente i movimenti in tutto il Paese e in particolare nelle cosiddette “zone rosse”, cioè le regioni in cui il contagio sembra correre più veloce: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Trento e Calabria.
In tutto il Paese gli alunni delle scuole superiori – dalla prima alla quinta – seguiranno le lezioni in Did (didattica integrale digitale, che sostituisce la Dad, didattica a distanza) fino al 3 dicembre. Saranno garantite le lezioni in presenza solamente per gli studenti disabili e per le attività di laboratorio, ad esempio per gli istituti professionali. Nelle zone rosse si seguirà la didattica integrale digitale anche per gli alunni di seconda e terza media.
I più piccoli potranno continuare a frequentare le aule scolastiche ma con un obbligo in più: la mascherina anche al banco, ad esclusione dei bimbi con problemi respiratori o patologie non compatibili con l’uso della mascherina.
Covid e scuola, le regole generali per frequentare le lezioni in aula
I bambini sono tornati sui banchi di scuola, ma hanno delle norme da rispettare per stare in aula in sicurezza:
- i bambini di età superiore ai 6 anni hanno l’obbligo di indossare la mascherina in aula; la possono togliere quando sono al loro banco, per poi indossarla quando devono alzarsi;
- i bambini che hanno meno di 6 anni, che quindi frequentano la scuola dell’infanzia, non hanno l’obbligo della mascherina, ma il personale la deve invece indossare;
- alunni e insegnanti sono tenuti ad igienizzarsi spesso le mani;
- i banchi degli alunni devono essere singoli e ben distanziati;
- i locali in cui si svolgono le lezioni devono essere areati spesso;
- ogni alunno deve avere il suo materiale e non può scambiarlo o prestarlo ai compagni;
- non è stata prevista alcuna procedura di misurazione della temperatura a scuola, ma gli alunni sono tenuti a provarsela a casa e non potranno andare a scuola se risulterà superiore a 37,5 C;
- gli ingressi e le uscite da scuola degli alunni devono scaglionate per evitare assembramenti.
Covid e scuola, come avviene la gestione dei casi sospetti o positivi?
Cominciamo con il dire che la prima cosa da fare per cercare di prevenire i contagi all’interno delle scuole è quella di provare la temperatura tutte le mattine e di evitare di andare a scuola se risulta superiore a 37,5 C. È una regola importante e un gesto di responsabilità che tutela la salute di tutti.
Nel caso in cui un alunno presenti un rialzo di temperatura e dei sintomi compatibili con il Covid-19 durante le ore di scuola, verrà dotato di una mascherina chirurgica e accompagnato in una stanzetta separata dal resto della classe insieme ad un adulto che gli terrà compagnia (a debita distanza) in attesa dell’arrivo di un genitore, che successivamente dovrà mettersi in contatto con il pediatra o con il medico di base per valutare la situazione.
Se il test risultasse positivo, la scuola verrà avvisata e avvierà delle procedure di sanificazione straordinaria, oltre a fornire al Dipartimento di prevenzione l’elenco di compagni di classe e insegnanti che sono stati a contatto con il bambino nelle 48 ore precedenti. I contatti stretti saranno messi in quarantena per 10 giorni e sottoposti a tampone. A questo proposito è importante sapere che un genitore dipendente ha diritto a lavorare in smart working durante la quarantena del figlio convivente e minore di 14 anni.
Quali sono le condizioni per il rientro a scuola di un alunno risultato positivo?
Se il test dell’alunno risulta positivo ma il bambino è asintomatico, questo deve rimanere in isolamento per 10 giorni. Per il rientro a scuola bisognerà aspettare l’esito di un tampone a fine quarantena, che dovrà ovviamente risultare negativo. Se invece, oltre che essere positivo, l’alunno presenta anche dei sintomi, dovrà rimanere in isolamento per almeno 10 giorni, dei quali tre dovranno essere in completa assenza di sintomi, per poi sottoporsi ad un tampone a fine quarantena. Se risulterà negativo potrà rientrare a scuola.
Se l’alunno non si negativizza dopo dieci giorni, deve rimanere in isolamento e sottoporsi ad un ulteriore tampone dopo 7 giorni; se anche questo risulta positivo, l’isolamento si interrompe comunque al 21esimo giorno a partire dall’inizio dell’isolamento.[ 1 ]
Speriamo di esservi stati utili con qualche informazioni su questo delicato argomento e vi terremo aggiornati sulle ultime novità in merito. Se avete dubbi, domande o esperienze da raccontare potete farcelo sapere sui nostri canali social.
NOTE
1. Ministero dell’Istruzione, Rientriamo a scuola
Nessun prodotto trovato.