Dieta in gravidanza: la giusta alimentazione per una futura mamma Cosa dovrebbe mangiare una futura mamma? E quali sono gli alimenti da evitare in gravidanza? Vediamo come impostare una corretta alimentazione in gravidanza, fondamentale per la salute della mamma e del suo bambino.

Dieta in gravidanza la giusta alimentazione per una futura mamma

Curare la propria alimentazione è molto importante, ma diventa fondamentale per una donna in gravidanza, che deve seguire una dieta in gravidanza sana ed equilibrata per permettere un corretto sviluppo del suo bambino fin dal pancione e anche per evitare di accumulare troppo peso durante i 9 mesi di gestazione. Non solo: ci sono anche alcuni cibi particolarmente indicati durante la gravidanza e altri che invece sarebbe meglio evitare.

Noi di BlaBlaMamma vogliamo provare a darvi qualche indicazione in merito, anche se il vostro punto di riferimento dovrà essere il vostro ginecologo, anche perchè non esiste una dieta adatta a tutte le donne in gravidanza, ma bisognerà calibrarla a seconda delle proprie caratteristiche ed esigenze specifiche.

Per molte future mamme, i primi dubbi nascono proprio a tavola: cosa si può mangiare senza rischi? Quali alimenti sostengono davvero lo sviluppo del feto? Come gestire fame, voglie, nausea e cambiamenti del metabolismo? Un’alimentazione corretta non significa seguire regole rigide, ma imparare a scegliere gli alimenti che aiutano il corpo a sostenere i cambiamenti dei nove mesi, mantenendo energia, buon umore e benessere digestivo.

In altre parole, la dieta in gravidanza non è mai una dieta punitiva: è uno strumento di cura e prevenzione, utile sia alla mamma che al bambino, e può diventare un prezioso alleato per affrontare ogni trimestre con maggiore serenità.

Il fabbisogno calorico di una donna in gravidanza

Per prima cosa, bisogna sfatare il mito che una donna in dolce attesa debba mangiare per due: questo era probabilmente vero qualche decennio fa, quando la malnutrizione era molto diffusa, ma oggi non ha più senso. L’apporto calorico extra è molto ridotto: si aggira infatti tra le 200 e le 450 kcal al giorno, a seconda del trimestre e del livello di attività quotidiana.

È invece molto più importante scegliere i cibi giusti e calibrare bene i nutrienti: carboidrati, proteine, grassi, vitamine e sali minerali, senza dimenticare un buon apporto di fibre. L’obiettivo non è aumentare tanto le quantità, quanto la qualità degli alimenti, così da garantire al corpo tutto ciò che serve per sostenere il feto, la placenta e i naturali cambiamenti metabolici della gravidanza.

L’ideale sarebbe trovarsi all’inizio della gravidanza intorno al proprio peso ideale e, al momento del parto, aver preso una decina di chili. Naturalmente si tratta di un riferimento generale: l’aumento di peso consigliato dipende anche dal peso di partenza della futura mamma. Per chi è già in normopeso si parla in media di 9,5-12,5 kg, mentre per chi parte da un sovrappeso o sottopeso le indicazioni possono variare.

Un apporto calorico adeguato, distribuito in pasti regolari e abbinato a piccoli spuntini, aiuta inoltre a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue e a contrastare cali di energia, nausea e fame improvvisa, molto comuni soprattutto nel primo trimestre. Un’alimentazione ben regolata ha quindi un ruolo fondamentale sia nel benessere quotidiano che nella prevenzione di problemi come eccessivo aumento di peso, stitichezza o glicemia alterata.

I nutrienti indispensabili in gravidanza

Se la futura mamma segue già un regime alimentare corretto, nel primo trimestre di gravidanza sarà sufficiente mantenere una dieta il più possibile varia ed equilibrata, senza aumentare la quantità di calorie e senza dimenticare di assumere un’integrazione di acido folico, molto importante per scongiurare malformazioni del feto. In questo periodo bisogna poi fare attenzione ad assumere proteine di alto valore biologico, cioè provenienti prevalentemente da carne, pesce, uova e formaggio, perché quelle provenienti da fonti vegetali non sono in genere sufficienti a coprire il fabbisogno di amminoacidi essenziali.

A partire dal secondo trimestre di gravidanza aumenta lievemente il fabbisogno proteico, che passa da un grammo per chilo di peso corporeo a 1,5 grammi: sono proprio le proteine, infatti, le responsabili della formazione dei tessuti del nuovo organismo. La stessa cosa vale per sali di calcio e fosforo, coinvolti nella formazione dello scheletro, e del ferro, importante per la formazione dei globuli rossi del sangue. Il problema maggiore però, al contrario di quello che si potrebbe pensare, lo accuserebbe la mamma andando incontro a decalcificazioni e anemie, dal momento che il feto tende ad attingere alle sue riserve per garantirsi tutto ciò di cui ha bisogno.

Aumenta anche il fabbisogno di vitamine, in particolar modo A, D e del gruppo B; se possibile la cosa migliore sarebbe assumerle tramite gli alimenti e non sotto forma di integratori. Tra le vitamine da monitorare rientra anche la vitamina B12, fondamentale per la produzione dei globuli rossi e per il corretto sviluppo neurologico del feto. La quota lipidica, cioè dei grassi, non dovrebbe subire particolari variazioni (1 grammo per chilo di peso corporeo circa) ma è essenziale che ci sia, perché sono proprio i lipidi a favorire l’assorbimento di alcune vitamine, dette appunto liposolubili.

Infine i glucidi, il cui bisogno aumenta con l’avanzare della gravidanza per sopperire al maggiore dispendio di energia. Bisogna però ricordare che sono anche i maggiori responsabili dell’aumento di peso corporeo, quindi è utile assumerli in funzione del proprio livello di attività fisica. Sarebbe meglio in ogni caso preferire gli amidi, cioè pane, pasta, patate e cereali, agli zuccheri semplici. Pane e pasta integrali sarebbero poi da preferire perché hanno maggiori quantità di sali minerali, vitamine e fibre grezze.[ 1 ]

Per completare il quadro dei nutrienti indispensabili, non va dimenticato lo iodio, spesso carente nella dieta quotidiana, ma fondamentale per la salute della tiroide materna e per lo sviluppo del sistema nervoso del bambino. L’uso di sale iodato, insieme a una dieta varia che includa pesce e uova, aiuta a coprire il fabbisogno giornaliero senza ricorrere a integrazioni non necessarie.

Dieta in gravidanza la giusta alimentazione per una futura mamma frutta e verdura

Quali sono quindi gli alimenti da assumere in gravidanza?

Dove trovare tutti questi nutrienti preziosi per la salute della mamma e del suo bambino? Le proteine, come abbiamo visto, abbondano in carne magra, pesce, uova, latte, formaggi e latticini; anche i legumi ne apportano una buona quantità, ma sarebbe bene non esagerare perché potrebbero favorire la comparsa di meteorismo e coliche addominali. L’ideale sarebbe consumarli al massimo 2 o 3 volte a settimana, meglio se passati o decorticati, così da risultare più digeribili.

Il calcio e il fosforo abbondano in latte, latticini e uova, ma anche nel pesce, nei legumi e nelle verdure a foglia verde. Il ferro è contenuto prevalentemente nei legumi, nel fegato (che andrebbe comunque assunto con moderazione), nel tuorlo d’uovo e nella frutta secca, ma vale la pena ricordare che quello di origine animale (il cosiddetto ferro eme) viene assorbito con maggiore facilità. Per favorire l’assorbimento del ferro vegetale, può essere utile abbinarlo ad alimenti ricchi di vitamina C come agrumi, kiwi, fragole, pomodori o peperoni.

Dove fare scorta di vitamine? Questi preziosi nutrienti abbondano nella frutta e nella verdura cruda, nonché nei cereali integrali. Fanno eccezione la vitamina D, sintetizzata dall’organismo in seguito all’esposizione al sole e presente nell’olio di fegato di merluzzo, nei pesci grassi come l’aringa e il salmone, nelle uova e nel burro, e la vitamina B12, praticamente assente nelle fonti vegetali. Si trova infatti nel pesce azzurro, nella carne e in particolare nel fegato, nel latte e nei suoi derivati.

Anche i grassi Omega 3 abbondano nel pesce, soprattutto nei pesci grassi come acciughe, sarde, sgombro e salmone. Si possono però trovare anche nei semi di lino, nei semi di chia e nella frutta secca, ottimi alleati per arricchire yogurt, insalate o spuntini. Un’alimentazione in gravidanza che prevede regolarmente pesce azzurro, frutta fresca, verdura di stagione e cereali integrali aiuta a garantire un apporto completo di nutrienti senza appesantire la digestione, favorendo energia costante e un buon funzionamento dell’intestino.

Per rendere più semplice l’organizzazione dei pasti, può essere utile alternare fonti proteiche nell’arco della settimana, variare il più possibile frutta e verdura e privilegiare cotture semplici come vapore, forno o padella antiaderente, così da preservare il più possibile i nutrienti senza aggiungere grassi in eccesso.

I cibi da evitare in gravidanza

Esistono però anche cibi che sarebbe meglio evitare quando si è in dolce attesa. Se la futura mamma in passato non ha mai contratto la toxoplasmosi, dovrà stare particolarmente attenta agli alimenti di origine animale crudi (carne, insaccati, alcuni salumi, pesce e uova principalmente) e alla frutta e alla verdura non lavata. Per ridurre al minimo i rischi, è importante lavare accuratamente frutta e ortaggi, evitare carne al sangue e preferire sempre prodotti cotti e ben conservati.

Sarebbe meglio poi evitare il consumo di pesce ad alto contenuto di mercurio, come ad esempio il tonno (sia in scatola che fresco) e il pesce spada, dal momento che il mercurio è un metallo neurotossico. Meglio orientarsi, invece, su pesci più piccoli e magri come orata, trota, platessa, acciughe o sgombro, che rappresentano un’ottima fonte di proteine e Omega 3 senza rischi eccessivi.

I formaggi a crosta bianca e i cosiddetti formaggi blu (ad esempio gorgonzola e roquefort) possono essere fonte di batteri pericolosi, così come i formaggi non pastorizzati e il latte crudo. Molto più sicuri sono i formaggi prodotti con latte pastorizzato e a pasta dura, che hanno un contenuto di umidità minore e un rischio microbiologico più basso.

Da evitare totalmente l’alcol in gravidanza e il fumo in gravidanza, entrambi molto pericolosi per il feto, ma attenzione anche alla caffeina: un consumo eccessivo è associato a nascite premature e maggiore rischio di aborto. Gli esperti suggeriscono di non superare i 200 mg di caffeina al giorno, equivalenti a circa una tazza di caffè, tenendo conto anche delle fonti “nascoste” come tè, cioccolato o alcune bibite.

Infine un ultimo sacrificio: tra i cibi da evitare in gravidanza ci sono anche dolci, cibi grassi, fritti, junk food e cibi che contengono molto sale. Non solo ostacolano una corretta digestione, ma possono favorire aumento di peso e ritenzione idrica, già più comuni nei nove mesi. Prediligere preparazioni semplici, leggere e ricche di nutrienti permette invece di mantenere energia costante e contribuire al benessere complessivo della futura mamma.

Dieta in gravidanza la giusta alimentazione per una futura mamma - latte e latticini

È possibile seguire una dieta vegetariana o vegana in gravidanza?

Gli esperti sono sempre più concordi nel considerare la dieta vegetariana e quella vegana sicure in gravidanza, anche se bisogna mettere in pratica alcuni accorgimenti. Innanzitutto, esattamente come la dieta onnivora, devono essere ben bilanciate; proprio per questo sarebbe meglio rivolgersi ad un professionista per essere sicure di assumere tutti i nutrimenti necessari per la buona salute della mamma e del suo bambino. Nel caso della dieta vegana è poi necessaria una integrazione della vitamina B12, che in genere si assume tramite cibi di origine animale.

Un’alimentazione a base vegetale può essere molto ricca di nutrienti, fibre e antiossidanti, ma richiede particolare attenzione ad alcuni micronutrienti coinvolti nello sviluppo fetale, come ferro, omega 3, calcio e zinco. Con una buona pianificazione è possibile coprire il fabbisogno quotidiano attraverso legumi, cereali integrali, frutta secca, semi oleosi, tofu, tempeh e verdure a foglia verde, anche se in alcuni casi il medico potrebbe consigliare integrazioni mirate.

Nelle diete vegane diventa importante includere regolarmente alimenti ricchi di acidi grassi essenziali come semi di lino, semi di chia, noci e oli vegetali di buona qualità. Per il ferro, che nelle fonti vegetali è presente in forma meno biodisponibile, è utile abbinarne il consumo a cibi ricchi di vitamina C per migliorarne l’assorbimento. Anche il calcio può essere ricavato da tofu trattato con solfato di calcio, bevande vegetali fortificate, mandorle, broccoli e cavolo riccio.

In conclusione, sia la dieta vegetariana che quella vegana possono fornire tutto ciò che serve per una gravidanza sana, purché siano seguite con consapevolezza e con il supporto di un professionista che possa verificare eventuali carenze e guidare verso un’alimentazione completa e sicura.

Come gestire nausea, inappetenza e voglie nel primo trimestre

Il primo trimestre è spesso il più delicato dal punto di vista alimentare: nausea, odori che danno fastidio, sapori che improvvisamente non piacciono più e un senso di inappetenza possono rendere difficile seguire una dieta regolare. Allo stesso tempo possono comparire le famose “voglie”, un desiderio improvviso di cibi specifici, spesso dolci o salati. Tutto questo è perfettamente normale e legato ai cambiamenti ormonali che avvengono nelle prime settimane di gravidanza.

Per gestire la nausea può essere utile fare pasti piccoli e frequenti, evitando di restare a digiuno troppo a lungo. Snack semplici come cracker, fette biscottate, pane tostato o una banana aiutano a mantenere stabile la glicemia e attenuare la sensazione di malessere. Anche lo zenzero, sotto forma di tisana, caramelle o piccoli pezzetti freschi, può dare sollievo in modo naturale.

Se subentra l’inappetenza, meglio non forzare pasti troppo abbondanti e puntare su alimenti leggeri ma nutrienti, come yogurt, frutta, vellutate di verdure o creme di cereali. A volte è utile anche modificare la temperatura dei cibi: molte future mamme riferiscono di tollerare meglio cibi freschi o a temperatura ambiente rispetto ai piatti caldi.

Le voglie non sono un problema se gestite con equilibrio. Assecondarle ogni tanto è del tutto normale, purché non diventino un’abitudine o non portino a consumare quantità eccessive di zuccheri o prodotti molto salati. Un buon compromesso può essere scegliere alternative sane che soddisfino comunque il desiderio, come frutta fresca per la voglia di dolce o frutta secca per quella di qualcosa di “sostanzioso”.

In generale, ascoltare il proprio corpo è la strategia migliore: durante il primo trimestre ci saranno giorni in cui sarà più facile mangiare bene e giorni in cui sarà necessario adattarsi. Con il passare delle settimane, nausea e fastidi tendono a ridursi spontaneamente, permettendo di ritrovare un’alimentazione più regolare.

L’importanza dell’idratazione in gravidanza

Bere a sufficienza è fondamentale in ogni momento della vita, ma durante la gravidanza l’idratazione assume un ruolo ancora più importante. L’acqua contribuisce infatti alla formazione del liquido amniotico, sostiene l’aumento del volume del sangue materno e favorisce il corretto funzionamento dei reni, dell’intestino e di tutto l’organismo.

Una buona idratazione aiuta anche a prevenire disturbi molto comuni nei nove mesi, come stitichezza, emicranie, stanchezza e ritenzione idrica. Inoltre, mantenere un adeguato apporto di liquidi può attenuare i capogiri e i cali di pressione, che spesso si presentano soprattutto nel primo e secondo trimestre.

In media, sarebbe utile bere almeno un litro e mezzo o due litri d’acqua al giorno, distribuendoli nell’arco della giornata. Le quantità possono aumentare se fa molto caldo, se si pratica attività fisica o se si tende a sudare facilmente. In caso di difficoltà a bere acqua naturale, può essere d’aiuto alternare tisane non zuccherate, acqua leggermente aromatizzata con frutta o foglie di menta e brodi vegetali leggeri.

Anche frutta e verdura contribuiscono all’idratazione: cetrioli, anguria, melone, arance, fragole e lattuga sono alimenti particolarmente ricchi di acqua e possono essere inseriti facilmente nei pasti quotidiani. Evitare invece le bevande zuccherate o ricche di caffeina, che possono aumentare il senso di sete e non favoriscono una corretta idratazione.

Ascoltare i segnali del corpo è sempre la scelta migliore: sete intensa, urine molto scure, mal di testa frequenti o stanchezza eccessiva possono indicare un apporto insufficiente di liquidi. Mantenere una buona idratazione è uno dei gesti più semplici e allo stesso tempo più efficaci per sostenere la gravidanza giorno dopo giorno.

Esempio di giornata alimentare tipo

Una giornata alimentare tipo in gravidanza non è una dieta rigida, ma una guida pratica per distribuire i nutrienti in modo equilibrato, mantenendo energia stabile e supportando il benessere della mamma e del bambino. L’obiettivo è alternare carboidrati complessi, proteine di qualità, grassi buoni, frutta, verdura e tanta idratazione, in pasti leggeri ma completi.

Colazione
Una colazione equilibrata aiuta a stabilizzare la glicemia e contrastare nausea e stanchezza mattutina. Ottime opzioni possono essere yogurt bianco con frutta fresca e fiocchi d’avena, pane integrale con ricotta e miele oppure un frullato leggero a base di frutta e latte (anche vegetale, se preferito).

Spuntino di metà mattina
Uno snack semplice evita cali di energia e attacchi di fame: frutta fresca, frutta secca, una manciata di mandorle, cracker integrali o uno yogurt magro possono essere scelte pratiche e nutrienti.

Pranzo
Il pranzo può includere una fonte di carboidrati complessi come riso, pasta o quinoa, abbinata a proteine leggere come pollo, legumi decorticati o pesce. Una porzione abbondante di verdure cotte o crude completa il pasto con fibre, vitamine e minerali. Condire con olio extravergine d’oliva in quantità moderate.

Spuntino del pomeriggio
Per mantenere alto il livello di energia, si può scegliere un frutto, una fetta di pane integrale con crema di mandorle o una piccola porzione di hummus con verdure crude.

Cena
La cena ideale è leggera e digeribile, soprattutto nel terzo trimestre, quando il reflusso può farsi sentire. Via libera a pesce al vapore o alla griglia, omelette con verdure, minestroni, zuppe o piatti a base di verdure e cereali integrali. Anche il tofu o il tempeh possono essere inseriti, soprattutto in un’alimentazione vegetariana o vegana ben bilanciata.

Dopocena
Se arriva un po’ di fame serale, scegliere qualcosa di leggero: una tisana, un kiwi, una piccola manciata di noci o uno yogurt.

Questo schema non sostituisce un piano personalizzato, ma offre un esempio concreto per mantenere i pasti regolari, fornire nutrienti essenziali e rispettare i naturali segnali del corpo durante i nove mesi.

Tabella: alimenti consentiti e alimenti da evitare

Per rendere più semplice e immediata la scelta degli alimenti durante la gravidanza, ecco una tabella che riassume cosa è consigliato consumare con serenità e cosa invece è meglio evitare o limitare. Non sostituisce il parere del ginecologo, ma rappresenta una guida pratica per orientarsi nella vita di tutti i giorni.

Alimenti consentiti Alimenti da evitare
Carne ben cotta, pollo, tacchino, coniglio Carne cruda o al sangue, carpacci, tartare
Pesce cotto, pesci piccoli e ricchi di Omega 3 (sardine, sgombro, acciughe) Pesce crudo, sushi non cotto, tonno fresco e pesce spada (ricchi di mercurio)
Uova ben cotte Uova crude o con tuorlo morbido
Formaggi pastorizzati, yogurt, ricotta Formaggi non pastorizzati, gorgonzola, roquefort, latte crudo
Frutta e verdura ben lavate Frutta e verdura non lavata o contaminata
Cereali integrali, pane, pasta, riso, patate Cibi fritti, junk food, alimenti molto salati
Legumi cotti e ben digeribili (meglio decorticati) Legumi crudi o poco cotti
Bevande senza caffeina, tisane non zuccherate Alcol, energy drink, troppa caffeina
Spuntini sani come frutta secca, yogurt, frutta fresca Dolci in eccesso, merendine, snack industriali

Questa tabella può essere utilizzata come promemoria pratico, soprattutto nei primi mesi, quando ci si sente spesso sopraffatte dai dubbi. Ricordare poche regole semplici permette di vivere l’alimentazione in gravidanza con più serenità e sicurezza.

Dubbi comuni sull’alimentazione in gravidanza

Quando si scopre di essere incinte, una delle prime cose che cambia è il rapporto con il cibo. All’improvviso ci si trova davanti a liste di alimenti consigliati, cibi vietati, precauzioni, miti popolari e suggerimenti contrastanti che possono creare confusione. È normale chiedersi se un alimento sia davvero rischioso oppure se alcune limitazioni siano esagerate.

Molti dubbi nascono dal timore di sbagliare, ma nella maggior parte dei casi basta conoscere poche regole chiare per orientarsi. Per esempio, un alimento non è “vietato” perché fa male in assoluto, ma perché potrebbe comportare un rischio microbiologico se non trattato correttamente. Lo stesso vale per i pesci di grossa taglia, che non sono pericolosi in sé, ma vanno limitati per il loro contenuto di mercurio.

Un altro dubbio comune riguarda le etichette: a volte un semplice dettaglio può fare la differenza, come verificare se un formaggio è prodotto con latte pastorizzato o se un salume è cotto. Imparare a leggere rapidamente le informazioni riportate sulla confezione può aiutare a scegliere con più sicurezza.

Molte future mamme si trovano anche a gestire consigli non richiesti o informazioni discordanti provenienti da parenti, amiche o dal web. In questi casi è utile ricordare che ogni gravidanza è diversa e che la fonte di riferimento dovrebbe essere sempre il proprio ginecologo o un professionista della nutrizione.

Conclusioni

L’alimentazione in gravidanza non deve essere vissuta come un insieme rigido di divieti, ma come uno strumento per sostenere il corpo in un momento unico e delicato. Conoscere i nutrienti fondamentali, scegliere alimenti sicuri e ascoltare i segnali del proprio organismo permette di affrontare i nove mesi con maggiore serenità. Ogni gravidanza è unica e ciò che funziona per una persona può non essere adatto a un’altra: per questo è sempre importante confrontarsi con il proprio ginecologo o con un professionista della nutrizione.

Avere informazioni chiare e aggiornate aiuta a fare scelte consapevoli e a evitare ansie inutili, mantenendo un rapporto equilibrato con il cibo. Con piccoli accorgimenti quotidiani e una buona varietà nella dieta, è possibile garantire al bambino tutto ciò di cui ha bisogno fin dal pancione e vivere la gravidanza con più fiducia e tranquillità.

FAQ

Posso mangiare il sushi in gravidanza?

Sì, ma solo scegliendo preparazioni a base di pesce cotto oppure optando per uramaki e hosomaki con verdure, avocado, tamago (frittatina) o gamberi cotti. Il sushi con pesce crudo è da evitare, non perché il ristorante non segua le norme di abbattimento, ma perché in gravidanza è consigliabile ridurre ogni rischio microbiologico legato alla manipolazione, alla conservazione e alla possibilità di contaminazioni crociate. Se proprio si desidera consumarlo, è importante affidarsi a locali di alta qualità e preferire sempre porzioni piccole e molto fresche.

La mozzarella è sicura?

Sì, se prodotta con latte pastorizzato. Lo stesso vale per ricotta, stracchino e crescenza. Da evitare invece i formaggi non pastorizzati o a crosta fiorita.

Posso mangiare prosciutto crudo, salame o bresaola?

Meglio evitarli se non si è immuni alla toxoplasmosi. Il prosciutto cotto è invece sicuro perché sottoposto a cottura.

Quante uova posso consumare?

Non esiste un limite fisso, ma devono essere sempre ben cotte. Inserirle 2 o 3 volte a settimana in una dieta equilibrata è generalmente considerato sicuro.

Il caffè è permesso?

Sì, ma senza esagerare. La raccomandazione è di non superare i 200 mg di caffeina al giorno, equivalenti a circa una tazzina di caffè.

Posso bere Coca-Cola o bibite gassate?

Sì, ma solo occasionalmente. Contengono caffeina, zuccheri o dolcificanti che è meglio non assumere quotidianamente.

È sicuro mangiare tiramisù?

Meglio evitarlo se contiene uova crude. Sono sicure invece le versioni industriali o fatte con uova pastorizzate.

Che pesce posso mangiare?

Via libera al pesce cotto e ai pesci piccoli ricchi di Omega 3. Da limitare tonno fresco e pesce spada, che possono contenere più mercurio.

Posso consumare miele?

Sì, il miele è sicuro in gravidanza. Il divieto riguarda i bambini sotto l’anno di età, non le donne incinte.

La liquirizia è permessa?

Solo con moderazione: un consumo eccessivo può influire sulla pressione sanguigna.

Si può mangiare la maionese?

Sì, se industriale. Meglio evitare quella fatta in casa perché potrebbe contenere uova crude.

Posso bere tisane ed erbe?

Tisane semplici (camomilla, finocchio, rooibos, menta) sono generalmente sicure. Le miscele erboristiche complesse vanno valutate con il ginecologo.

Che latte posso bere?

Qualsiasi tipo purché pastorizzato. Da evitare il latte crudo non bollito.

Posso mangiare gelato?

Sì, sia confezionato che artigianale ben conservato. Evitare gelati prodotti con uova crude.

È permesso il fegato?

Il fegato non è un alimento da consumare regolarmente in gravidanza. Pur essendo molto ricco di ferro e vitamina B12, contiene anche quantità elevate di vitamina A in forma di retinolo, che se assunta in eccesso può essere controindicata per lo sviluppo del feto. Meglio quindi limitarlo a occasioni rare e preferire altre fonti di ferro, come carne rossa magra, legumi, tuorlo d’uovo e frutta secca.

NOTE


1. Fondazione Veronesi, La dieta durante la gravidanza e l’allattamento