Gravidanza extrauterina: cause, sintomi e conseguenze Si tratta di un caso raro, ma può succedere che l'impianto dell'embrione si impianti in un luogo diverso dall'utero: in questo caso si parla di gravidanza extrauterina. Ecco cosa sapere.

gravidanza extrauterina

L’inizio di una gravidanza è sempre un momento molto delicato. Nella maggior parte dei casi l’impianto dell’embrione nell’utero della mamma e l’inizio della sua crescita avvengono senza problemi, ma ci sono casi in cui purtroppo l’impianto dell’embrione avviene in una sede diversa da quella naturale, dando luogo a quella che viene chiamata gravidanza extrauterina. Noi di BlaBlaMamma vogliamo aiutarvi a fare un po’ di chiarezza su questo delicato argomento, che tocca il 2-3% di tutte le gravidanze.

Che cos’è una gravidanza extrauterina

Una gravidanza extrauterina, chiamata anche gravidanza ectopica, si verifica quando l’embrione non si annida nell’utero, ma al di fuori di esso. Come evidenzia la Rivista Italiana di Ginecologia e Ostetricia, [ 1 ] spesso l’embrione si posiziona nelle tube di Falloppio (95% dei casi), ma potrebbe annidarsi anche nelle ovaie o, ancora più raramente, nella cavità addominale.

È una situazione che si verifica solo nel 2-3% del totale delle gravidanze e che può essere molto pericolosa per la mamma se non diagnosticata in tempo. C’è infatti il rischio della rottura della tuba, con una conseguente emorragia interna che può addirittura mettere a rischio la vita della mamma. Nella maggior parte dei casi, però la gravidanza ectopica si arresta da sola o viene diagnosticata in una fase molto precoce.

Le cause della gravidanza extrauterina e i fattori di rischio

L’eventualità di un gravidanza extrauterina sembra riguardare più frequentemente le donne di età superiore ai 35-40 anni. Le cause non sono del tutto chiare, ma di sicuro hanno il loro peso le alterazioni anatomiche delle tube, le infezioni che colpiscono le tube di Falloppio, patologie come l’endometriosi, l’aver subito interventi chirurgici addominali ed eventuali alterazioni ormonali.
Spesso le cause sono tanto complesse e variabili che diventa difficile risalire all’elemento scatenante; a livello statistico la motivazione più frequente (nel 40% dei casi) è la presenza di una salpingite, cioè di una infezione di una o di entrambe le tube di Falloppio, ma ogni donna rappresenta un caso a sé.

Riassumendo, quindi, tra le cause e i fattori di rischio della gravidanza ectopica possiamo elencare:

  • età;
  • malattia infiammatoria pelvica e malattie sessualmente trasmesse;
  • endometriosi;
  • precedenti interventi chirurgici alle tube di Falloppio o nella zona addominale;
  • concepimento in presenza di spirale anticoncezionale;
  • fumo;
  • una precedente gravidanza extrauterina.

Gravidanza extrauterina, i sintomi iniziali

Come accorgersi di una gravidanza extrauterina? [ 2 ] I primi sintomi della gravidanza ectopica possono cominciare a manifestarsi a partire dalla quinta settimana a partire dal concepimento e sono del tutto simili a quelli che si possono riscontrare durante una normale gravidanza: dolore al basso ventre, assenza di mestruazioni, mal di schiena e nausea. Man mano che si procede, però, ai dolori addominali sempre più intensi si affiancano perdite ematiche che possono essere confuse con le mestruazioni, anche se in genere sono di colore più scuro.
Questi possono essere dei campanelli d’allarme che potrebbero spingere a rivolgersi ad un ginecologo, mentre è d’obbligo recarsi urgentemente al Pronto Soccorso in casi di mal di pancia insopportabile, sanguinamento abbondante, debolezza e svenimento, tutti sintomi riconducibili alla rottura di una tuba di Falloppio.

Come diagnosticare una gravidanza extrauterina

In alcuni (rari) casi la gravidanza ectopica può essere asintomatica e in questo caso viene in genere individuata nel corso della prima visita di controllo. Il test utilizzato è l’ecografia transvaginale, che permette di individuare la posizione dell’embrione, abbinato alla misurazione del dosaggio nel sangue della gonadotropina corionica. Si tratta di un ormone prodotto dalla placenta conosciuto anche come Beta HCG, che in caso di gravidanza normale cresce in maniera esponenziale. Se l’ecografia non rileva la presenza dell’embrione nell’utero e i livelli di Beta HCG aumentano molto lentamente è probabile che ci si trovi di fronte ad una gravidanza ectopica. C’è anche da dire, però, che è possibile che una prima ecografia non riesca comunque ad individuare con certezza una gravidanza extrauterina perchè potrebbe esserci la possibilità di una camera gestazionale di dimensioni molto ridotte.

gravidanza extrauterina

Come crescono le Beta HCG in una gravidanza extrauterina?

In una gravidanza in cui tutto procede regolarmente, il livello delle Beta HCG cresce molto rapidamente, addirittura raddoppiando ogni 48-72 ore. In caso di gravidanza extrauterina le Beta HCG crescono in maniera molto più lenta. Proprio per questo motivo un test di gravidanza effettuato molto precocemente, in caso di gravidanza extrauterina, potrebbe essere addirittura negativo.

Cosa fare?

L’esito più comune per una gravidanza extrauterina è un aborto spontaneo nelle prime quattro settimane, ma se questo non si verifica ci sono altre strade che si possono seguire, sempre sotto strettissimo controllo medico[ 3 ]:

  • la prima fase è di attesa: la donna viene attentamente seguita con visite molto ravvicinate ed esami specifici ma senza intervenire attivamente. L’attesa di un aborto spontaneo è possibile solo se la donna non presenta dolori addominali o perdite di sangue;
  • terapia medica: viene somministrato un farmaco, il metotrexate, che ha lo scopo di bloccare la crescita dell’embrione. Anche in questo caso è necessario che ci siano alcune condizioni che garantiscano la sicurezza della donna: la gravidanza deve essere all’inizio e non ci devono essere campanelli d’allarme;
  • intervento chirurgico: se la terapia farmacologica non è possibile o non ha dato i risultati sperati è necessario ricorrere ad un intervento in laparoscopia, quindi tramite piccoli taglietti. In genere si tratta di un’operazione poco invasiva che serve a rimuovere la camera gestazionale; solo in alcuni rari casi è necessario asportare totalmente o parzialmente la tuba.

Le conseguenze sulla fertilità

Dopo una gravidanza extrauterina è possibile rimanere di nuovo incinta? Fortunatamente sì! La gravidanza ectopica che si è conclusa con un aborto spontaneo e senza danni per le tube non lascia conseguenze e si può provare ad avere un bambino anche poco tempo dopo. Nemmeno le gravidanze extrauterine che si sono concluse grazie ad un intervento farmacologico hanno conseguenze negative sulla fertilità. L’unica accortezza, in questo caso, è quella di aspettare almeno 3 mesi prima di una nuova gravidanza per vie degli effetti che il metotrexate potrebbe avere sullo sviluppo del nuovo embrione.

Se invece si è purtroppo subita l’asportazione parziale o totale di una tuba ci potrebbero essere conseguenze sulla fertilità. È comunque possibile rimanere incinta e solo in alcuni casi può essere necessario ricorrere alla fecondazione in vitro. È in ogni caso consigliato pianificare una nuova gravidanza insieme al proprio ginecologo, in modo da essere seguita in maniera attenta.

Speriamo di avervi dato tante indicazioni utili su questo argomento molto delicato; in caso di dubbi o domande potete contattarci tramite i nostri canali social.

NOTE


1. Rivista Italiana di Ginecologia e Ostetricia, Diagnosi e terapia della gravidanza extrauterina
2. NHS, Ectopic pregnancy
3. Americal College of Obstetrics and Gynecologsts, Ectopic pregnancy