Sinusite nei bambini: sintomi, cause e cure Cosa fare in caso di sinusite bambini? I sintomi possono essere diversi da quelli che solitamente colpiscono gli adulti: ecco come riconoscerli e cosa fare.

Sinusite nei bambini sintomi, cause e cure

La sinusite è un’infiammazione dei seni paranasali, piccole cavità situate intorno al naso che hanno il compito di filtrare, riscaldare e umidificare l’aria che respiriamo. Quando si infiammano, possono provocare fastidio, dolore e difficoltà respiratorie. Anche i più piccoli, purtroppo, non ne sono immuni: la sinusite bambini è piuttosto comune, soprattutto nei mesi freddi o dopo un raffreddore che sembra non passare mai.

Nel caso dei bambini, però, i sintomi della sinusite possono presentarsi in modo diverso rispetto agli adulti, rendendo spesso più difficile riconoscerla subito. Per questo, noi di BlaBlaMamma abbiamo preparato una guida completa per aiutare a capire cos’è la sinusite nei bambini, come distinguerla da un comune raffreddore, quali sono le cause più frequenti, i segnali da osservare e le cure più efficaci per alleviare il disturbo e favorire una guarigione rapida e sicura.

Cos’è la sinusite?

Il naso è una struttura sorprendentemente complessa, progettata per svolgere funzioni fondamentali come filtrare, riscaldare e umidificare l’aria che respiriamo. È formato da sette parti ossee e da una rete di cavità collegate tra loro, dette cavità nasali. Queste comunicano con piccole camere d’aria situate nel cranio, chiamate seni paranasali, che alleggeriscono il peso delle ossa del volto e contribuiscono alla risonanza della voce.

Quando compare un raffreddore o un’infezione delle vie respiratorie superiori, la mucosa dei seni paranasali può gonfiarsi e produrre più muco del normale. Se però lo sbocco che collega i seni al naso si ostruisce, il muco non riesce a drenare e resta intrappolato all’interno, creando un ambiente caldo e umido ideale per la proliferazione di virus e batteri. È proprio in questo momento che può insorgere la sinusite, ovvero un’infiammazione dei seni paranasali causata dal ristagno di muco infetto.[ 1 ]

Nei bambini, le cavità più spesso coinvolte sono i seni mascellari e, nei più piccoli, i seni etmoidali, situati tra gli occhi. Negli adolescenti e nei ragazzi più grandi, invece, possono infiammarsi anche i seni frontali e il seno sfenoidale, che si sviluppano più tardi con la crescita.

Sinusite nei bambini e negli adulti: quali sono le differenze?

L’anatomia dei bambini è diversa da quella degli adulti e questo influisce anche sul modo in cui si manifesta la sinusite. Le cavità ossee intorno al naso, chiamate seni paranasali, si sviluppano gradualmente nel corso della crescita e non sono tutte presenti fin dalla nascita.

Ecco dove si trovano e come si formano:

  • I seni frontali, situati sopra agli occhi, iniziano a formarsi intorno ai due anni e si completano tra i cinque e i dieci anni.
  • I seni mascellari, localizzati sugli zigomi, sono presenti già alla nascita e diventano più ampi con la crescita.
  • I seni etmoidali e sfenoidali, più interni e profondi, si sviluppano in fasi diverse: gli etmoidali sono già formati nei neonati, mentre gli sfenoidali maturano completamente solo verso i vent’anni.

Queste differenze anatomiche spiegano perché la sinusite nei bambini colpisce soprattutto i seni mascellari e etmoidali. Nei più piccoli, infatti, la malattia tende a manifestarsi con sintomi meno localizzati ma più diffusi, come naso chiuso, tosse e febbre. Negli adolescenti, invece, con lo sviluppo dei seni frontali e sfenoidali, la sinusite può assumere caratteristiche più simili a quella dell’adulto, con dolore localizzato a fronte, zigomi o dietro agli occhi.

Comprendere queste differenze è importante per riconoscere tempestivamente l’infezione e intervenire nel modo più corretto, evitando confusione con un comune raffreddore o con altre forme di infiammazione nasale.

Sinusite virale, batterica o cronica: le differenze

Non tutte le sinusiti sono uguali: la causa dell’infiammazione può variare e, di conseguenza, anche la durata e il tipo di trattamento necessario. Nei bambini, distinguere tra una sinusite virale, batterica o cronica è fondamentale per scegliere la terapia più adatta ed evitare inutili cure antibiotiche.

Sinusite virale
È la forma più comune e spesso si sviluppa come complicazione di un raffreddore o di un’infezione respiratoria stagionale. I sintomi sono simili a quelli del raffreddore ma più persistenti: naso chiuso, secrezioni trasparenti o leggermente gialle, tosse e febbre leggera. In genere si risolve spontaneamente entro 7-10 giorni senza bisogno di antibiotici.

Sinusite batterica
Compare quando un’infezione virale non si risolve e i batteri approfittano dell’accumulo di muco per proliferare nei seni paranasali. I sintomi durano più di dieci giorni e tendono a peggiorare: secrezioni nasali dense e verdastre, dolore al volto o agli zigomi, alito cattivo, febbre alta e tosse che non passa. In questi casi il pediatra può prescrivere una terapia antibiotica mirata.

Sinusite cronica
Si parla di sinusite cronica quando l’infiammazione persiste per più di dodici settimane nonostante le cure. Può essere dovuta a fattori come allergie non trattate, deviazione del setto nasale o infezioni ricorrenti. Nei bambini, è più rara ma possibile, e si manifesta con congestione costante, respirazione orale e tosse cronica, soprattutto di notte.

Riconoscere la tipologia di sinusite è essenziale per evitare trattamenti inutili e favorire una guarigione completa, prevenendo le ricadute frequenti che spesso affaticano i più piccoli durante la stagione fredda.

Sinusite nei bambini sintomi, cause e cure

Sinusite bambini sintomi

I sintomi della sinusite nei bambini possono variare molto a seconda dell’età e della causa dell’infiammazione, ma in generale sono simili a quelli che si manifestano negli adulti. Tuttavia, nei più piccoli, spesso si presentano in modo meno evidente, rendendo difficile distinguere la sinusite da un comune raffreddore.

I segnali più comuni includono:

  • naso chiuso e congestione nasale persistente;
  • secrezioni nasali dense, giallastre o verdognole che durano da più di una settimana;
  • dolore o fastidio al viso, soprattutto vicino agli zigomi, agli occhi o alla fronte;
  • lacrimazione e alito cattivo dovuti al ristagno del muco;
  • tosse, spesso più intensa di notte o al risveglio;
  • senso di stanchezza e irritabilità, legati al sonno disturbato e alla difficoltà di respirare bene.

In base all’età, i sintomi possono cambiare:

  • Neonati e bambini molto piccoli: la sinusite è più difficile da individuare perché i seni paranasali non sono ancora completamente sviluppati. Possono comparire febbre, naso chiuso, irritabilità e difficoltà a dormire o a mangiare. Un segnale d’allarme è la febbre che riappare dopo circa una settimana di raffreddore.
  • Bambini in età prescolare: oltre alla febbre, è frequente la tosse grassa dovuta al catarro che scende nella gola, più intensa quando il bambino è sdraiato.
  • Bambini più grandi e adolescenti: i sintomi diventano simili a quelli degli adulti, con mal di testa (soprattutto dietro o sotto gli occhi), mal d’orecchie, dolore ai denti superiori, congestione persistente, tosse notturna e alitosi.

È importante ricordare che nei bimbi più piccoli il cosiddetto mal di testa da raffreddore non è quasi mai dovuto alla sinusite, ma alla conformazione ancora ridotta dei loro seni paranasali.[ 1 ]

La cellulite orbitale, una rara complicazione

In rari casi, la sinusite può estendersi ai tessuti che circondano l’occhio, dando origine a una complicazione chiamata cellulite orbitale. Si manifesta con un gonfiore evidente della palpebra, arrossamento, dolore oculare e febbre elevata. Il bambino può apparire molto sofferente e avere difficoltà ad aprire l’occhio colpito.

La cellulite orbitale interessa soprattutto i piccoli tra 1 e 3 anni e richiede un intervento medico urgente. Il pediatra o lo specialista otorinolaringoiatra prescriveranno una cura specifica, solitamente a base di antibiotici e cortisonici per via endovenosa, per evitare complicazioni più gravi.

Quanto dura la sinusite bambini

La durata della sinusite nei bambini dipende dalla causa e dalla risposta alle cure. In generale, le forme non complicate si risolvono in tempi relativamente brevi, ma è utile distinguere tra le principali tipologie per capire quando preoccuparsi.

  • Sinusite virale: è la più comune. I sintomi migliorano in genere entro 7–10 giorni e scompaiono del tutto entro due settimane. La gestione è sintomatica con igiene nasale accurata.
  • Sinusite batterica: tende a durare di più e ad avere sintomi più intensi (febbre alta, secrezioni dense). Può richiedere terapia antibiotica prescritta dal pediatra; la durata media è di 10–20 giorni.
  • Sinusite cronica: quando l’infiammazione persiste oltre 12 settimane. Nei bambini può essere legata ad allergie, adenoidi ingrossate o infezioni ricorrenti e richiede una valutazione specialistica (otorinolaringoiatra).

Durante la guarigione può capitare che tosse e naso chiuso impieghino qualche giorno in più per risolversi. Se i sintomi non migliorano dopo 10 giorni, peggiorano improvvisamente o si ripresentano spesso, è consigliabile consultare il pediatra.

Come si cura la sinusite nei bambini

La diagnosi di sinusite deve sempre essere confermata dal pediatra o, nei casi più complessi, da uno specialista otorinolaringoiatra. Attraverso la visita e, se necessario, esami specifici come ecografia o radiografia dei seni paranasali, è possibile individuare il tipo di sinusite e impostare la terapia più adatta.

Quando si tratta di sinusite batterica, la cura più efficace prevede la somministrazione di antibiotici scelti dal pediatra in base all’età del bambino e alla gravità dell’infezione. In alcuni casi possono essere prescritti anche spray cortisonici per ridurre l’infiammazione e facilitare il drenaggio del muco.

Per alleviare i sintomi e favorire la guarigione, sono utili alcuni rimedi complementari:

  • Lavaggi nasali quotidiani con soluzione fisiologica o acqua di mare isotonica, che aiutano a liberare le vie respiratorie e a prevenire il ristagno di muco.
  • Inalazioni di vapore caldo (solo nei bambini più grandi) per fluidificare le secrezioni e decongestionare il naso.
  • Riposo e corretta idratazione per sostenere il sistema immunitario.

È importante evitare il fai da te e non somministrare decongestionanti nasali o antistaminici da banco, che nei bambini possono risultare inefficaci o addirittura dannosi. Ogni trattamento va deciso e monitorato dal pediatra per garantire una guarigione sicura e completa.[ 1 ]

Sinusite bambini rimedi naturali

Accanto alle terapie prescritte dal pediatra, esistono alcuni rimedi naturali che possono aiutare a ridurre i sintomi della sinusite nei bambini e a favorire una guarigione più rapida. Questi metodi non sostituiscono le cure mediche, ma possono essere di grande aiuto per alleviare il disagio e prevenire recidive.

  • Lavaggi nasali regolari: sono la prima forma di prevenzione e trattamento naturale. Utilizzare soluzione fisiologica o spray a base di acqua marina aiuta a rimuovere muco, batteri e allergeni, mantenendo le vie respiratorie pulite.
  • Ambiente umidificato: mantenere l’aria di casa con un’umidità tra il 45 e il 50% (anche grazie a un umidificatore) aiuta a evitare che le mucose si secchino e si irritino, soprattutto nei mesi invernali.
  • Aerosol con soluzione salina o acque termali: possono essere utili per fluidificare il muco e migliorare la respirazione, sempre seguendo le indicazioni del pediatra.
  • Bevande calde e idratazione: tisane tiepide o brodi leggeri aiutano a mantenere le mucose umide e a favorire l’eliminazione delle secrezioni.
  • Riposo e sonno adeguato: dormire bene è fondamentale per sostenere le difese immunitarie e permettere all’organismo di combattere l’infiammazione.

Attenzione però ai rimedi della nonna non supportati da evidenze scientifiche, come inalazioni con oli essenziali o unguenti balsamici troppo forti: nei bambini possono irritare le vie respiratorie e causare effetti indesiderati. Sempre meglio chiedere consiglio al pediatra prima di provare qualunque rimedio casalingo.

Sinusite nei bambini sintomi, cause e cure

Prevenire la sinusite nei bambini

Prevenire la sinusite nei bambini è possibile, soprattutto adottando ogni giorno piccoli accorgimenti che aiutano a mantenere il naso libero e le vie respiratorie sane. L’obiettivo è evitare il ristagno di muco e proteggere le mucose nasali da secchezza e irritazioni, fattori che favoriscono l’infiammazione dei seni paranasali.

  • Mantenere il giusto livello di umidità in casa: durante l’inverno è utile controllare il tasso di umidità, che dovrebbe rimanere intorno al 45-50%. L’uso di un umidificatore o di una semplice bacinella d’acqua vicino ai termosifoni può aiutare a prevenire la secchezza delle mucose.
  • Eseguire lavaggi nasali regolari: l’igiene nasale è uno dei metodi più efficaci per prevenire la sinusite acuta ricorrente, soprattutto nei bambini soggetti a raffreddori frequenti. Bastano pochi minuti al giorno per rimuovere virus, batteri e allergeni dalle cavità nasali.
  • Evitare l’aria troppo secca o troppo fredda: l’esposizione prolungata a ambienti secchi o al fumo passivo può irritare le mucose e rendere i seni paranasali più vulnerabili.
  • Curare subito raffreddore e allergie: trattare tempestivamente rinite o congestione nasale aiuta a impedire che il muco ristagni e si infetti.
  • Attenzione ai tuffi e alle immersioni: l’acqua che entra nel naso, soprattutto quella clorata delle piscine, può favorire la sinusite delle cavità frontali nei bambini predisposti.

Queste semplici abitudini, se mantenute nel tempo, aiutano non solo a prevenire la sinusite, ma anche a migliorare la respirazione quotidiana del bambino, riducendo la frequenza dei raffreddori e dei malanni di stagione.

Quando è il caso di consultare il pediatra

Nella maggior parte dei casi, la sinusite nei bambini tende a risolversi senza complicazioni, ma ci sono situazioni in cui è importante rivolgersi tempestivamente al pediatra per evitare che l’infezione si aggravi o si estenda ai tessuti circostanti.

È consigliabile chiedere una valutazione medica se:

  • si nota gonfiore su palpebre, fronte o guance, che può indicare un’infiammazione più profonda dei seni paranasali;
  • il bambino appare sofferente, stanco o irritabile più del solito;
  • il naso chiuso e la tosse persistono da oltre due o tre settimane senza miglioramenti;
  • la tosse è continua, sia di giorno che di notte, e disturba il sonno;
  • il bambino ha febbre alta o ricorrente che non accenna a diminuire;
  • le secrezioni nasali sono gialle o verdastre e non migliorano dopo 10 giorni;
  • il piccolo riferisce dolore intenso al naso, agli zigomi o dietro agli occhi che gli impedisce di dormire bene o di mangiare.

In presenza di questi sintomi, il pediatra valuterà la necessità di approfondimenti o cure specifiche. Rivolgersi precocemente al medico permette di intervenire in modo mirato, evitando che una sinusite acuta si trasformi in una forma cronica o causi complicazioni.

Conclusioni

La sinusite bambini è un disturbo piuttosto comune, spesso legato a raffreddori o infezioni respiratorie non del tutto risolte. Nella maggior parte dei casi si tratta di una condizione temporanea che, con le giuste attenzioni, tende a guarire rapidamente senza conseguenze.

Una diagnosi corretta, l’uso consapevole dei farmaci e una buona igiene nasale sono le armi più efficaci per prevenire complicazioni e ricadute. È importante mantenere l’ambiente domestico umido, incoraggiare il bambino a bere spesso e assicurarsi che riposi a sufficienza, così da aiutare il corpo a reagire all’infiammazione.

Con l’aiuto del pediatra e qualche piccola abitudine quotidiana, è possibile tenere sotto controllo la sinusite e garantire al bambino un respiro più libero, anche durante i mesi più freddi dell’anno.

FAQ sulla sinusite nei bambini

Come capire se un bambino ha la sinusite?

La sinusite nei bambini si sospetta quando il raffreddore o la congestione nasale durano più di 10 giorni senza miglioramenti, oppure peggiorano dopo un apparente miglioramento. Se compaiono febbre, tosse notturna e secrezioni nasali dense e verdastre, è consigliabile rivolgersi al pediatra.

Quanto dura la sinusite nei bambini?

La durata varia in base alla causa: le sinusiti virali si risolvono in circa 7-10 giorni, quelle batteriche possono durare fino a 2-3 settimane, mentre le forme croniche persistono oltre 12 settimane e richiedono un approfondimento specialistico.

La sinusite è contagiosa?

La sinusite in sé non è contagiosa, ma possono esserlo i virus respiratori che la provocano, come quelli del raffreddore. È quindi importante insegnare ai bambini a lavarsi spesso le mani e a non condividere bicchieri, posate o fazzoletti.

Si può mandare il bambino all’asilo o a scuola con la sinusite?

Se il bambino non ha febbre e le condizioni generali sono buone, può frequentare scuola o asilo. Tuttavia, è preferibile farlo restare a casa nei giorni in cui la congestione è forte o la febbre è presente, per favorire il recupero e ridurre il rischio di contagiare altri virus.

Quando serve l’antibiotico?

L’antibiotico è necessario solo in caso di sinusite batterica, diagnosticata dal pediatra. I segnali che possono far sospettare una forma batterica sono febbre alta, secrezioni verdastre persistenti e dolore facciale intenso. Mai somministrare antibiotici di propria iniziativa.

Come si può prevenire la sinusite nei bambini?

Prevenire la sinusite è possibile con semplici accorgimenti quotidiani: lavaggi nasali regolari, mantenere un buon livello di umidità in casa, evitare fumo passivo e curare tempestivamente raffreddori e allergie. Queste abitudini aiutano a ridurre il rischio di recidive e a mantenere le vie respiratorie sane.

NOTE


1. Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer, La sinusite