SIDS e sicurezza del sonno, le nuove raccomandazioni dei pediatri La morte in culla è un evento tragico: non sono ancora chiare le cause, ma alcune linee guida dei pediatri ci aiutano a limitare il rischio di SIDS. Vediamo le nuove raccomandazioni degli esperti.

SIDS e sicurezza del sonno, le nuove raccomandazioni dei pediatri

La morte improvvisa di un neonato è sempre un evento tragico, che lascia un segno profondo nei genitori e in tutte le persone della cerchia famigliare. In molti casi (ma ovviamente non in tutti), soprattutto nel primo anno di vita, può essere dovuto, la responsabile è la SIDS, cioè Sudden Infant Death Syndrome, chiamata anche sindrome della morte in culla. Solo in Italia questa situazione causa circa 300 decessi ogni anno. Le linee guida per cercare di prevenire questa tragica eventualità sono note da tempo, ma recentemente sono state aggiornate per essere ancora più efficaci. Noi di BlaBlaMamma vogliamo illustrarvi le nuove raccomandazioni dei pediatri.

Cos’è la SIDS e quali sono le sue cause

Con il termine SIDS ci si riferisce alla morte improvvisa e senza cause apparenti durante il sonno di bambini di età inferiore ad un anno. Spesso anche dopo accurate indagini non si riscontrano spiegazioni all’accaduto. Come si può capire, quindi, le cause della SIDS non sono ancora note: si valutano ad esempio dei difetti di maturazione dei circuiti cerebrali che influiscono sulla capacità del piccolo di risvegliarsi. Ci sono alcuni fattori di rischio da tenere in considerazione, come ad esempio l’essere prematuro, il basso peso alla nascita, l’abitudine di bere o fumare della mamma durante la gravidanza. Sono poi da evitare la posizione a pancia in giù nel sonno, il surriscaldamento eccessivo dell’ambiente e superfici inadatte ad un sonno sicuro, magari con coperte e cuscini non adatti.

Le nuove raccomandazioni per la sicurezza del sonno nei bambini

Recentemente (luglio 2022), l’Accademia Americana di Pediatria (AAP), l’Unicef e La Leche League hanno aggiornato le loro raccomandazioni per garantire ai bambini un sonno sicuro e cercare di ridurre i casi di morte in culla. Tra le novità troviamo:

  • la raccomandazione di non far dormire il bimbo su una superficie inclinata per evitare che la testolina del piccolo rimanga incastrata tra due superfici. Se il neonato si addormenta su una superficie inclinata come ad esempio quella del passeggino, dovrà essere monitorato e spostato appena possibile su una superficie piana;
  • la fascia e il marsupio, almeno per i primi quattro mesi di vita, non sono raccomandati per il sonno abituale del bimbo in casa;
  • ogni prodotto dedicato al sonno del bambino deve esibire una certificazione che attesti il rispetto a tutti gli standard di sicurezza stabiliti nel giugno 2021 dalla Commissione per la sicurezza dei prodotti di consumo (CPSC);
  • questo punto per molte neomamme può essere considerato controverso, in quanto quella dell’allattamento al seno oppure artificiale è una scelta personale che non deve esser giudicata. In ogni caso, la nuove raccomandazioni consigliano l’allattamento al seno esclusivo per i primi sei mesi di vita e il proseguimento dell’allattamento per un anno e oltre, soprattutto in caso di bimbi prematuri o con basso peso alla nascita;
  • non ci sono evidenze che l’abitudine di fasciare il bimbo per la nanna (chiamata anche swaddling) riduca il rischio di SIDS. Nulla vi impedisce di farlo, se piace a voi e soprattutto al vostro bambino, ma dovrete fare attenzione al fatto che la copertina non si apra, con il rischio di soffocare il bimbo;
  • non è dimostrata nemmeno l’utilità dei monitor cardiorespiratori per uso domestico.

SIDS e sicurezza del sonno, le nuove raccomandazioni dei pediatri

E il cosleeping?

Molti genitori scelgono di praticare il cosleeping, cioè di condividere il lettone con i propri bambini. Nonostante i numerosi vantaggi che questa pratica può avere, l’APP raccomanda di non dormire nello stesso letto con bimbi di meno di quattro mesi di età, nati pretermine oppure con basso peso alla nascita.[ 1 ] Unicef e La Leche League, invece, ritengono che il sonno condiviso possa essere sufficientemente sicuro, a patto di rispettare ogni accortezza per la sicurezza del piccolo. In ogni caso, bambini con meno di un anno non andrebbero mai lasciati da soli in un letto per adulti oppure lasciati dormire con fratelli o sorelle maggiori o con animali domestici, sempre per una questione di sicurezza. Una soluzione che potrebbe mettere tutti d’accordo è quella dei lettini next to me, che si agganciano al letto dei genitori ma garantendo uno spazio dedicato esclusivamente al bambino.

Conoscevate già queste nuove raccomandazioni per prevenire il rischio di SIDS? Fatecelo sapere sui nostri canali social!

NOTE


1. American Academy of Pediatrics, Sleep-Related Infant Deaths: Updated 2022 Recommendations for Reducing Infant Deaths in the Sleep Environment

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