Pubalgia in gravidanza: le cause e i rimedi Può capitare di soffrire di pubalgia in gravidanza: si tratta di un dolore che si irradia dalla zona del pube e che può essere molto fastidioso. Vediamo quali sono le cause di questo problema e come alleviarlo.

Pubalgia in gravidanza: le cause e i rimedi

La pubalgia consiste in un fastidio o in vero e proprio dolore nella zona del pube. Durante la gravidanza questo problema si manifesta soprattutto nel corso del terzo trimestre: si stima che a soffrirne sia una donna in dolce attesa ogni dieci. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi le cause di questo problema e aiutarvi a trovare qualche rimedio per alleviarlo.

Come si modifica il bacino durante la gravidanza?

La struttura del pube ha più o meno la forma di un arco, formato da due ossa laterali (le branche pubiche) che si uniscono tramite un grosso legamento chiamato sinfisi pubica. Il pube chiude la parte anteriore del bacino, che a sua volta è formato da diverse ossa che si articolano tra loro: ischi, ilei, sacro, coccige e pube, ricoperte da tessuti.
Nel corso della gravidanza le giunture del bacino cominciano ad ammorbidirsi per allargare un po’ il bacino stesso e facilitare così la nascita del bambino. In questa fase, e in generale nel corso della gravidanza, il pube è sottoposto ad una forte pressione, soprattutto nella zona del legamento pubico che unisce le due branche ossee. Se la pressione in quel punto diventa eccessiva, le branche possono addirittura andare fuori asse, stirando nervi e vasi sanguigni che attraversano questa zona e causando infiammazione e dolore.

Cos’è la pubalgia?

La pubalgia in gravidanza è un disturbo che può essere fastidioso ma che è transitorio e in genere si risolve spontaneamente dopo il parto. Si manifesta come un dolore all’inguine che si può irradiare anche a cosce e schiena e che rende difficoltosi i movimenti di chi ne soffre, soprattutto camminare e salire le scale.

Pubalgia in gravidanza le cause e i rimedi2

Le cause della pubalgia in gravidanza

Come abbiamo visto, le cause della pubalgia in gravidanza si possono imputare ai cambiamenti fisici che subisce la donna in dolce attesa e in particolare all’aumento di peso e di volume dell’utero, che preme su questa zona. Giocano un ruolo anche i cambiamenti ormonali, che hanno lo scopo di rilassare muscoli e tendini per rendere più semplice il parto. I fattori che possono favorire e aggravare la pubalgia in gravidanza sono:

  • un feto particolarmente grande;
  • una gravidanza gemellare;
  • una posizione anomala del bambino;
  • ipotono addominale;
  • lassità legamentosa congenita della mamma;
  • contratture e sbilanciamenti della colonna vertebrale.[ 1 ]

Pubalgia in gravidanza: i rimedi

Il primo rimedio per alleviare la pubalgia in gravidanza è proprio quello di non compiere le azioni che possono peggiorare la situazione, come ad esempio:

  • fare spesso le scale;
  • sollevare pesi;
  • rimanere sedute troppo a lungo, soprattutto con le gambe incrociate;
  • se si ha un bimbo piccolo, tenerlo in braccio appoggiato sull’anca.

Per attenuare il dolore, poi, si può provare a:

  • riposare, ma senza stare immobili e cambiando spesso posizione;
  • vestirsi e svestirsi rimanendo sedute;
  • distribuire il peso in maniera uniforme su due gambe quando si sta in piedi;
  • effettuare esercizi specifici per la postura e per rafforzare la muscolatura con l’aiuto di un fisioterapista, anche in piscina per diminuire il peso corporeo che grava sulla parte;
  • può essere d’aiuto una fascia addominale di sostegno, che però dovrebbe essere consigliata da una persona esperta, che mostri anche come indossarla correttamente;
  • applicare del ghiaccio sulla parte dolorante;
  • assumere farmaci nei casi più importanti, ma sempre dietro prescrizione e controllo medico.

In genere la situazione si risolve spontaneamente dopo il parto, senza lasciare conseguenze e nel giro di poco tempo.

Ora l’argomento dovrebbe essere più chiaro. Avete dubbi o domande? Fatecelo sapere sui nostri canali social!

NOTE


1. Santagostino Magazine, Pubalgia in gravidanza, cos’è e come si cura