Se sei diventata mamma da poco una delle problematiche che ti troverai ad affrontare è quella dello spuntare dei primi dentini del tuo bimbo, cosa che potrebbe causargli più di qualche fastidio.
Noi di BlaBlaMamma ti daremo utili informazioni relative alla dentizione del bambino: dai sintomi al calendario, cioè l’ordine e il periodo in cui spunteranno.
- Dopo quanti mesi compaiono i primi dentini
- Quanti sono i denti da latte e in che ordine dovrebbero comparire
- I sintomi della dentizione
- Come alleviare il dolore della dentizione nei bambini
- Igiene orale dei bambini
Dopo quanti mesi compaiono i primi dentini
La “dentizione decidua”, che altro non è che la comparsa dei denti da latte, non segue regole precise.
Tendenzialmente i primi dentini dovrebbero comparire intorno al sesto mese del bimbo, ma la realtà è che in alcuni si può già vedere il primo dentino al terzo mese e in altri non vedere nulla fino al dodicesimo.
L’unica “regola” è che se i denti da latte compaiono in anticipo o in ritardo, lo stesso varrà per quelli permanenti.
Quanti sono i denti da latte e in che ordine dovrebbero comparire
I denti da latte sono 20 e, come spiegato dal pediatra dottor Raffaele Troiano [ 1 ], i primi dentini da latte a comparire sono gli incisivi mediani inferiori, intorno al sesto-settimo mese. Seguono i mediani superiori tra il settimo e l’ottavo, poi arrivano i laterali incisivi superiori tra l’ottavo e il nono e il laterali incisivi inferiori a conclusione del primo anno di vita del bambino.
Per i primi molari bisognerà pazientare fino al quattordicesimo-diciottesimo mese, dopodiché arriveranno anche i canini. Alla fine del secondo anno di vita, la dentizione decidua si concluderà con la comparsa dei secondi molari.
Si tenga presente che, come anticipato, non esiste una regola precisa e in alcuni bambini l’ordine di comparsa potrebbe essere differente. Solo per fare un esempio, i denti superiori potrebbero comparire prima degli inferiori. Questa eventualità è perfettamente normale, quindi non deve preoccupare.
Può essere utile riportare uno schema sulla dentizione decidua fino al suo completamento:
- 2 incisivi mediani inferiori (6°-7° mese)
- 2 incisivi mediani superiori (7°-8° mese)
- 2 incisivi laterali superiori (8°-9° mese)
- 2 incisivi laterali inferiori (10-11° mese)
- 2 primi molari inferiori (14°-18° mese)
- 2 primi molari superiori (14°-18° mese)
- 2 canini inferiori (dal 18° mese)
- 2 canini superiori (dal 18° mese)
- 2 secondi molari inferiori (dopo il 24°-30°mese)
- 2 secondi molari superiori (dopo il 24°-30°mese)
I sintomi della dentizione
Anche per quanto riguarda la durata e l’intensità dei sintomi non c’è una vera e propria regola. Per alcuni bambini la dentizione è un’esperienza molto dolorosa, mentre altri quasi non se ne accorgono. Quel che è certo è che per una mamma rappresenta uno dei periodi più impegnativi della crescita del figlio.
I sintomi della dentizione possono differire molto da bimbo a bimbo e generalmente compaiono un paio di mesi prima dell’arrivo del dente. È importante saper riconoscerli per evitare di incappare in un errore piuttosto comune: associare qualsiasi tipo di problema o fastidio alla comparsa di un dentino.
Vediamo insieme quali sono i sintomi effettivamente associabili alla comparsa di un dentino e quali invece probabilmente non sono correlati ad essa:
- dolore: il dolore è di sicuro il sintomo più rilevante e frequente, soprattutto quando compaiono i primi incisivi e i molari. Questo dolore è dovuto all’infiammazione della mucosa gengivale irritata dal dentino affilato che si fa strada per venire alla luce
- irritabilità: l’infiammazione delle gengive, e il dolore che essa porta, farà diventare il bimbo più nervoso e irritabile
- riduzione dell’appetito: durante la poppata il dolore alle gengive potrebbe farsi più intenso, per questo il bambino potrebbe rifiutare il seno o il biberon, e questo potrebbe portare ad una momentanea “pausa” nella crescita ponderale. Tale fenomeno, inoltre, potrebbe peggiorare ulteriormente il nervosismo del piccolo perché sarà comunque affamato
- riduzione del sonno: i sintomi precedenti porteranno inevitabilmente il bimbo a una maggior difficoltà nell’addormentarsi e, soprattutto, nel mantenere lo stato di sonno per i periodi di cui necessita. Durante la notte, in particolare, i risvegli causati dal dolore lo porteranno a qualche inconsolabile crisi di pianto
- aumento della salivazione: l’eccessiva salivazione potrebbe anche causare qualche irritazione alla pelle del viso, dovuta al costante contatto con la bava. Inoltre questo sintomo potrebbe portare anche alla comparsa di un po’ di tosse secca e stizzosa
- morsi: in questa fase il bambino cercherà di portarsi alla bocca e mordere qualsiasi cosa. La pressione sulla gengiva allevia infatti il dolore
- diarrea: al contrario di quanto si ritiene comunemente, la comparsa dei dentini non causa diarrea. Comunque è possibile che l’aumento della salivazione influisca sul numero di evacuazioni e sulla consistenza delle feci
- febbre: anche la febbre non è necessariamente legata alla comparsa dei dentini. Potrebbe verificarsi una lieve alterazione della temperatura dovuta all’infiammazione gengivale, ma niente di più. Il presentarsi di una vera e propria febbre deve essere ritenuto solo una coincidenza, dovuta al fatto che l’organismo del piccolo comincia a smettere di essere protetto dagli anticorpi acquisiti dalla mamma durante la gravidanza. Se lo stato febbrile si dovesse protrarre è opportuno consultare il pediatra
Come alleviare il dolore della dentizione nei bambini
Durante tutto il periodo della dentizione da latte, non c’è molto che una neomamma possa fare se non essere presente e consolare il proprio figlio. Si tratta comunque di un processo importante e naturale, che va affrontato con calma, anche quando il bambino prova dolore per i suoi primi dentini.
Tuttavia è possibile ricorrere a qualche piccolo supporto medico e a metodi per ridurre il dolore, come per esempio:
- somministrare la tachipirina (paracetamolo): uno degli alleati più utili per alleviare il dolore, specialmente nei momenti peggiori. Ovviamente per la conferma del suo utilizzo e per i dosaggi è sempre d’obbligo rivolgersi al pediatra, che fornirà tutte le indicazioni necessarie
- non tamponare le gengive con alcol o sostanze potenzialmente nocive per la salute del bimbo: sarà sufficiente strofinare il dito, ben lavato, sulle gengive del bambino, in modo da dargli un po’ di sollievo
- proporre qualcosa da mordere, meglio se freddo o addirittura gelato: un pezzo di frutta tenuto in freezer o in frigo ad esempio
Degli ottimi alleati in questo periodo potrebbero essere degli “Anelli da dentizione” o altri oggetti in gomma dura da mordere.
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Igiene orale dei bambini
L’igiene orale comincia proprio allo spuntare dei denti da latte: occorre quindi stare attenti a non trascurarli solo perché si sa che non saranno quelli definitivi.
Come suggerisce anche l’associazione D.O.C. Dentisti Odontoiatri Certificati [ 2 ], lavare i dentini al bambino non sarà facile: l’importante è abituarlo delicatamente fin da piccolo senza “traumatizzarlo”. Fondamentale anche fare in modo che il bimbo non associ lo spazzolino da denti a un’esperienza negativa.
Ecco quindi alcuni consigli per evitare tutto ciò:
- far diventare la pulizia dei denti la più divertente possibile, rendendola un gioco: se il bambino la vede come un gioco, con il passare del tempo lo richiederà spontaneamente e, crescendo, entrerà a far parte della sua routine
- fare in modo che il bambino si abitui a tenere la bocca socchiusa, in modo che le guance non si contraggano: in questo modo sarà più facile raggiungere anche gli angoli più nascosti della bocca
Fino ai due anni spetterà alla mamma e al suo partner spazzolare i denti del piccolo, coinvolgendolo progressivamente.
Il medico pediatra Ambrogina Pirola, in un’intervista per il sito saperesalute.it, consiglia di porre attenzione a quello che viene dato da ingerire al piccolo: niente zucchero o miele sul ciuccio, e niente biberon con una bevanda dolce per conciliare il sonno.
A partire dai 2 anni sarà poi importante insegnare al proprio figlio a lavarsi i denti con lo spazzolino morbido, dopo ogni pasto. Anche i denti da latte possono essere attaccati dalle carie causate dai residui di zuccheri presenti in dolciumi, pasta, frutta, pane e riso. Inoltre, la presenza di tutti i dentini garantisce una masticazione corretta e il loro posto ai denti permanenti che spunteranno in seguito. La loro estrazione o perdita prematura aumenta il rischio che i denti futuri crescano storti o mal distanziati.
In caso di traumi, un altro consiglio della dottoressa Pirola è di portare subito il bimbo a fare un controllo dal dentista, per evitare che il rischio di uno spostamento o di un ematoma possano compromettere la gemma del dente permanente.
Riteniamo di aver fornito sufficienti informazioni e consigli sulla dentizione del bimbo, ma se hai domande o suggerimenti in merito non esitare a contattarci sui nostri canali social.
NOTE
1. Faro Pediatrico, “I primi dentini da latte: i sintomi dei bambini”
2. Fonte: D.O.C. Dentisti Odontoiatri Certificati, “Bambini e igiene orale: tutti i segreti per prendersi cura dei denti da latte”