Palatoschisi: cos’è, cosa causa e come si cura La palatoschisi è una malformazione congenita che interessa il palato del bambino fin dalla nascita. Vediamo insieme cos'è, quali sono le sue cause e come si cura.

Palatoschisi: cos'è, cosa causa e come si cura

La palatoschisi e la labiopalatoschisi sono malformazioni congenite che pregiudicano la corretta formazione del palato, del labbro oppure di entrambi. La labioschisi, conosciuta anche come labbro leporino, interessa il labbro superiore, la palatoschisi è un’apertura del palato, mentre nella labiopalatoschisi si presentano entrambe le condizioni. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi tutto quello che c’è da sapere sulla palatoschisi.

Che cos’è la palatoschisi

La palatoschisi è una patologia presente fin dalla nascita che consiste in una fessura (schisi) del palato, che in fase embrionale non si è saldato completamente. Questa malformazione è piuttosto rara: si stima infatti che interessi un bambino ogni 4.000 nati, con una maggiore frequenza per le femmine. Il percorso di cura è lungo, ma la prognosi è generalmente buona, soprattutto se il piccolo è seguito da medici competenti e preparati. Si possono distinguere diversi livelli di gravità della palatoschisi congenita:

  • palatoschisi completa o totale, che coinvolge palato duro e palato molle;
  • veloschisi, che interessa solo il palato molle;
  • uvuloschisi, che coinvolge solo l’ugola;
  • palatoschisi sottomucosale: in questo caso si ha una fessura a livello dell’osso e della sottomucosa ma non dell’epitelio che riveste il palato;
  • labiopalatoschisi, che coinvolge il palato e il labbro superiore in maniera monolaterale o bilaterale. Può coinvolgere anche la gengiva oppure solo il labbro e il palato; in questo caso si parla di labiopalatoschisi a salto.
Palatoschisi cos'è, cosa causa e come si cura
Labiopalatoschisi

Palatoschisi neonato, cause e fattori di rischio

Le cause di questa malformazione al palato non sono ancora del tutto chiare, anche se sembrano imputabili a fattori genetici e ambientali che coinvolgono la mamma durante la gravidanza. La palatoschisi si può inoltre associare ad alcune malattie e sindromi genetiche.[ 1 ]
Ci sono inoltre alcuni fattori di rischio che possono facilitare l’insorgenza della malattia, come ad esempio:

Quali sono i sintomi e le complicanze?

La palatoschisi si manifesta fin dalla nascita, dal momento che è dovuta ad una malformazione che avviene nel grembo materno. Il piccolo nascerà quindi con una fessura che interessa il palato duro e/o il palato molle, che a volte si presenta insieme alla labioschisi, cioè una fessura che interessa il labbro superiore. Quando si tratta di palatoschisi sottomucosale, invece, il palato risulta integro alla vista e si riconosce questa malformazione dal latte che fuoriesce dal naso del neonato mentre si nutre. Le principali conseguenze sono:

  • problemi di suzione;
  • problemi di alimentazione che a volte si possono accompagnare a difficoltà di deglutizione. In questo caso il cibo può finire nelle vie aeree, con conseguenze anche gravi;
  • problemi ai denti, che possono essere in soprannumero, mancanti oppure storti;
  • problemi nell’esprimersi e nel parlare;
  • ricorrenti infiammazioni dell’orecchio che possono portare persino alla perdita dell’udito;[ 1 ]
  • impatto sociale e psicologico a causa delle difficoltà nel comunicare.
Palatoschisi cos'è, cosa causa e come si cura
Palatoschisi

Come allattare un bimbo con palatoschisi

Un bimbo con palatoschisi o labiopalatoschisi può avere difficoltà nel nutrirsi, sia al seno che con il biberon. Per quanto riguarda l’allattamento al seno, le posizioni migliori per allattare un bimbo con questo tipo di problema sono quelle in cui la testolina del bimbo è semi sollevata, in modo da ridurre il rischio che il latte risalga nel naso. Ci sono poi alcune accortezze da seguire: prima dell’attacco al seno si possono fare esercizi per abbassare la lingua e fare attenzione a riempire la fessura nel palato con il tessuto mammario. È poi utile aiutare la suzione spremendo manualmente il latte mentre il bimbo viene allattato.
I bimbi con palatoschisi possono avere qualche difficoltà anche con il biberon: proprio per questo motivo è meglio scegliere una tettarella speciale oppure allargare i buchi della tettarella per facilitare l’allattamento. Le alternative possono essere l’allattamento con una siringa, un contagocce o, in casi estremi, di un sondino nasogastrico per il più breve tempo possibile, continuando nel frattempo a fare esercizi per la suzione.

Come si può effettuare la diagnosi?

I moderni metodi di screening prenatale rendono possibile una diagnosi ancora prima che il bimbo nasca, dal momento che la malformazione al palato è visibile già dal secondo trimestre di gravidanza. Se ciò non avviene, la diagnosi si può fare subito dopo la nascita, dal momento che queste malformazioni sono chiaramente visibili. L’unico caso in cui la diagnosi non è immediata è quello della palatoschisi sottomucosale perché ad un primo sguardo tutto risulta nella norma.

Le cure e i trattamenti per la palatoschisi

Il trattamento per la palatoschisi consiste in un intervento chirurgico che viene effettuato solitamente nel corso del primo anno di vita per garantire i maggiori benefici a lungo termine. Se è interessato anche il labbro superiore, l’operazione per correggerlo si può eseguire ancora prima, a partire dal terzo mese di vita, per poi passare a correggere il palato con un ulteriore intervento. Queste operazioni vanno completati con altri interventi:

  • trattamenti dentistici e ortodontici per correggere le anomalie dentarie;
  • logopedia per migliorare la capacità di articolare i suoni;
  • trattamenti psicologici per garantire la migliore qualità di vita al bimbo e alla sua famiglia.

Palatoschisi cos'è, cosa causa e come si cura

Si può prevenire?

Ci sono dei fattori di rischio da ridurre o da evitare in gravidanza per cercare di prevenire la palatoschisi. Tra questi possiamo indicare:

  • evitare il fumo;
  • non bere alcolici in gravidanza;
  • non assumere farmaci anticonvulsivanti e metotrexate: di questo dovrete discutere attentamente con il vostro medico curante;
  • assumere acido folico già nel periodo in cui si sta cercando di concepire;[ 1 ]
  • cercare di tenere il peso sotto controllo;
  • tenere sotto controllo il diabete durante la gestazione.

Tutto quello che c’è da sapere sull’argomento dovrebbe essere più chiaro. Se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social!

NOTE


1. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Labiopalatoschisi: allattamento e diagnosi prenatale