
Il vostro bimbo lamenta un dolore forte alle orecchie e sembra più irritabile del solito? Potrebbe trattarsi di otite bambini, un disturbo molto comune in età pediatrica e nei neonati. Basta infatti un semplice raffreddore o un’infezione alle vie respiratorie per favorire l’accumulo di muco e la proliferazione di batteri nell’orecchio medio.
Si tratta di una condizione frequente: si calcola che la maggior parte dei piccoli abbia almeno un episodio di otite nei primi anni di vita. Per i genitori, riconoscere i sintomi dell’otite nei bambini, sapere quanto dura e capire cosa fare è fondamentale per affrontare la situazione con più serenità.
In questa guida di BlaBlaMamma vedremo insieme quali sono le cause, i sintomi più comuni, i rimedi (anche naturali), quando usare le gocce auricolari e soprattutto come prevenire nuovi episodi. Ricordando sempre che la visita del pediatra è il punto di riferimento indispensabile.
- Cos’è l’otite nei bambini?
- Otite nei bambini: i diversi tipi
- Cause dell’otite nei bambini
- Otite bambini sintomi: come riconoscerla
- Otite bambini quanto dura?
- Otite bambini cosa fare: cure e rimedi
- Otite bambini rimedi naturali
- Gocce per otite bambini: quando servono
- Prevenzione dell’otite nei bambini
- Conclusioni
- FAQ sull’otite nei bambini
Cos’è l’otite nei bambini?
L’otite nei bambini è una infiammazione dell’orecchio che può avere origine virale, batterica o, più raramente, fungina. È una delle infezioni più comuni in età pediatrica: si stima che circa l’80% dei piccoli soffra di almeno un episodio entro i primi 4 anni di vita.
Questa condizione può interessare un solo orecchio oppure entrambi e, a seconda della zona coinvolta, può avere conseguenze e sintomi diversi. Pur essendo molto frequente, va sempre monitorata con attenzione perché, se trascurata, può portare a complicazioni o a recidive.
Otite nei bambini: i diversi tipi
L’otite nei bambini può colpire un solo orecchio oppure entrambi e manifestarsi in forme differenti a seconda della parte interessata. È importante distinguerle perché i sintomi e le possibili complicazioni non sono sempre gli stessi. Le principali tipologie sono:
- Otite esterna bambini, che interessa il condotto uditivo esterno. Nei più piccoli è meno frequente, ma può insorgere dopo bagni in piscina o al mare, quando ristagna acqua nell’orecchio.
- Otite media, che riguarda l’orecchio medio (la cavità dietro il timpano, dove ci sono tre ossicini (martello, incudine e staffa) che servono a trasmettere i suoni). È la forma più comune nei bambini e nei neonati ed è spesso collegata a raffreddori e infezioni delle vie respiratorie.
- Otite interna, la meno diffusa ma anche la più seria. Coinvolge le strutture più profonde dell’orecchio, come coclea e canali semicircolari, e può provocare forti vertigini e perdita di equilibrio.
- Otite bollosa bambini, una variante dell’otite media caratterizzata dalla presenza di piccole bolle dolorose sul timpano o nel condotto uditivo. Non è molto frequente, ma può causare dolore intenso.
Cause dell’otite nei bambini
L’otite media è la forma più comune nei neonati e nei bambini. Si sviluppa quando il muco o l’infiammazione delle mucose, ad esempio dopo un raffreddore o una faringite, bloccano la tuba di Eustachio, il piccolo canale che collega l’orecchio medio alla parte posteriore del naso. Questo blocco impedisce la normale ventilazione dell’orecchio, creando una variazione di pressione e un accumulo di liquido che può facilmente infettarsi.
L’otite media è particolarmente frequente tra i sei mesi e i due anni di vita, perché le tube di Eustachio nei bambini sono più corte e orizzontali, quindi più soggette a ostruzioni e ristagni.[ 1 ]
Altri tipi di otite hanno invece origini diverse:
- L’otite esterna bambini può insorgere per la permanenza di acqua o umidità nel condotto uditivo, soprattutto dopo bagni in piscina o al mare. Anche manovre di pulizia scorrette possono irritare la zona e favorire la crescita di funghi o batteri.
- L’otite interna è più rara, ma può svilupparsi come complicanza di un’otite media trascurata o in seguito a infezioni batteriche particolarmente aggressive.
Otite bambini sintomi: come riconoscerla
I sintomi dell’otite nei bambini variano a seconda della tipologia, ma in generale sono abbastanza riconoscibili. L’otite media, la più diffusa, compare spesso dopo un’infezione alle vie respiratorie superiori, come un raffreddore. Il disturbo è doloroso e il piccolo può piangere in modo inconsolabile, toccandosi frequentemente l’orecchio. Tra i segnali più comuni troviamo:
- febbre moderata o alta;
- irritabilità e pianto continuo;
- inappetenza;
- difficoltà a dormire;
- fuoriuscita di liquido giallastro o pus dall’orecchio.[ 1 ]
Nel caso di otite esterna bambini, i sintomi tendono a concentrarsi sul condotto uditivo e possono includere:
- dolore e prurito persistenti, soprattutto se l’origine è micotica;
- sensazione di orecchio ovattato con riduzione dell’udito;
- secrezioni bianche o giallastre dal condotto;
- sanguinamento (otorragia);
- febbre;
- cute del padiglione auricolare arrossata o con piccoli taglietti.
I sintomi dell’otite interna sono invece più gravi e richiedono immediata valutazione medica. Possono manifestarsi con:
- dolore molto intenso e persistente;
- sensazione di orecchio tappato e perdita di udito;
- febbre elevata;
- fuoriuscita di pus o perforazione del timpano;
- vertigini e problemi di equilibrio;
- sudorazione e tachicardia;
- cefalea e nausea;
- acufene (ronzii o fischi all’orecchio).
Otite bambini quanto dura?
La durata dell’otite nei bambini può variare in base al tipo di infezione e alla tempestività delle cure. In generale, un’otite media acuta tende a risolversi in pochi giorni: i sintomi più intensi come dolore e febbre durano di solito tra le 48 e le 72 ore, mentre il completo recupero può richiedere fino a una settimana.
Nei casi di otite esterna, i disturbi possono persistere più a lungo, anche per 10-14 giorni, soprattutto se non trattati correttamente o se l’orecchio continua a restare a contatto con acqua e umidità.
L’otite interna, più rara ma seria, ha una durata maggiore e spesso necessita di trattamenti specifici: i sintomi possono protrarsi per diverse settimane e vanno sempre valutati dal pediatra.
In ogni caso, se il dolore non migliora entro pochi giorni o compaiono febbre alta e secrezioni, è importante rivolgersi subito al medico per evitare complicazioni.
Otite bambini cosa fare: cure e rimedi
In presenza di otite nei bambini è sempre fondamentale rivolgersi al pediatra, che valuterà il caso e prescriverà la terapia più adeguata. Intervenire tempestivamente è importante per evitare complicazioni e proteggere la salute dell’udito.
La cura dell’otite media, la più frequente in età pediatrica, prevede in genere:
- la somministrazione di antipiretici e antidolorifici per ridurre febbre e dolore;
- l’eventuale prescrizione di antibiotici, solo quando ritenuto necessario dal medico;
- alcuni accorgimenti utili in casa, come applicare un panno morbido tiepido sull’orecchio per alleviare il fastidio.
Nelle prossime sezioni vedremo più nel dettaglio quali possono essere i rimedi naturali di supporto e quando il pediatra può consigliare l’uso delle gocce auricolari.
Otite bambini rimedi naturali
Accanto alla terapia indicata dal pediatra, in alcuni casi si possono adottare dei rimedi naturali per alleviare i sintomi dell’otite nei bambini. Non sostituiscono i farmaci prescritti, ma possono dare sollievo al piccolo:
- Impacchi caldi: un panno morbido tiepido appoggiato sull’orecchio può ridurre il dolore.
- Riposo e idratazione: mantenere il bambino ben idratato e farlo riposare favorisce il recupero.
- Testa leggermente sollevata durante il sonno: può aiutare a ridurre la pressione nell’orecchio medio.
- Soluzioni saline nasali: utili in caso di raffreddore, perché liberano le vie respiratorie e riducono il rischio di peggioramento dell’otite.
Rimedi casalinghi come oli essenziali, gocce di erbe o altri preparati non vanno mai utilizzati senza il parere del pediatra, perché potrebbero irritare l’orecchio o peggiorare l’infezione.
Gocce per otite bambini: quando servono
Le gocce per otite bambini possono essere utili in alcuni casi, ma devono essere sempre prescritte dal pediatra dopo un’accurata valutazione. Esistono diversi tipi di gocce auricolari:
- gocce analgesiche, che aiutano a ridurre il dolore;
- gocce antibiotiche, indicate solo se l’otite è di origine batterica e su prescrizione medica;
- gocce antimicotiche, utilizzate nelle otiti esterne dovute a funghi.
Non bisogna mai instillare gocce nell’orecchio del bambino senza aver prima consultato un medico, soprattutto se si sospetta la perforazione del timpano, perché alcune sostanze potrebbero risultare dannose. Solo il pediatra o lo specialista otorino può indicare il tipo di prodotto più adatto e la corretta modalità di utilizzo.
Prevenzione dell’otite nei bambini
Ridurre il rischio che un bambino soffra di otite è possibile adottando alcune semplici abitudini quotidiane. Non garantiscono di evitarla del tutto, ma aiutano a prevenire molti episodi, soprattutto nei più piccoli:
- Evitare il contatto con persone raffreddate, perché un banale raffreddore può favorire la comparsa dell’otite media.
- Proteggere il bambino dal fumo passivo, che aumenta la probabilità di infezioni alle vie respiratorie e all’orecchio.
- Lavare spesso le mani e i giocattoli del piccolo, riducendo il rischio di trasmissione di virus e batteri.
- Evitare l’uso del ciuccio dopo i sei mesi di età, perché la suzione può aumentare la pressione all’interno della tuba di Eustachio.
- Favorire l’allattamento al seno almeno per i primi sei mesi, poiché aiuta a rafforzare le difese immunitarie.
Conclusioni
L’otite nei bambini è un disturbo molto diffuso, che nella maggior parte dei casi si risolve senza complicazioni se riconosciuto e trattato per tempo. Sapere quali sono i sintomi, quanto può durare e cosa fare aiuta i genitori a gestire meglio la situazione e a rivolgersi al pediatra con maggiore consapevolezza.
Con piccoli accorgimenti quotidiani è possibile ridurre il rischio di nuovi episodi e proteggere la salute dell’orecchio del bambino. In caso di dubbi o sintomi persistenti, la regola resta sempre una: affidarsi al parere del pediatra.
FAQ sull’otite nei bambini
L’otite nei bambini è contagiosa?
L’otite in sé non è contagiosa, ma lo sono i virus e i batteri che possono scatenarla, come quelli del raffreddore o delle influenze stagionali.
Quanto dura l’otite nei bambini?
Di solito i sintomi più acuti si risolvono in 2-3 giorni, mentre il recupero completo può richiedere fino a una settimana. L’otite esterna può durare più a lungo, fino a 10-14 giorni.
Come capire se un bambino ha l’otite?
I segnali tipici sono dolore all’orecchio, pianto inconsolabile, febbre, irritabilità, difficoltà a dormire e, in alcuni casi, fuoriuscita di liquido dall’orecchio.
Si può andare a scuola con l’otite?
È meglio tenere il bambino a casa finché il dolore e la febbre non si sono ridotti. In caso di secrezioni auricolari o otite contagiosa da virus, il pediatra darà indicazioni precise.
Cosa non fare in caso di otite nei bambini?
Non bisogna mai inserire oggetti o rimedi casalinghi nell’orecchio senza indicazioni mediche. Anche le gocce auricolari vanno utilizzate solo se prescritte dal pediatra.
NOTE
1. Ospedale Bambino Gesù, Otite media acuta purulenta





























