La decisione di avere un bambino è sempre un momento molto importante: da qui comincia un viaggio che è diverso per ogni coppia. A volte il bimbo desiderato arriva quasi subito, in altri casi può volerci un po’ di tempo. Ci sono anche aspiranti genitori che, pur cercando di calcolare con precisione il periodo fertile, riscontrano delle difficoltà a concepire il bambino tanto desiderato e decidono di rivolgersi ai servizi sanitari per intraprendere un percorso di Procreazione Medicalmente Assistita. Noi di BlaBlaMamma vogliamo accompagnarvi in questo momento delicato spiegandovi in cosa consiste la Procreazione Medicalmente Assistita e cosa comporta.
- Quando si può parlare di infertilità?
- Cos’è la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA)
- Procreazione Medicalmente Assistita, le tipologie più utilizzate
- La Fecondazione Medicalmente Assistita eterologa
- I dati del Registro Nazionale Procreazione Medicalmente Assistita
Quando si può parlare di infertilità?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità[ 1 ] parla di infertilità quando non si riesce a rimanere incinta dopo 12 – 24 mesi di rapporti non protetti. Sempre secondo l’OMS ne soffre una parte importante della popolazione: si parla del 15% circa delle coppie. I fattori che causano l’infertilità, maschile o femminile, sono sia fisici (età o eventuali infezioni presenti o pregresse) sia legati allo stile di vita (fumo e alcool, per esempio), ma ci sono anche implicazioni emotive e psicologiche.
Cos’è la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA)
Con questo termine, abbreviato in PMA, si intendono tutti i processi che prevedono la manipolazione di ovociti umani, spermatozoi ed embrioni per iniziare e portare a buon fine una gravidanza. In caso di infertilità, la coppia si può rivolgere ai servizi sanitari oppure ad un centro di PMA per avviare un iter prima diagnostico e poi terapeutico. I dati sono incoraggianti: buona parte delle coppie riesce ad avere il bimbo tanto desiderato. La Procreazione Medicalmente Assistita comprende una serie di tecniche con livelli crescenti di complessità e di invasività, sia a livello tecnico che psicologico, a seconda del problema su cui si deve intervenire. Si possono distinguere tecniche di I, II e III livello[ 2 ]:
- I livello: si tratta delle tecniche più semplici. Tra queste ci sono l’inseminazione intracervicale/sopracervicale in ciclo naturale eseguita usando tecniche di preparazione del liquido seminale, l’induzione dell’ovulazione multipla associata a inseminazione sopracervicale e l’eventuale criconservazione dei gameti maschili.
- II livello: si tratta di procedure più complesse, che richiedono l’anestesia locale oppure la sedazione profonda. Parliamo ad esempio del prelievo degli ovociti per via vaginale, della fecondazione in vitro con trasferimento dell’embrione (FIVET), dell’iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI) e della eventuale crioconservazione di gameti maschili e femminili e di embrioni, sempre rispettando le normative vigenti.
- III livello: sono quelle più complesse e più difficili da affrontare anche dal punto di vista psicologico. Per eseguirle è necessaria un’anestesia generale con intubazione. Possiamo citare il prelievo degli ovociti in via laparoscopica, il prelievo microchirurgico dei gameti dal testicolo oppure il trasferimento intratubarico di gameti maschili e femminili (GIFT).
Procreazione Medicalmente Assistita, le tipologie più utilizzate
Ci sono alcune tecniche, di diverso livello di complessità, che sono particolarmente utilizzate e delle quali avrete sentito parlare quasi sicuramente. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta e in che cosa consistono:
- inseminazione intrauterina: si tratta di una delle tecniche di PMA più semplici (è infatti classificata tra quelle di I livello). In genere si induce l’ovulazione con dei farmaci appositi, se ne controllo l’evoluzione e al momento giusto gli spermatozoi, precedentemente raccolti e trattati, vengono inseriti direttamente nell’utero della donna. Questa procedura si può eseguire in ambulatorio senza ricorrere ad un ricovero ed è indolore.
- FIVET: questa tecnica di II livello, quindi un po’ più complessa e invasiva, è la risposta a molte tipologie di problemi di infertilità. Il procedimento, dall’inizio alla fine, dura circa 2 o 3 settimane e comincia con l’induzione di un’ovulazione multipla nella donna, costantemente monitorata nella sua evoluzione; gli ovociti vengono poi prelevati con una procedura ambulatoriale che prevede solo una breve sedazione. A questo punto la fecondazione in vitro (FIV) avviene al di fuori del corpo della futura mamma e gli embrioni così ottenuti vengono poi trasferiti nell’utero (ET), che nel frattempo è stato trattato per accoglierli nel migliore dei modi.
- ICSI: l’iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo è usata in particolar modo in caso di infertilità maschile. Si tratta anche in questo caso di una tecnica di II livello e consiste nella micro iniezione di uno spermatozoo all’interno dell’ovocita. Queste due tecniche – FIVET e ICSI – possono essere combinate nel caso in cui si tema che la “normale” fecondazione in vitro possa non essere sufficiente.
La Fecondazione Medicalmente Assistita eterologa
Ci sono casi in cui, purtroppo, i gameti della coppia che desidera il bimbo non possono essere utilizzati. In Italia a partire del 2014 è consentita anche la fecondazione eterologa, cioè utilizzando ovociti e/o spermatozoi che provengono da donatori esterni alla coppia. Le tecniche utilizzate sono esattamente le stesse, cambia solamente la provenienza dei gameti.
I dati del Registro Nazionale Procreazione Medicalmente Assistita
L’Istituto Superiore di Sanità ha istituito il Registro Nazionale PMA [ 3 ], che si occupa di raccogliere ed elaborare i dati che provengono da tutti i centri attivi sul territorio per comprendere meglio questo fenomeno. Nel Registro sono elencati anche tutti i Centri autorizzati a trattare queste tecniche, divisi per regione e costantemente aggiornati.
La relazione relativa ai dati del 2017 raccolti in Italia afferma che sono stati eseguiti quasi 100.000 cicli di trattamenti di PMA, sia omologa che eterologa, e sono nati 13.973 bambini.
NOTE
1. OMS, Infertility definitions and terminology
2. Ministero della Salute, Procreazione Medicalmente Assistita
3. Istituto Superiore di Sanità, Registro Nazionale PMA