La voce dei papà

La voce dei papà

La gravidanza e la nascita di un bambino sono sempre una grande gioia, ma come la vivono i papà? Una futura mamma sente il bimbo che cresce dentro di sé, lo mette al mondo e poi lo nutre e lo accudisce. Anche i papà hanno un ruolo importante in questo percorso, ma che spesso è messo in minore risalto rispetto a quello della mamma. Gli uomini, poi, a volte sono più restii a parlare delle emozioni e dei loro stati d’animo, anche in un periodo intenso e speciale come quello che li vede diventare papà. Noi di BlaBlaMamma abbiamo voluto dare voce a queste emozioni, per dare a papà e futuri papà l’opportunità di confrontarsi, seppure indirettamente, e per dare alle loro compagne l’occasione di capire finalmente cosa provano davvero in questo intenso e complicato periodo.

La gravidanza vista con gli occhi del papà

Quali sono stati i primi pensieri e la prima reazione all’annuncio che saresti diventato papà?

Michele, 30 anni
La mia prima reazione è stato un pianto di gioia oltre allo stupore per la notizia inaspettata.
Gianluca, 22 anni
Lì per lì non ho realizzato subito la portata della cosa, ma appena ho capito bene che sarei diventato papà ho avuto un attimo di mancamento! È stata una grande emozione!
Luigi, 19 anni
All’inizio ha prevalso l’incredulità. Non credevo che stesse davvero succedendo!
Manuel, 30 anni
All’inizio ero incredulo, perché la mia compagna è solita farmi degli scherzi. Quando poi ho capito che era vero son rimasto sotto shock per 10 minuti!



Nei mesi successivi questi primi pensieri sono stati confermati oppure hanno preso un’altra direzione? Quali sentimenti hanno prevalso?


Mauro, 27 anni
Dopo lo shock c’è stata la gioia, l’agitazione e la voglia di dirlo a tutti. Una leggera quantità di ansia e preoccupazione perché in fondo uno si chiede sempre se sarà un buon padre è come cambieranno le cose.
Stefano, 22 anni
Nei mesi successivi, oltre ad incredulità iniziale, ci sono stati i pensieri e i sogni su come sarebbe stato essere padre una volta nata/o.
Ruben, 25 anni
Dirlo ai nostri genitori e amici ha reso tutto più reale e se da un lato eravamo ovviamente molto felici, a volte mi sono chiesto “sarò un bravo papà? Da dove si comincia?”. Ma in generale sono state la felicità e l’impazienza di conoscerlo le emozioni prevalenti.
Luigi, 19 anni
Sono cambiati perché ho avuto la conferma che stesse accadendo davvero. I sentimenti che hanno prevalso sono stati felicità e un pizzico di paura.



Durante i 9 mesi di gravidanza cosa ti ha fatto sentire maggiormente partecipe?


Luca, 25 anni
Credo di essere stato abbastanza fortunato in quanto nonostante il periodo di lockdown ho avuto modo di partecipare a quasi tutte le sue visite e di scoprire assieme alla mia compagna i progressi che il feto stava facendo.
Ciro, 29 anni
Purtroppo a causa del Covid non ho potuto partecipare quasi a nulla per quanto riguarda visite mediche ed ecografie, ma la mia compagna mi ha sempre coinvolto il più possibile. Una cosa che mi ha fatto sentire una sintonia è stato sentire i primi movimenti appoggiando la mano sulla sua pancia.
Davide, 31 anni
In realtà finché la pancia non si è vista a volte mi dimenticavo che sarei diventato papà, il pensiero mi sorprendeva spesso! Forse è stato sentire i primi calci a farmi sentire che era tutto reale e presto sarei diventato padre.
Gianluigi, 23 anni
Il fatto di aiutare mia moglie e cercare di alleggerirle la gravidanza in ogni modo.


Ti sei in qualche modo preparato al tuo nuovo ruolo di papà? Come?

Mario, 28 anni
In realtà no, in quanto non credo che ci sia un modo di prepararsi ad un ruolo del genere. Credo dipenda tutto dal primo incontro con la propria figlia/o.
Marco, 20 anni
So che alcuni miei amici hanno letto libri sull’esser genitori, io ammetto di non essermi informato molto…in generale mi piace l’avventura! 😅
Luca, 26 anni
Sì, mi sono preparato soprattutto mentalmente, cercando di immaginare come avrei vissuto e come avrei reagito in ogni possibile situazione.
Edoardo, 29 anni
No non mi sono preparato in modo particolare.

Il corpo delle mamme


Hai sicuramente visto il corpo della tua compagna cambiare man mano che il vostro bambino cresceva nel pancione. Cosa hai provato di fronte a questo cambiamento?

Giorgio, 26 anni
Non saprei, forse un po’ di timore nell’eventualità che possa aver male.
Giuliano, 21 anni
Più che il cambiamento fisico ho notato le difficoltà che ha avuto tra nausee e stanchezza, specialmente verso le ultime settimane. La pancia che cresceva mi ha fatto provare un misto di tenerezza e orgoglio.
Federico, 24 anni
Il mio sentimento principale è stato di stupore nel vedere come la natura fa il suo corso.
Alberto, 25 anni
Devo esser sincero…a livello di attrazione fisica la preferisco di gran lunga senza pancia!


Dal punto di vista dell’attrazione nei suoi confronti è cambiato qualcosa?

Marco, 27 anni
No, anzi, l’attrazione per la mia compagna è cresciuta.
Matteo, 25 anni
A lei non l’ho detto durante la gravidanza, ma avevo un po’ di timore nell’avvicinarmi a lei per avere rapporti, soprattutto verso gli ultimi mesi, perché temevo di “dar fastidio” al bambino. Mi sembrava anche una sorta di mancanza di rispetto, non saprei come spiegare.
Jacopo, 30 anni
Dal punto di vista attrattivo per me non è cambiato nulla.


Dopo il parto il corpo della tua compagna si è nuovamente modificato. Come hai vissuto questo cambiamento? Ai tuoi occhi è diventata più o meno bella di prima?

Michele, 32 anni
A mio parere la mia compagna è rimasta sempre bella. Purtroppo è lei a non vedersi così.
Simone, 28 anni
La mia compagna è sempre stata bella ai miei occhi, ma dopo aver visto il parto in prima persona e cosa è riuscita a fare la guardo con un rispetto nuovo. Non è più bella o meno bella di prima, è stupenda come sempre.
Moreno, 27 anni
Ai miei occhi è tornata ad essere attraente come lo è sempre stata.
Non direi mai che è meno bella di prima, non sarebbe vero, ma è innegabile che sia cambiata e direi che è bella in un modo diverso.
Luca, 30 anni
Non l’ho vissuta in modo particolare, sia io che la mia compagna diamo priorità a star bene mentalmente e fisicamente prima di badare dell’aspetto fisico.

Il parto dal punto di vista del papà


Hai assistito alla nascita del bambino? Quale è stato il tuo ruolo?

Daniele, 29 anni
Sì, facevo il tifo 😂
Luca, 24 anni
Purtroppo nostra figlia è nata in periodo di pandemia e non ho potuto assistere completamente al parto. L’unico momento in cui ho avuto modo di starle vicino è stato in sala parto all’inizio delle contrazioni, ma son dovuto uscire in quanto hanno dovuto procedere per un cesareo di emergenza.
Matteo, 26 anni
Il mio ruolo durante il parto è stato molto attivo. Oltre al supporto morale ho avuto la fortuna di essere coinvolto anche a livello pratico.
Giovanni, 28 anni
Sì da l’epidurale in poi.
Vito, 30 anni
Supporto emotivo immagino, non potevo far molto.


Eri preparato per quello che hai vissuto? È stato tutto come te lo aspettavi?

Luca, 24 anni
La mia compagna ha dovuto subire un cesareo d’urgenza e questo ha suscitato in me solo tanta preoccupazione ed ansia sia nei confronti della bambina sia nei confronti della mia compagna.
Danilo, 22 anni
Non ero preparato, anche se alcuni amici mi avevano raccontato la loro esperienza. È stato molto intenso, la sala parto era davvero molto calda e sia io che la mia compagna non dormivamo o mangiavamo da moltissime ore… Per non parlare delle varie emozioni provate! Ci sono stati anche momenti divertenti che ricorderemo per sempre.
Filippo, 33 anni
Ho vissuto questo momento in maniera molto leggera e felice. Mi sono preparato emotivamente insieme a mia moglie ed è stato tutto più o meno come ce lo eravamo immaginato.
Nicola, 31 anni
Non avevo idea di cosa aspettarmi quindi non ero assolutamente preparato!

Come si costruisce il legame tra papà e bimbo?


Il legame tra mamma e bambino è il naturale proseguimento del rapporto speciale che avevano già prima della nascita. Da papà come hai vissuto l’arrivo del vostro bambino?

Michelangelo, 33 anni
L’arrivo di nostra figlia è stata l’esperienza più bella in assoluto, non credo esistano esperienze migliori. Ogni giorno la sua presenza rende le giornate meravigliose e piene, credo che sia un naturale evolversi e crescita ai ritmi dei propri figli. La cosa più difficile per me è stato riuscire a sopportare i suoi pianti dovuti ai suoi bisogni.
Fabio, 24 anni
Ho sentito scattare qualcosa dal primissimo momento che l’ho tenuto in braccio, poco dopo che è nato. Forse la lunga attesa dei nove mesi ha fatto sì che l’arrivo del piccolo non sia stato un cambiamento sconvolgente, è stato più come un evento tanto atteso che finalmente era arrivato, rendendoci tutti molto felici.
Gianluigi, 21 anni
Penso che sia un legame che si instaura in maniera molto naturale. È come se si sapesse già cosa fare. Il suo arrivo mi ha suscitato tanta felicità e voglia di stargli vicino.
Marco, 28 anni
La mia compagna sembrava saper già cosa fare io invece ero un po’ spaesato. Non sapevo da dove cominciare, colpevole forse anche la mancanza di sonno dei primi giorni, mi son sentito in alcuni momenti parecchio frustrato.


Quali sentimenti ti suscitava la sua presenza in famiglia? Hai fatto fatica ad abituarti ai suoi ritmi e alle sue esigenze? Quale è stata la cosa per te più difficile?

Leonardo, 30 anni
All’inizio è davvero difficile capire cosa vuole, perché piange o si lamenta. Questo per me è stato un po’ frustrante perché non avevo idea di cosa fare. Ma per la maggior parte del tempo è stato bellissimo e davvero molto “normale” avere finalmente nostro figlio con noi.
Gianni, 30 anni
No, la cosa più difficile a cui abituarsi è stata la sveglia notturna o mattiniera.
Edoardo, 30 anni
Verso la terza/quarta settimana Mattia ha iniziato a soffrire di coliche ed è stato un vero inferno perché piangeva per ore e di notte si svegliava ogni ora anche meno. Non sapevamo cosa fare, ci sembrava di sbagliare tutto e a volte litigavamo anche tra noi per via del nervoso e della stanchezza. È stato il periodo più duro per me e penso anche per la mia compagna.


Quale è stato il tuo modo speciale di costruire un legame con il tuo bambino?

Giulio, 24 anni
Credo che il primo legame creato con mia figlia sia stata la prima notte in cui è arrivata a casa. In quel momento credo ci sia stato uno dei primi veri approcci in quanto la prima notte ha dormito sul mio petto tutta la notte, è lì che credo che abbia avuto davvero inizio il nostro legame.
Fabio, 28 anni
Ci sono state notti in cui il piccolo faticava ad addormentarsi; io lo mettevo sul mio petto e cantavo delle canzoni a bassa voce per farlo addormentare. Oppure cambiavo i pannolini o insieme alla mia compagna gli facevamo il bagnetto. Sono stati i primi momenti in cui ho sentito crescere un legame con lui. E dopo i primi sorrisi questo legame è diventato ancora più forte.
Federico, 22 anni
Il mio modo speciale di costruire un legame con mio figlio è stato quello di farlo ridere e ridere insieme a lui.


Se potessi dare un consiglio a te stesso come neo papà con il senno di poi, quale sarebbe?

Giorgio, 28 anni
Darei sicuramente il consiglio di preparasi meglio alle prime coliche e ai disagi che nei primi giorni possano dare queste piccole meravigliose creature.
Leone, 33 anni
Non mi darei nessun consiglio perché è stato bello così come è stato, scoprendo cioè le cose mano a mano e giorno per giorno.
Eros, 29 anni
Ci saranno momenti duri, ma ricordati sempre di far squadra con la tua compagna. In due è tutto possibile, invece se si litiga diventa tutto molto complicato.

Voi cosa ne pensate? Pensate che i vostri compagni darebbero risposte diverse? Fateci conoscere le vostre esperienze e il vostro punto di vista sui nostri canali social!