Ernia ombelicale del neonato: cos’è, i sintomi e le cure Cos'è l'ernia ombelicale del neonato? Vediamo di cosa si tratta, quali sono i sintomi di questo piccolo disturbo e soprattutto come si cura.

Ernia ombelicale del neonato: cos'è, i sintomi e come si cura

L’ernia ombelicale del neonato è un disturbo più diffuso di quanto si pensa: colpisce infatti il 20% circa dei bimbi nati a termine e addirittura l’80% dei bambini nati prematuri. Nonostante ciò, molti neo genitori quando ne sentono parlare temono per la salute del loro bambino. Proprio per questo motivo noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi tutto quello che c’è da sapere sull’argomento: cos’è l’ernia ombelicale del neonato, quali sono i suoi sintomi e come si cura.

Cos’è l’ernia ombelicale del neonato

L’ernia ombelicale del neonato può verificarsi in seguito alla caduta del cordone ombelicale e, in particolare, alla chiusura incompleta oppure errata della zona dell’ombelico. In questo caso, una parte dell’intestino oppure il grasso omentale (cioè quello che ricopre gli organi dell’addome) si inserisce in questa cavità, provocando l’ernia, che si presenta come un rigonfiamento nella zona dell’ombelico. Statisticamente questo problema colpisce più frequentemente le bambine rispetto ai bambini e i bimbi delle popolazioni afro-americane.[ 1 ]

Ernia ombelicale del neonato cos'è, i sintomi e come si cura2

Quali sono i suoi sintomi?

Tra i principali sintomi dell’ernia ombelicale del neonato c’è una tumefazione nella zona dell’ombelico, che può diventare più evidente quando il bimbo piange, defeca o compie uno sforzo fisico. Le dimensioni di questo rigonfiamento possono variare da 1 a 5 centimetri circa ma, salvo casi particolari, risulta morbido e non doloroso per il bambino.

Come si cura l’ernia ombelicale del neonato?

In genere l’ernia ombelicale del neonato tende a risolversi in maniera spontanea entro i primi 12 – 18 mesi di vita del bambino, soprattutto grazie allo sviluppo dei muscoli retti dell’addome. Il pediatra può cercare di accelerare la guarigione fasciando l’addome del piccolo con bende contenitive ed elastiche, ma dovrà essere il medico a dare indicazioni in questo senso: i classici “rimedi della nonna” potrebbero addirittura complicare la situazione.

Quando è necessario ricorrere all’operazione?

L’80% circa delle ernie ombelicali si risolve spontaneamente. Se la tumefazione è di grandi dimensioni oppure se si presentano complicanze, che in realtà sono molto rare, si può decidere di ricorrere subito ad un intervento chirurgico, altrimenti la decisione viene rimandata fino al compimento dei 4 o 5 anni di età. In questo caso l’intervento è consigliato per le bambine, dal momento che il persistere di questo difetto potrebbe potenzialmente influire su una futura gravidanza. Peri maschietti, invece, l’intervento si effettua prevalentemente per motivi legati al punto di vista estetico.[ 1 ] In genere l’intervento dura una mezzora circa e il bambino può essere dimesso dopo alcune ore; solo in alcuni casi particolari il medico potrà decidere di ricoverare il piccolo per una notte per tenerlo sotto osservazione. L’operazione è risolutiva e non lascia cicatrici visibili.

Tutto ciò che riguarda l’ernia ombelicale del neonato dovrebbe ora essere più chiaro: se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.

NOTE


1. Ospedale Bambino Gesù, Ernia ombelicale