Le più belle poesie sull’estate da imparare con i bambini Estate è sinonimo di sole, mare e vacanze, soprattutto per i più piccoli. Perché non celebrare questa magica stagione imparando alcune delle più belle poesie sull'estate per bambini?

Le più belle poesie sull'estate da imparare con i bambini

L’estate è di sicuro una delle stagioni più amate dai nostri bambini, che anno dopo anno la aspettano con impazienza. È sinonimo di vacanze, viaggi con i genitori o con i nonni, tanti gelati e giornate lunghissime e piene di avventure. Non è un caso che tanti poeti abbiano dedicato dei versi a questa stagione: noi di BlaBlaMamma vogliamo proporvi alcune delle più belle poesie sull’estate da imparare con i bambini. Quale sarà quella che ameranno di più?

Le più belle poesie sull’estate per bambini

D’estate

Le cavallette sole
sorridono in mezzo alla gramigna gialla;
i moscerini danzano nel sole
trema uno stelo sotto una farfalla.
(Giovanni Pascoli)

Estate

Cicale, sorelle, nel sole
con voi mi nascondo
nel folto dei pioppi
e aspetto le stelle.
(Salvatore Quasimodo)

Di Luglio

Quando su ci si butta lei,
Si fa d’un triste colore di rosa
Il bel fogliame.
Strugge forre, beve fiumi,
Macina scogli, splende,
È furia che s’ostina, è l’implacabile,
Sparge spazio, acceca mete,
È l’estate e nei secoli
Con i suoi occhi calcinanti
Va della terra spogliando lo scheletro.
(Giuseppe Ungaretti)

Congedo

Addio, piccolo libro
che sei stato vicino
a me per tanti mesi,
pomeriggio e mattino!
Addio, pagine belle,
festose e colorate
che tante volte ho letto!
È arrivata l’Estate!
Prati e campi mi chiamano,
e il mare e il bosco fresco…
Arrivederci, e grazie,
carissimo maestro!
(Dea Duranti)

Le più belle poesie sull'estate da imparare con i bambini

Nelle azzurre sere d’estate

Nelle azzurre sere d’estate, me ne andrò per i sentieri,
graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova:
trasognato, ne sentirò la frescura sotto i piedi,
e lascerò che il vento mi bagni la testa nuda.
Non parlerò, non penserò a niente:
Ma l’amore infinito mi salirà nell’anima,
E andrò lontano, molto lontano, come uno zingaro.
(Arthur Rimbaud)

L’erba estiva

L’erba estiva!
È tutto ciò che rimane
del canto dei guerrieri.
(Matsuo Bashō)

Il Paese delle Vacanze

Il Paese delle Vacanze
non sta lontano per niente:
se guardate sul calendario
lo trovate facilmente.
Occupa, tra Giugno e Settembre,
la stagione più bella.
Ci si arriva dopo gli esami.
Passaporto, la pagella.
Ogni giorno, qui, è domenica,
però si lavora assai:
tra giochi, tuffi e passeggiate
non si riposa mai.
(Gianni Rodari)

Estate

Nei mesi estivi il solleone
rende i muri così abbaglianti
che a fissarli vien sonno:
tende gialle e rosse
si abbassano sui negozi;
il nastro di cielo
che s’allunga fra due strisce
parallele di tetti
è una lamina di metallo rovente.
Dolce è non far niente,
accucciati sulle pietre roventi,
respirando il caldo.
(Ada Negri)

D’estate

Le cavallette sole
sorridono in mezzo
alla gramigna gialla.
I moscerini danzano al sole
trema uno stelo
sotto una farfalla.
(Giovanni Pascoli)

Le più belle poesie sull'estate da imparare con i bambini

Tempo d’estate

Un tuffo
nel cielo d’estate.
L’uccello ritrova
la gioia perduta
tra i campi
pieni di sole
e di chicchi
di grano maturo.
Il bimbo
ora pensa a giocare.
È tempo di correre al mare.
(A.Russo)

Caldo

Il sole da sopra si sporge di sotto
Il mondo si toglie il cappotto
L’estate rovescia colore arancione
Il mondo si toglie il maglione
Il caldo stordisce la pietra e la serpe
Il mondo si toglie le scarpe
E cammina scalza nel corpo che suda
La vita che è nuda.
(Bruno Tognolini)

Quando inizia l’estate

L’inizio dell’estate porta in città un’aria di pace
un senso di tranquilla felicità. Anche il bottegaio,
la mattina, tira fuori una panca e si siede
leggere il giornale.
l ragazzi hanno finito le scuole. La madre li lascia
andare: devono essere di ritorno per l’ora
di colazione.
E alla sera, dopo cena, ci sono i giardinetti
pubblici che offrono un’ora di fresco.
(G. Raimondi)

Le più belle poesie sull'estate da imparare con i bambini

Le più belle poesie sul mese di agosto

Agosto è il mese che più di tutti rappresenta l’estate, ma che ci avvicina drasticamente alla sua fine: settembre è davvero vicino! Ecco le poesie più belle su questo mese.

Agosto

Controluce a un tramonto
di pesca e zucchero.
E il sole all’interno del vespro,
come il nocciolo in un frutto.
La pannocchia serba intatto
il suo riso giallo e duro.
Agosto.
I bambini mangiano
pane scuro e saporita luna.
(Federico Garcia Lorca)

Agosto

C’è un cuoco
che cuoce
un arrosto
lo cuoce
col fuoco
lo sala col mare
intorno al gran sole
lo fa rosolare,
lo fa rosolare
girando in tondo:
Agosto è quel cuoco,
l’arrosto è il gran mondo.
(Roberto Piumini)

10 agosto

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de’ suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh!, d’un pianto di stelle lo innondi
quest’atomo opaco del Male!
(Giovanni Pascoli)

Filastrocca di Ferragosto

Filastrocca vola e va
dal bambino rimasto in città.
Chi va al mare ha vita serena
e fa i castelli con la rena,
chi va ai monti fa le scalate
e prende la doccia alle cascate…
E chi quattrini non ne ha?
Solo, solo resta in città:
si sdrai al sole sul marciapiede,
se non c’è un vigile che lo vede,
e i suoi battelli sottomarini
fanno vela nei tombini.
Quando divento Presidente
faccio un decreto a tutta la gente;
“Ordinanza numero uno:
in città non resta nessuno;
ordinanza che viene poi,
tutti al mare, paghiamo noi,
inoltre le Alpi e gli Appennini
sono donati a tutti i bambini.
Chi non rispetta il decretato
va in prigione difilato”.
(Gianni Rodari)

Qual è la vostra preferita? Conoscete altre poesie sull’estate che volete suggerirci? Fatecelo sapere sui nostri canali social!

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