Scoprire di aspettare dei gemelli è sempre un momento carico di emozioni: sorpresa, gioia immensa, ma anche qualche comprensibile timore. Una gravidanza gemellare porta con sé infatti un percorso unico, che richiede attenzioni speciali e che solleva tanti interrogativi, dalla salute della mamma fino al parto gemellare.
La vita con due piccoli in arrivo può sembrare travolgente già dai primi pensieri, e spesso le domande iniziano subito: come cambia la gravidanza? Quali controlli servono? Il parto sarà naturale o cesareo? E soprattutto, cosa bisogna aspettarsi davvero quando i gemelli decidono di venire al mondo?
In questa guida di BlaBlaMamma troverai spiegazioni semplici ma complete: le tipologie di gravidanza gemellare, quando il parto viene indotto, come funziona nella pratica e in quali casi si opta per il cesareo. Senza dimenticare consigli utili su come prepararsi e risposte rapide alle domande più frequenti.
- Le tipologie di gravidanza gemellare
- Controlli e monitoraggi in gravidanza gemellare
- Il parto gemellare viene sempre indotto?
- Come funziona il parto gemellare?
- Meglio il parto gemellare naturale o cesareo?
- Come prepararsi al parto gemellare
- Conclusioni
- Domande frequenti sul parto gemellare
Le tipologie di gravidanza gemellare
Le gravidanze gemellari non sono tutte uguali! Già dal primo trimestre è possibile stabilire con certezza se la gravidanza sarà singola oppure gemellare. Un evento raro, ma sempre più frequente negli ultimi decenni, soprattutto grazie all’utilizzo delle tecniche di fecondazione medicalmente assistita e ai farmaci che stimolano l’ovulazione.
Anche altri fattori incidono sulle probabilità: l’età materna (sopra i 35 anni la possibilità di una gravidanza gemellare cresce sensibilmente) e la componente genetica. Se in famiglia ci sono già gemelli, le chance aumentano, anche se possono verificarsi in qualsiasi contesto.
Una gravidanza gemellare comporta maggiori attenzioni e, di conseguenza, un parto gemellare che richiede valutazioni più precise. Per questo motivo è fondamentale capire sin dall’inizio di quale tipologia si tratta.
Gemelli omozigoti
I gemelli omozigoti derivano dalla stessa cellula uovo fecondata e condividono quindi lo stesso patrimonio genetico, risultando identici in tutto e per tutto. In base al momento in cui l’embrione si divide, possono presentarsi diverse configurazioni:
- Bicoriale biamniotica: due placente e due sacchi amniotici. È la situazione più sicura tra le gravidanze gemellari monozigote.
- Monocoriale biamniotica: una placenta in comune e due sacchi amniotici distinti.
- Monocoriale monoamniotica: una sola placenta e un unico sacco amniotico, condizione più rara e con maggiori rischi perché i cordoni ombelicali possono attorcigliarsi.
Gemelli eterozigoti
I gemelli eterozigoti hanno origine da due ovuli distinti fecondati da due spermatozoi diversi. Sono geneticamente simili a due fratelli nati in momenti diversi e possono essere dello stesso sesso oppure no. A differenza degli omozigoti, hanno sempre due placente e due sacchi amniotici distinti.
Controlli e monitoraggi in gravidanza gemellare
Una gravidanza gemellare richiede un’attenzione particolare, perché comporta rischi leggermente più elevati rispetto a una gravidanza singola. Per questo i ginecologi raccomandano un percorso di controlli più ravvicinati e approfonditi, in modo da monitorare con costanza la salute della mamma e dei due bambini.
Visite ginecologiche più frequenti
Nelle gravidanze gemellari gli appuntamenti di controllo vengono fissati con maggiore regolarità, spesso ogni 2-3 settimane a partire dal secondo trimestre. Questo permette di valutare la crescita dei piccoli, la pressione materna e l’eventuale insorgenza di complicanze come il diabete gestazionale o la preeclampsia.
Ecografie di monitoraggio
Le ecografie sono fondamentali per seguire lo sviluppo dei gemelli. In particolare servono per:
- controllare la crescita e il peso di ciascun bambino, verificando che siano equilibrati;
- valutare la quantità di liquido amniotico presente in ogni sacco;
- osservare la placenta o le placente, verificando che funzionino correttamente.
Nelle gravidanze monocoriali (con una sola placenta) i controlli ecografici diventano ancora più frequenti, spesso ogni due settimane, per ridurre il rischio di complicanze come la sindrome da trasfusione feto-fetale.
Altri esami utili
Oltre alle ecografie e alle visite di routine, il ginecologo può prescrivere esami aggiuntivi:
- Monitoraggi cardiotocografici (CTG) più vicini al termine, per valutare il benessere dei feti;
- Analisi del sangue e delle urine più frequenti, per tenere sotto controllo la salute della mamma;
- Controlli della pressione arteriosa regolari, per prevenire complicanze ipertensive.
Importanza del riposo e dello stile di vita
Oltre agli aspetti medici, è importante che la mamma segua uno stile di vita adeguato: riposo, alimentazione equilibrata e attività fisica dolce, sempre concordata con il ginecologo. Questi accorgimenti, uniti a un attento programma di monitoraggio, permettono di affrontare la gravidanza gemellare con maggiore serenità.
Il parto gemellare viene sempre indotto?
Non tutte le gravidanze gemellari seguono lo stesso percorso, ed è il medico a valutare caso per caso quando sia il momento migliore per far nascere i bambini. La decisione dipende da diversi fattori: il tipo di gravidanza (monocoriale o bicoriale), lo stato di salute della mamma, la crescita dei piccoli e la presenza di eventuali complicazioni.
Parto prematuro: un’evenienza frequente
Quando si aspettano due gemelli, la possibilità di un parto prematuro è più alta rispetto a una gravidanza singola. Le statistiche mostrano che circa il 50% delle gravidanze gemellari arriva fino al termine, mentre solo una parte più ridotta si interrompe prima della 32ª settimana. La maggior parte dei parti avviene comunque tra la 34ª e la 37ª settimana, con neonati generalmente in buona salute, anche se talvolta può rendersi necessario un breve ricovero in terapia intensiva neonatale.
Il limite della 38ª settimana
In una gravidanza singola si punta a raggiungere la 40ª settimana, mentre nel caso dei gemelli il limite massimo consigliato è la trentottesima settimana. Questo perché la placenta tende a invecchiare e deteriorarsi più rapidamente, riducendo la sua capacità di nutrire entrambi i bambini.
Quando si induce il parto
Se la gravidanza procede senza complicazioni, è il ginecologo a stabilire se indurre il parto dopo la 37ª settimana per evitare rischi legati al deterioramento placentare. L’induzione può avvenire attraverso farmaci che stimolano le contrazioni o tramite rottura artificiale delle membrane, sempre sotto stretto controllo medico.
Quando si ricorre al cesareo
Oltre l’induzione, può rendersi necessario programmare un parto cesareo gemellare, ad esempio se i bambini non sono in posizione favorevole, se la mamma presenta patologie o se si manifestano complicanze durante la gravidanza. La scelta finale avviene sempre valutando la situazione clinica e la sicurezza sia della mamma che dei piccoli.
Come funziona il parto gemellare?
Fino alla nascita del primo gemello, il parto gemellare si svolge in modo molto simile a un parto singolo: si attraversano le diverse fasi del travaglio e della nascita, con contrazioni, dilatazione e fase espulsiva. Anche l’anestesia epidurale può essere richiesta, se non vi sono controindicazioni specifiche.
La nascita del primo gemello
Il primo bambino viene fatto nascere seguendo i protocolli di sicurezza abituali. Una volta nato, viene assistito dal team neonatologico, mentre l’attenzione del personale sanitario si sposta immediatamente sul secondo gemello.
La nascita del secondo gemello
Dopo l’uscita del primo gemello, il corpo della mamma è già parzialmente preparato, il che rende spesso più rapido e agevole il passaggio del secondo. Tuttavia, i tempi possono variare: talvolta il secondo nasce dopo pochi minuti, altre volte si attende anche mezz’ora. Durante questa fase, il monitoraggio è continuo per garantire la sicurezza di entrambi.
Posizione del secondo gemello
Il secondo bambino può presentarsi in posizione cefalica (con la testa rivolta verso il canale del parto) oppure in posizione podalica (con i piedi o il sederino rivolti verso il basso). In quest’ultimo caso il parto può comunque avvenire per via vaginale, soprattutto perché il passaggio del primo gemello facilita l’espulsione, ma sarà il ginecologo a valutare la modalità più sicura.
Fattori che possono cambiare il percorso
La decisione di proseguire con un parto vaginale o di passare a un taglio cesareo per il secondo gemello dipende da diversi elementi:
- la posizione del bambino al momento della nascita;
- la sua frequenza cardiaca e i parametri di benessere;
- le condizioni generali della mamma;
- la presenza di complicazioni come distacco di placenta o riduzione del battito fetale.
Un aspetto rassicurante
Spesso, anche se non sempre, il secondo gemello è leggermente più piccolo del primo, e questo può facilitare la nascita. Grazie all’assistenza di un’équipe esperta e a un attento monitoraggio, il parto gemellare si svolge nella maggior parte dei casi in sicurezza, garantendo benessere a mamma e bambini.
Meglio il parto gemellare naturale o cesareo?
Nelle gravidanze gemellari la durata media è di circa 37 settimane, poiché la placenta tende a invecchiare più velocemente rispetto a una gravidanza singola. Per questo motivo, come abbiamo visto intorno alla 38ª settimana si preferisce programmare o indurre il parto, così da ridurre i rischi per mamma e bambini.
Quando è possibile il parto naturale
Il parto vaginale gemellare viene generalmente favorito, a patto che sussistano condizioni di sicurezza:
- stato di salute materno e fetale ottimale;
- bacino materno adeguato al passaggio dei bambini;
- primo gemello in posizione cefalica (testa rivolta verso il basso).
Se queste condizioni sono rispettate, il travaglio del parto naturale gemellare si svolge in modo simile a quello di una gravidanza singola. La fase espulsiva può risultare leggermente più lunga, ma la nascita viene spesso agevolata dal fatto che i gemelli tendono ad avere un peso inferiore rispetto a un neonato singolo. In genere i due bambini nascono a distanza di 5-45 minuti l’uno dall’altro.
Quando si opta per il cesareo
Il taglio cesareo diventa la scelta preferibile o necessaria nei seguenti casi:
- i gemelli sono più di due (trigemini o gravidanze multiple superiori);
- entrambi i bambini si presentano in posizione podalica o trasversa;
- vi è una marcata differenza di peso tra i due gemelli;
- uno dei bambini mostra un significativo ritardo di crescita;
- i gemelli condividono lo stesso sacco amniotico, con rischio di attorcigliamento dei cordoni ombelicali;
- insorgono complicanze materne (ipertensione, preeclampsia, sanguinamenti) o segnali di sofferenza fetale.
La scelta finale
La decisione su quale modalità di parto adottare spetta all’équipe medica, che valuta attentamente la situazione clinica. In generale, quando le condizioni lo permettono, si preferisce il parto naturale gemellare, ma la priorità assoluta resta la sicurezza della mamma e dei bambini.
Come prepararsi al parto gemellare
Affrontare un parto gemellare significa prepararsi non solo dal punto di vista fisico, ma anche emotivo e pratico. Sapere cosa aspettarsi e organizzarsi in anticipo aiuta a vivere l’esperienza con maggiore serenità.
Preparazione fisica
La gravidanza gemellare è più impegnativa per il corpo, quindi è importante:
- seguire un’alimentazione bilanciata, ricca di nutrienti essenziali come ferro, calcio e proteine;
- restare idratata e riposare a sufficienza, anche con brevi pause durante la giornata;
- mantenere, se il ginecologo lo consente, una leggera attività fisica (camminate, stretching, esercizi in acqua);
- frequentare un corso preparto, preferibilmente dedicato o adattato alle gravidanze gemellari.
Preparazione emotiva
Sapere che nasceranno due bambini può generare entusiasmo ma anche ansia. Può essere utile:
- condividere pensieri e preoccupazioni con il partner o con altre mamme di gemelli;
- partecipare a gruppi di sostegno o forum dedicati alle gravidanze gemellari;
- praticare tecniche di rilassamento, come respirazione profonda o meditazione guidata.
Preparazione pratica
L’arrivo di due neonati richiede organizzazione. Conviene preparare in anticipo:
- la borsa per l’ospedale, che dovrà contenere un numero maggiore di cambi e corredini;
- il nido a casa, con spazi funzionali per l’allattamento, la nanna e il cambio di entrambi i piccoli;
- un supporto familiare o una rete di aiuto (nonni, amici, baby-sitter) per i primi mesi dopo il parto.
Conoscere le possibili modalità di parto
Essere informati su come può svolgersi un parto gemellare (naturale, indotto o cesareo) aiuta a ridurre l’ansia. Parlare con il proprio ginecologo delle varie possibilità e dei protocolli della struttura scelta permette di arrivare preparati e più sicuri.
Prepararsi in modo completo significa non solo affrontare meglio il parto, ma anche vivere con più serenità i primi giorni con due neonati, che saranno intensi ma anche ricchi di emozioni uniche.
Conclusioni
Il parto gemellare è un evento unico che porta con sé emozioni intense e qualche inevitabile preoccupazione. Grazie ai progressi della medicina e all’esperienza delle équipe specializzate, oggi la maggior parte delle gravidanze gemellari si conclude in sicurezza, garantendo benessere a mamma e bambini.
Prepararsi con consapevolezza, affidarsi ai professionisti e costruire una rete di sostegno familiare sono passi fondamentali per affrontare il percorso con maggiore serenità. Ogni gravidanza è diversa, e la scelta tra parto naturale o cesareo dipenderà sempre dalle condizioni cliniche e dal parere del medico.
Accogliere due gemelli significa anche prepararsi a una nuova quotidianità, più intensa ma arricchita da una doppia dose di amore e di gioia.
Domande frequenti sul parto gemellare
Il parto gemellare è sempre più rischioso di un parto singolo?
Le gravidanze gemellari richiedono più controlli perché possono esserci complicazioni, ma con monitoraggio costante e assistenza specialistica la maggior parte dei parti gemellari si svolge senza problemi gravi.
Si può avere un parto naturale con i gemelli?
Sì, se le condizioni cliniche lo permettono. Il parto naturale viene favorito quando il primo gemello è in posizione cefalica e non ci sono altre complicazioni.
Quanto tempo passa tra la nascita del primo e del secondo gemello?
Generalmente i due bambini nascono a distanza di pochi minuti, ma in alcuni casi l’intervallo può arrivare fino a 30-45 minuti. Durante questo tempo la mamma è costantemente monitorata.
È sempre necessaria l’induzione del parto nei gemelli?
Non sempre, ma spesso il parto viene programmato o indotto intorno alla 38ª settimana per ridurre i rischi legati all’invecchiamento della placenta.
Il cesareo è obbligatorio con una gravidanza gemellare?
No. Il taglio cesareo viene scelto solo in presenza di particolari condizioni, come posizione sfavorevole di entrambi i gemelli, gravidanze trigemine o complicazioni materne o fetali.
Cosa mettere nella borsa per l’ospedale se si aspettano gemelli?
Oltre agli oggetti essenziali per la mamma, è utile portare il doppio dei corredini: body, tutine, calzini, cappellini e pannolini, così da essere pronti per entrambi i piccoli.