
Può capitare di sentir nominare la lattoferrina: si tratta di una sostanza, e più precisamente di una proteina, che è naturalmente presente nel latte materno, ma anche in altri fluidi biologici come la saliva, le lacrime e il muco. Il suo ruolo è sorprendentemente importante, soprattutto nei primi giorni e mesi di vita del neonato, quando il sistema immunitario è ancora immaturo.
La lattoferrina agisce come una vera e propria prima linea di difesa naturale, aiutando a proteggere l’organismo da virus, batteri e infezioni. È proprio per questo che se ne parla spesso in ambito pediatrico, ma anche in relazione alla salute degli adulti, soprattutto quando si discute di integratori e sistema immunitario.
Noi di BlaBlaMamma vogliamo aiutarvi a scoprire che cos’è la lattoferrina, dove si trova, a cosa serve e perché viene considerata una delle sostanze più preziose contenute nel latte materno.
- Che cos’è la lattoferrina?
- Perché è così abbondante nel latte materno?
- Lattoferrina, a cosa serve nei neonati
- Tutte le funzioni della lattoferrina
- Lattoferrina integratore: cos’è, benefici e controindicazioni
- Lattoferrina e bambini: cosa dice il pediatra?
- Ci sono alimenti che contengono lattoferrina?
- Lattoferrina e Covid: cosa sappiamo davvero?
Che cos’è la lattoferrina?
La lattoferrina è una glicoproteina, ovvero una proteina legata a zuccheri, naturalmente presente nel latte materno di tutti i mammiferi, compreso l’uomo. Il suo nome deriva dalla combinazione di “latto” (latte) e “ferrina” (ferro), perché la sua funzione principale è proprio quella di legarsi al ferro, regolando la sua disponibilità nell’organismo e limitandone l’uso da parte di virus e batteri.
Si trova in concentrazioni molto elevate nel colostro, il primo latte prodotto nei giorni immediatamente successivi alla nascita. Questo lo rende un elemento chiave per lo sviluppo delle difese immunitarie del neonato. Oltre al latte, la lattoferrina è presente anche in altri fluidi corporei come saliva, lacrime, muco e secrezioni intestinali, dove continua a svolgere un ruolo protettivo contro i microrganismi patogeni.
Grazie alla sua capacità di legare il ferro, la lattoferrina aiuta a limitare la crescita dei batteri “cattivi” (che hanno bisogno del ferro per moltiplicarsi), favorendo allo stesso tempo l’equilibrio del microbiota e lo sviluppo di batteri buoni.
Perché è così abbondante nel latte materno?
La presenza abbondante di lattoferrina nel latte materno, soprattutto nel colostro, non è affatto casuale. Nei primi giorni di vita, infatti, il neonato è particolarmente esposto ad agenti esterni e non ha ancora un sistema immunitario maturo e funzionante. Proprio per questo, il latte materno fornisce una protezione naturale fondamentale, offrendo una combinazione di anticorpi, cellule immunitarie e proteine bioattive come la lattoferrina.
La lattoferrina ha un compito centrale: legandosi al ferro, impedisce ai batteri patogeni di utilizzarlo per crescere e moltiplicarsi. Inoltre, crea un ambiente favorevole alla crescita dei batteri buoni intestinali, contribuendo alla formazione del microbiota neonatale, essenziale per lo sviluppo del sistema immunitario.
Il suo ruolo protettivo è così importante che nel colostro la concentrazione di lattoferrina può essere fino a sette volte superiore rispetto al latte maturo. È uno dei primi “regali” che il latte materno offre al bambino: una barriera naturale contro virus, batteri e infiammazioni, in un momento in cui il piccolo è ancora completamente dipendente dalla protezione materna.
Lattoferrina, a cosa serve nei neonati
Per i neonati la lattoferrina è una sostanza di fondamentale importanza: svolge un’efficace azione antimicotica e antibatterica, proteggendo l’organismo da infezioni gastrointestinali e contribuendo a contrastare la proliferazione di patogeni. La sua capacità di legarsi al ferro la rende in grado di “affamarli”, impedendo loro di replicarsi.
È anche una preziosa riserva naturale di ferro, un minerale essenziale per la crescita e lo sviluppo cerebrale del bambino. Nei bambini allattati al seno, la lattoferrina contribuisce a potenziare le difese immunitarie, stimolando una risposta efficace contro virus e batteri, anche in assenza di un sistema immunitario ancora completamente sviluppato.
Un altro ruolo chiave riguarda il sostegno al microbiota intestinale: favorisce la crescita dei batteri intestinali benefici, contribuendo all’equilibrio della flora batterica. Questo può aiutare anche a prevenire disturbi molto comuni nei primi mesi di vita, come le coliche del neonato.
La sua presenza è particolarmente rilevante nei bambini nati pretermine, che risultano più vulnerabili alle infezioni. In questi casi, la lattoferrina sembra avere un ruolo protettivo importante nella prevenzione della sepsi neonatale e dell’enterocolite necrotizzante, una grave patologia intestinale tipica dei prematuri.
Tutte le funzioni della lattoferrina
Se vi state chiedendo a cosa serve la lattoferrina, sappiate che ha numerose funzioni benefiche, in particolare per i neonati, ma anche per bambini e adulti. Ecco le principali:
- Nei neonati svolge un ruolo protettivo fondamentale nei confronti di virus, batteri e funghi, creando una barriera naturale nei primi mesi di vita, quando il sistema immunitario è ancora immaturo;
- Ha effetti antivirali, poiché è in grado di legarsi alle membrane cellulari impedendo ai virus di attaccarsi e penetrare nelle cellule, bloccando così la loro proliferazione nelle fasi iniziali dell’infezione;
- Sostiene e stimola le difese immunitarie, potenziando la risposta del sistema immunitario sia innato che adattativo e contribuendo a una maggiore resistenza contro le infezioni;
- Favorisce l’assorbimento del ferro a livello intestinale, trasportando questo minerale in modo efficiente e sicuro, evitando carenze senza favorire la crescita dei patogeni;
- Ha un’azione antiossidante naturale, contribuendo a neutralizzare i radicali liberi, ridurre lo stress ossidativo e proteggere le cellule da danni e invecchiamento precoce.
Lattoferrina integratore: cos’è, benefici e controindicazioni
Gli integratori a base di lattoferrina bovina sono regolarmente autorizzati dal Ministero della Salute e vengono spesso utilizzati per supportare le difese immunitarie e migliorare l’assorbimento del ferro, soprattutto in situazioni in cui l’organismo è più vulnerabile, come durante i cambi di stagione o nei periodi di convalescenza.
La lattoferrina utilizzata in questi prodotti è solitamente di origine bovina e purificata, in una forma ben tollerata dalla maggior parte delle persone. Può essere assunta sotto forma di capsule, compresse, polveri orosolubili o bustine da sciogliere in acqua, spesso associata ad altri ingredienti come vitamina C, zinco o probiotici per potenziarne l’effetto.
Tra i principali benefici segnalati ci sono il sostegno al sistema immunitario, la regolazione del ferro e una possibile azione antivirale e antinfiammatoria. Tuttavia, come per qualsiasi integratore, è importante non eccedere con il dosaggio: un uso eccessivo può causare effetti collaterali come perdita di appetito, stanchezza, diarrea o brividi.
L’assunzione di lattoferrina sotto forma di integratore non è raccomandata in gravidanza e allattamento, in assenza di indicazione medica, poiché non ci sono ancora dati sufficienti a garantirne la sicurezza in queste fasi delicate.
Lattoferrina e bambini: cosa dice il pediatra?
Sebbene la lattoferrina sia una proteina naturalmente presente nel latte materno e quindi sicura per i neonati, l’assunzione di integratori a base di lattoferrina nei bambini deve sempre avvenire su consiglio del pediatra.
In alcuni casi specifici, come nei bambini nati pretermine, nei piccoli con sistema immunitario indebolito o soggetti a infezioni ricorrenti (come otiti o bronchiti), il medico può valutare l’integrazione di lattoferrina come supporto al sistema immunitario. Tuttavia, non è un prodotto da somministrare in autonomia, né da considerare un sostituto di una dieta equilibrata o dell’allattamento materno.
Il pediatra può inoltre indicare il dosaggio e la formulazione più adatta in base all’età e alla condizione del bambino. Alcuni integratori a base di lattoferrina sono infatti formulati appositamente per l’età pediatrica, ma devono comunque rientrare in un piano personalizzato e monitorato.
Ci sono alimenti che contengono lattoferrina?
La lattoferrina è presente in modo naturale principalmente nel latte materno e nel colostro, dove abbiamo visto raggiunge concentrazioni molto elevate, soprattutto nei primissimi giorni dopo la nascita. Anche il latte vaccino fresco contiene lattoferrina, seppur in quantità molto inferiori rispetto a quello umano.
Va però precisato che i comuni processi di pastorizzazione e sterilizzazione cui viene sottoposto il latte industriale tendono a ridurre o distruggere la lattoferrina naturalmente presente. Per questo motivo, le quantità effettive presenti negli alimenti derivati dal latte vaccino sono generalmente minime.
In alcuni prodotti destinati all’infanzia o agli adulti con esigenze specifiche, come formule per lattanti o alimenti funzionali, la lattoferrina può essere aggiunta come ingrediente attivo. In questi casi, la sua presenza è indicata in etichetta e il prodotto è formulato per garantire la stabilità della proteina.
Lattoferrina: controindicazioni
La lattoferrina è generalmente ben tollerata e sicura, ma l’assunzione sotto forma di integratore può presentare alcune controindicazioni o effetti collaterali, soprattutto se non viene utilizzata correttamente.
Un dosaggio eccessivo può causare disturbi gastrointestinali come nausea, diarrea, perdita di appetito o una sensazione generale di malessere e stanchezza. In rari casi, sono stati segnalati brividi o febbricola.
Non è raccomandata durante gravidanza e allattamento, a meno che non sia prescritta dal medico, poiché mancano dati sufficienti per garantirne la sicurezza in queste fasi delicate.
Nei bambini, l’uso va valutato con il pediatra: anche se la lattoferrina è naturalmente presente nel latte materno, gli integratori non devono essere somministrati senza indicazione medica.
Infine, chi è affetto da allergia alle proteine del latte vaccino dovrebbe fare attenzione: pur essendo purificata, la lattoferrina bovina potrebbe causare reazioni nei soggetti particolarmente sensibili.
Lattoferrina e Covid: cosa sappiamo davvero?
Durante la pandemia da Covid-19, tra il 2020 e il 2022, si è parlato molto della lattoferrina come possibile supporto per la prevenzione o il trattamento delle infezioni da SARS-CoV-2. In quel periodo si assistette a un forte aumento della richiesta di integratori a base di lattoferrina, spesso acquistati con la speranza di rinforzare le difese immunitarie.
Alcuni studi condotti da istituzioni italiane, tra cui le università Tor Vergata e La Sapienza di Roma, avevano ipotizzato un ruolo protettivo della lattoferrina nella barriera mucosale intestinale e respiratoria, in particolare grazie alla sua attività antivirale e antinfiammatoria[ 1 ]. Tuttavia, nonostante l’interesse scientifico, non sono mai emerse evidenze definitive che confermassero l’efficacia della lattoferrina contro il Covid-19.
Oggi, quella fase può essere letta come un momento in cui la lattoferrina ha guadagnato popolarità nel grande pubblico. Seppur non confermata per quel tipo di utilizzo, ha acceso i riflettori sulle sue potenzialità e ha stimolato nuove ricerche sul suo impiego in ambito immunitario e infettivologico.
Conoscere meglio la lattoferrina significa comprendere uno dei meccanismi naturali più efficaci con cui il nostro corpo, e in particolare il latte materno, protegge i neonati fin dai primi giorni di vita. Dalle sue funzioni antimicrobiche al sostegno per il sistema immunitario, questa proteina si conferma un alleato prezioso anche in ambito pediatrico. Come sempre, per ogni dubbio sull’utilizzo di integratori o su situazioni specifiche, è fondamentale confrontarsi con il pediatra di fiducia.
NOTE
1. MDPI, Lactoferrin as Protective Natural Barrier of Respiratory and Intestinal Mucosa against Coronavirus Infection and Inflammation





























