Avrete sicuramente sentito parlare della sindrome di Asperger, complice anche la sua presenza in libri, film e serie tv che, però, spesso la raccontano in maniera un po’ romanzata o lontana dalla realtà quotidiana delle famiglie. In realtà si tratta di una condizione dello spettro autistico che riguarda molti bambini e adulti e che merita di essere compresa senza stereotipi o pregiudizi.
Con questo articolo, noi di BlaBlaMamma vogliamo fare chiarezza: capiremo insieme che cos’è la sindrome di Asperger, quali sono i sintomi e i comportamenti tipici nei bambini, quando è possibile arrivare a una diagnosi e quali strumenti concreti possono aiutare genitori e insegnanti a sostenere al meglio i piccoli.
- Sindrome di Asperger, cos’è?
- Cause e fattori associati
- Sindrome di Asperger, sintomi e comportamenti tipici
- Sindrome di Asperger nei bambini, altri comportamenti da notare
- Quando si può fare una diagnosi?
- Supporto e terapie utili
- Il ruolo dei genitori e della scuola
- Conclusioni
- Domande frequenti sulla sindrome di Asperger
Sindrome di Asperger, cos’è?
La sindrome di Asperger non è una malattia e nemmeno una disabilità, ma una condizione di neurodiversità. Questo significa che chi ne è interessato pensa, apprende e interpreta il mondo in modo diverso rispetto a chi viene definito neurotipico.
Il termine deriva dagli studi del pediatra austriaco Hans Asperger, che nel 1944 descrisse un gruppo di bambini, in prevalenza maschi, caratterizzati da buone capacità intellettive ma da difficoltà evidenti nelle relazioni sociali e in una particolare rigidità di interessi. Per molti anni le sue ricerche rimasero poco conosciute, fino a quando negli anni Ottanta furono riscoperte e divennero il punto di partenza per parlare nuovamente di sindrome di Asperger.
In Italia le prime diagnosi sono arrivate nei primi anni Duemila: nel 2006 è nata la prima associazione di genitori e, nel 2013, la sindrome è stata ufficialmente inserita nella categoria più ampia dei disturbi dello spettro autistico. Oggi si colloca nel cosiddetto disturbo dello spettro autistico di livello 1, cioè senza compromissione intellettiva e senza ritardo del linguaggio, in altre parole una forma di autismo lieve.
Molti bambini e adulti con sindrome di Asperger, infatti, hanno capacità intellettive nella norma o anche superiori, riescono a comunicare in modo adeguato e sono autonomi nelle attività quotidiane. Il loro pensiero segue percorsi diversi, a volte molto originali e creativi: comprendere questa diversità è il primo passo per valorizzarla e non viverla come un limite.
Cause e fattori associati
Le cause della sindrome di Asperger bambini non sono ancora del tutto chiare e, come per gli altri disturbi dello spettro autistico, non esiste un unico fattore responsabile. La comunità scientifica ritiene che sia il risultato di una combinazione di elementi genetici, neurologici e ambientali.
- Fattori genetici: la condizione tende a presentarsi più spesso in famiglie in cui sono già presenti altre forme di autismo o caratteristiche di neurodiversità.
- Funzionamento cerebrale: sono state osservate differenze nelle connessioni tra le aree del cervello coinvolte nella comunicazione, nell’elaborazione sociale e nella regolazione delle emozioni.
- Fattori ambientali: alcune condizioni prenatali o perinatali possono avere un ruolo, pur senza rappresentare una causa unica o diretta.
È importante sottolineare che la sindrome di Asperger non dipende dall’educazione o dallo stile genitoriale. Non è colpa dei genitori: è un diverso modo di funzionare del cervello che va compreso e sostenuto.
Sindrome di Asperger, sintomi e comportamenti tipici
Spesso ci si chiede come riconoscere la sindrome di Asperger nei bambini. Alcuni segnali possono emergere già dall’infanzia, anche se sarà sempre necessario l’intervento di uno specialista per arrivare a una diagnosi precisa.
Come accade per gli altri disturbi dello spettro autistico, le difficoltà principali riguardano la comunicazione e le relazioni sociali. Non è raro che un bimbo con sindrome di Asperger fatichi a comprendere le regole implicite che guidano i rapporti con gli altri, trovando complicato inserirsi nei giochi di gruppo o adattarsi alle dinamiche sociali.
Anche l’empatia può manifestarsi in modo diverso: un bambino Asperger può accorgersi che una persona cara è triste, ma non sempre riesce a esprimere la consolazione con gesti che per i bambini neurotipici risultano spontanei, come un abbraccio.
Dal punto di vista comunicativo, le persone con sindrome di Asperger possono parlare e gesticolare senza guardare l’interlocutore, mantenere un tono di voce piatto o modulare poco le espressioni del viso. Inoltre, possono avere difficoltà nel cogliere ironia, doppi sensi o metafore, poiché tendono a interpretare il linguaggio in maniera letterale. Allo stesso tempo, però, molti sviluppano un vocabolario molto ricco e una proprietà di linguaggio superiore alla media, soprattutto negli ambiti di loro interesse.
Sindrome di Asperger nei bambini, altri comportamenti da notare
Oltre alle difficoltà comunicative e relazionali, ci sono altri segnali che possono aiutare a riconoscere un bimbo con sindrome di Asperger. Non si tratta di caratteristiche sempre presenti in tutti, ma di aspetti ricorrenti che vale la pena osservare con attenzione:
- Ipersensibilità sensoriale: molti bambini Asperger percepiscono in modo amplificato odori, rumori, colori o luci. Ambienti molto stimolanti, come feste affollate o luoghi rumorosi, possono risultare per loro fonte di forte disagio.
- Difficoltà motorie: possono presentare una postura rigida, una certa goffaggine o scoordinazione nei movimenti, che si nota ad esempio durante i giochi di movimento o nello sport.
- Rigidità e bisogno di routine: amano la prevedibilità e i rituali quotidiani, mentre imprevisti e cambiamenti possono destabilizzarli e causare crisi. Questo porta spesso a una rigidità di pensiero.
- Interessi ristretti e intensi: fin da piccoli possono sviluppare una passione molto forte per un argomento specifico (treni, pianeti, dinosauri, tecnologia) e dedicarsi ad esso con grande concentrazione, fino a isolarsi da ciò che accade intorno.
- Differenze tra maschi e femmine: la sindrome è diagnosticata più spesso nei maschi, ma molte bambine riescono a mascherare meglio le loro difficoltà sociali, adattandosi con strategie di “camouflage”. Questo fa sì che nelle bimbe la condizione sia spesso sotto-diagnosticata.
Quando si può fare una diagnosi?
Anche se alcuni sintomi della sindrome di Asperger bambini possono sembrare riconoscibili fin dai primi anni, è fondamentale che la diagnosi venga formulata da un neuropsichiatra infantile, spesso con il supporto di psicologi, logopedisti e terapisti specializzati.
In molti casi la valutazione può avvenire già intorno ai 3-4 anni di età, quando emergono difficoltà nella comunicazione e nelle relazioni. Tuttavia, non è raro che la diagnosi arrivi molto più tardi, durante la scuola primaria o addirittura in età adulta, soprattutto nei casi più lievi o nelle bambine che tendono a mascherare meglio i propri comportamenti.
È importante sottolineare che non si tratta di una malattia o di una disabilità, quindi non esiste una “cura” per la sindrome di Asperger. Riconoscerla precocemente, però, permette ai genitori di rivolgersi a professionisti qualificati e di attivare percorsi di supporto mirati. Interventi di tipo cognitivo-comportamentale, logopedia o programmi educativi personalizzati possono aiutare a sviluppare le abilità comunicative, sociali e di autonomia del bambino.
Non si può cambiare il loro modo particolare di pensare, ma lo si può valorizzare e accompagnare, così che diventi una risorsa per la loro crescita e per la qualità della vita quotidiana.
Supporto e terapie utili
Non esistono, come detto, cure per la sindrome di Asperger, ma ci sono numerosi interventi che possono aiutare bambini e famiglie a gestire meglio le difficoltà quotidiane e a valorizzare i punti di forza. L’approccio più efficace è quello multidisciplinare, che coinvolge diverse figure professionali e si adatta alle caratteristiche del singolo bambino.
Tra gli strumenti di supporto più utilizzati troviamo:
- Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): aiuta il bambino a gestire ansia, rigidità di pensiero e difficoltà relazionali, insegnando strategie pratiche per affrontare le situazioni sociali.
- Logopedia: utile per migliorare le competenze comunicative, l’uso del linguaggio e la capacità di comprendere le sfumature della conversazione.
- Training sulle abilità sociali: piccoli gruppi o percorsi individuali in cui i bambini imparano a interagire con i coetanei, a rispettare i turni di parola, a leggere le espressioni e i segnali non verbali.
- Terapia occupazionale: indicata per sviluppare autonomia nella vita di tutti i giorni e migliorare la coordinazione motoria.
- Supporto psicologico per la famiglia: i genitori possono trovare nello psicologo un punto di riferimento per comprendere meglio i comportamenti del figlio e affrontare le sfide educative.
L’obiettivo non è “cambiare” il bambino, ma offrirgli strumenti concreti per esprimersi al meglio e favorire la sua integrazione a scuola, in famiglia e nella società.
Il ruolo dei genitori e della scuola
Famiglie e scuola giocano un ruolo complementare e fondamentale nel sostenere un bambino con sindrome di Asperger. Un dialogo aperto e costante, fondato su fiducia reciproca, diventa la chiave per costruire insieme un percorso educativo efficace e rispettoso.
- Genitori come partner attivi: i genitori conoscono meglio di chiunque il proprio figlio, punti di forza, modalità di relazione, reazioni in situazioni diverse. Il loro contributo è prezioso nelle decisioni scolastiche, nei piani educativi individualizzati e durante eventuali passaggi da un ciclo scolastico all’altro.
- Advocacy e collaborazione: un buon dialogo tra genitori e insegnanti permette di definire strategie condivise da mettere in atto sia a casa sia a scuola. I genitori possono aiutare il personale scolastico a comprendere la sindrome di Asperger e suggerire approcci utili, favorendo ambienti più accoglienti e inclusivi.
- Monitoraggio condiviso: osservazioni da parte degli insegnanti e delle famiglie spesso rivelano aspetti diversi del comportamento del bambino in contesti differenti. Mettere in comune queste informazioni favorisce una visione più completa e interventi più mirati.
- Supporto emotivo e resilienza familiare: crescere un bambino Asperger può essere sfidante. Avere accesso a reti di supporto, gruppi per genitori e professionisti può ridurre lo stress e migliorare il benessere familiare.
- Ambienti scolastici strutturati e attenti: gli insegnanti svolgono un ruolo cruciale nel creare ambienti prevedibili con routine chiare, spazi tranquilli in caso di sovrastimolazione sensoriale, e interventi di tipo educativo-che includono la prevenzione del bullismo e l’inclusione dei bambini Asperger nel gruppo classe.
- Counseling scolastico collegato alla famiglia: in alcuni casi, l’intervento di un professionista (psicologo o counselor scolastico) che lavori simultaneamente con la scuola e con la famiglia può aiutare a gestire crisi, ansie o difficoltà relazionali in modo più integrato e mirato
Conclusioni
La sindrome di Asperger nei bambini è una condizione di neurodiversità che non deve essere vista come una malattia, ma come un diverso modo di pensare, apprendere e relazionarsi con il mondo. Riconoscerla precocemente permette di offrire al bambino gli strumenti giusti per sviluppare le sue capacità, ridurre i disagi e sentirsi valorizzato.
Il supporto degli specialisti, il ruolo attivo dei genitori e la collaborazione con la scuola possono fare una grande differenza, creando un ambiente in cui il bambino non solo viene compreso, ma può crescere con serenità e consapevolezza.
Ogni bambino Asperger ha talenti, passioni e risorse uniche: sostenerlo significa aiutarlo a far emergere il meglio di sé e costruire passo dopo passo un futuro ricco di opportunità.
Domande frequenti sulla sindrome di Asperger
Si può guarire dalla sindrome di Asperger?
No, perché non è una malattia ma una condizione di neurodiversità. Non esistono cure, ma esistono terapie e percorsi educativi che aiutano a migliorare comunicazione, socialità e autonomia.
Qual è la differenza tra sindrome di Asperger e autismo?
La sindrome di Asperger rientra oggi nei disturbi dello spettro autistico di livello 1. A differenza delle forme più gravi, non comporta compromissioni intellettive o ritardi del linguaggio, anche se restano difficoltà sociali e comunicative.
A che età si può diagnosticare la sindrome di Asperger?
In alcuni casi i primi segnali si notano già a 3-4 anni, ma la diagnosi può arrivare più tardi, anche in adolescenza o in età adulta, soprattutto nelle forme più lievi o nelle bambine che tendono a mascherare meglio le difficoltà.
I bambini con sindrome di Asperger possono avere una vita autonoma?
Sì, molti bambini Asperger diventano adulti autonomi, lavorano, costruiscono relazioni e famiglie. Con il giusto sostegno, le loro particolarità possono trasformarsi in punti di forza.
Come può aiutare la scuola un bambino con sindrome di Asperger?
La scuola può sostenere il bambino creando routine chiare, ambienti inclusivi, programmi personalizzati e collaborando strettamente con i genitori e gli specialisti.
NOTE