Le pratiche burocratiche dopo la nascita del bambino Le formalità da svolgere quando nasce un bambino possono confondere: ecco come richiedere tutti i documenti per il neonato senza fare errori.

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Quando nasce un figlio è facile essere travolti dalla gioia, tanto da dimenticare che ci sono delle pratiche burocratiche dopo la nascita del bambino da effettuare nel giro di pochi giorni. Soprattutto se è il primo figlio è facile rimanere confusi di fronte alle varie formalità da svolgere; noi di BlaBlaMamma vogliamo quindi aiutarvi a destreggiarvi tra le pratiche burocratiche necessarie dopo il parto: si va dalla dichiarazione di nascita alla scelta del pediatra, passando dalla richiesta dei vari documenti per il neonato. Vediamo tutto quello che è necessario sapere.

L’Attestazione di nascita

Il primo documento per un bambino che viene al mondo è l’Attestazione di nascita, che viene rilasciata dal personale sanitario che ha assistito al parto. Vengono riportati il sesso del bimbo o della bimba, il nome e il cognome della mamma, l’orario e il luogo del parto. L’Attestazione di nascita viene trascritta in ospedale tramite la Direzione Sanitaria dell’istituto dove è avvenuto il parto e consegnata ai neo genitori al momento delle dimissioni.

La Dichiarazione di nascita

Il primo compito che compete ai genitori, per quanto riguarda i documenti di un neonato, è la Dichiarazione di nascita, obbligatoria per legge.[ 1 ] Il nuovo nato deve infatti essere iscritto nel registro comunale della stato civile e da quel momento godrà di tutti i diritti e doveri riconosciuti ad ogni cittadino italiano minorenne. Questa pratica può essere resa da entrambi i genitori oppure da uno solo di essi, da un procuratore speciale oppure dal medico o dall’ostetrica o da una persona che abbia assistito al parto.
La Dichiarazione di nascita può essere fatta portando l’Attestazione di nascita presso la Direzione Sanitaria dell’ospedale in cui è avvenuto il parto (entro 3 giorni) oppure presso l’Anagrafe del Comune in cui è nato il bambino (entro 10 giorni).

La decisione del nome e del cognome del bambino

Sicuramente avrete pensato per 9 mesi al nome da dare al vostro bambino, quindi avrete pochi dubbi in proposito. In occasione della Dichiarazione di nascita vi verrà chiesto anche il nome e il cognome del bambino: questa scelta sarà definitiva e non potrà essere modificata successivamente. Ogni neonato può avere fino a tre nomi e sarete liberi di scegliere il nome o i nomi che più vi piacciono, anche di origine straniera, ma con alcune eccezioni. Il neonato non può avere lo stesso nome del padre, dei fratelli o delle sorelle e nemmeno un nome ridicolo che potrebbe essere lesivo della sua dignità. In automatico al bambino viene assegnato il cognome del padre, ma c’è la possibilità di aggiungere anche il cognome della madre: in questo caso il bambino avrà il doppio cognome.

Il riconoscimento del bambino

Il riconoscimento del neonato può avvenire in occasione della Dichiarazione di nascita (ed è la scelta più comune nel caso in cui i genitori siano sposati) oppure in un secondo momento. Di cosa si tratta esattamente? In pratica il riconoscimento è la dichiarazione tramite la quale uno dei genitori oppure entrambi si assumono il legame giuridico della filiazione, presentandosi come genitori di fronte allo Stato e assumendosi tutti i doveri che questo comporta.

Nel caso delle coppie sposate basta la presenza di un solo genitore munito del documento di identità di entrambi i genitori, mentre per le coppie di fatto è necessaria la presenza sia del papà che della mamma, ognuno con il proprio documento di identità alla mano. In questo caso è possibile effettuare un pre-riconoscimento presso il proprio Comune di residenza già nel corso della gravidanza, in modo da velocizzare la pratica. La stessa procedura può essere effettuata da una madre single, che in questo modo dopo la nascita potrà dedicarsi maggiormente al bambino e alle sue esigenze.

È bene ricordare che la madre ha sempre il diritto all’anonimato: in questo caso il bambino non potrà conoscere l’identità della mamma né i motivi del mancato riconoscimento. Per prendere la decisione di non riconoscere il neonato, la neo mamma ha dieci giorni di tempo dopo il parto. Trascorso questo tempo, se non c’è il riconoscimento nemmeno da parte del padre, il bambino viene dichiarato adottabile e vengono avviate le pratiche per l’inserimento in una famiglia idonea.

Il Certificato di nascita, l’Atto di nascita e l’estratto di nascita

È facile fare confusione tra questi tre documenti, ed è assolutamente comprensibile. Tutti e tre rientrano infatti tra i documenti di Stato Civile e certificano la nascita di una persona, ma con delle differenze che riguardano i dati che vengono riportati.

L’Atto di nascita è il documento con cui il nuovo nato viene registrato dal Comune dello Stato Civile e riporta nome, cognome, data e luogo di nascita del bambino. L’estratto di nascita contiene alcune dati in più rispetto all’Atto di nascita: sono infatti riportati anche l’ora della nascita, i nominativi dei genitori e le informazioni relative al loro stato civile.

Il Certificato di nascita è un documento che viene rilasciato dal Comune di residenza alla nascita di un bambino, con una procedura che negli anni è diventata sempre più semplice e veloce. Questo documento identifica il nuovo nato nel momento in cui viene iscritto alle liste dello Stato Civile. Tra le pratiche burocratiche dopo la nascita del bambino questa è particolarmente importante perchè dà l’avvio a procedure come ad esempio l’attribuzione del codice fiscale e il rilascio della Tessera Sanitaria. I dati riportati su questo certificato sono il nome e cognome del bambino, il luogo e la data di nascita e infine il numero e la data dell’Atto di nascita rilasciato dal Comune. Per richiederlo i genitori devono presentarsi in Comune con un documento di riconoscimento, ma sempre più spesso sono consentite altre procedure che evitano ai neo genitori di recarsi fisicamente negli uffici comunali. In alcuni casi è addirittura possibile richiedere il Certificato di nascita online.

L’attribuzione del codice fiscale

A questo punto i genitori possono rilassarsi un attimo: le pratiche burocratiche dopo la nascita del bambino che devono svolgere sono quasi terminate. Al momento dell’iscrizione del neonato dei registri d’anagrafe, infatti, è il Comune stesso ad attribuire il codice fiscale tramite il sistema di collegamento telematico con l’Anagrafe tributaria.[ 2 ]

La Tessera Sanitaria del neonato

Anche per quanto riguarda la Tessera Sanitaria del neonato, la procedura è semplice e automatica. Una volta che al nuovo nato viene attribuito il suo codice fiscale, ai genitori viene inviata una Tessera Sanitaria che ha validità di un anno. Alla sua scadenza viene inviata una nuova tessera con scadenza standard. [ 3 ]

La scelta del pediatra

Un’altra tappa obbligata dopo la nascita del bambino sarà la scelta del pediatra che dovrà seguirlo nei primi anni di vita. Per farlo sarà sufficiente recarsi presso l’ufficio dell’Azienda Sanitaria più vicino con il certificato di nascita e il codice fiscale del bambino e scegliere il pediatra nell’elenco di quelli disponibili. A questo punto bisognerà contattare il medico e fissare la prima visita, nella quale verrà concordato anche come e quando effettuare le vaccinazioni obbligatorie, senza le quali il bimbo non potrà frequentare la scuola.

La Carta d’identità per i minorenni

Per ottenere questo documento, uno dei primi che il neonato dovrebbe avere, basta recarsi presso l’anagrafe del proprio Comune di residenza con tre fototessera identiche del bambino. Entrambi i genitori dovranno compilare e firmare un modulo ed è richiesta anche la presenza del minore. Il documento così rilasciato avrà validità di tre anni per i bambini di età inferiore ai tre anni e di cinque anni per i bambini di età compresa tra i tre e i diciotto anni. Se si desidera che il documento sia valido per l’espatrio è necessario specificarlo al momento della richiesta e compilare una documentazione apposita, firmata da entrambi i genitori.[ 4 ]

NOTE


1. Prefettura, La denuncia di nascita
2. Agenzia delle Entrate, Come si chiede il codice fiscale
3. Agenzia delle Entrate, Come si chiede la tessera sanitaria
4. Ministero dell’Interno, Presentazione della richiesta per la carta d’identità