Tutto sugli ossiuri: cosa sono, come si prendono, come liberarsene Che fastidio gli ossiuri! Vediamo insieme come si debellano questi parassiti intestinali che spesso colpiscono i nostri bambini e come fare per evitare di trasmetterli a tutta la famiglia.

Tutto sugli ossiuri: cosa sono, come si prendono, come liberarsene

Il vostro bimbi si gratta insistentemente il sederino? Potrebbe trattarsi di ossiuri, che per la maggior parte dei genitori sono un vero e proprio incubo: si tratta infatti di parassiti intestinali estremamente contagiosi, che pur non essendo pericolosi richiedono particolari attenzioni per essere debellati completamente senza trasmettersi a tutta la famiglia. Noi di BlaBlaMamma vogliamo vogliamo spiegarvi tutto quello che c’è da sapere sugli ossiuri: cosa sono, come si prendono e come liberarsene.

Cosa sono gli ossiuri?

L’ossiuriasi è un’infezioni parassitaria intestinale molto comune nei bambini. È data dalla presenza di un vermetto di colore bianco, l’Enterobius vermicularis, comunemente conosciuto come ossiuro. È abbastanza facile da riconoscere: ha l’aspetto di un sottile filamento biancastro lungo fino ad un centimetro e mobile, che si può notare nelle feci, nella zona anale del bambino e tra le natiche; nelle bimbe possono trovarsi anche nella zona vulvare.[ 1 ] Ci sono ossiuri maschi e femmine: le femmine depongono fino a 10.000 uova al giorno nella zona perianale, che risalgono fino al colon oppure possono passare dalle mani alla bocca nel caso in cui il piccolo paziente si gratti a causa dell’intenso prurito. È quindi necessario seguire un’igiene davvero scrupolosa in casi di infestazione.[ 2 ]

Come ci si contagia

Come abbiamo visto, questi parassiti si prendono ingerendone le uova, che possono essere diffuse nell’ambiente da persone infette o animali; questo avviene più facilmente in luoghi affollati. Il meccanismo è abbastanza semplice: chi è affetto da questi parassiti si gratta a causa del prurito e le microscopiche uova si infilano sotto alle unghie, diffondendosi poi nell’ambiente. Quando vengono ingoiate, le uova arrivano nell’intestino dell’ospite dove, dopo circa un mese, si schiudono dando vita ai vermi adulti, che a loro volta depongono una grande quantità di uova. Attenzione: le uova sono davvero resistenti nell’ambiente esterno, dove possono rimanere vitali fino a 3 settimane!

Quali sono i sintomi?

Gli ossiuri non danno grandi problemi di salute e possono persino essere asintomatici. Il sintomo principale è il prurito nella zona perianale, che tende ad aumentare di notte. Possono anche comparire disturbi intestinali come:

Tutto sugli ossiuri cosa sono, come si prendono, come liberarsene

Cosa fare se si sospettano gli ossiuri?

Il vostro bimbo presenta uno o più di questi sintomi? Potete provare a controllare la zona perianale con una piccola torcia, soprattutto al mattino o in un momento di forte prurito, per riuscire ad individuare gli ossiuri. Li avete visti? In questo caso chiamate il pediatra, che confermerà la diagnosi e prescriverà un farmaco adatto a debellare questi fastidiosi parassiti. Se invece non li avete visti dovreste comunque chiamare il pediatra, che potrebbe prescrivere uno scotch test. Si tratta di un esame davvero semplice e poco invasivo, che consiste nell’applicare una striscia di nastro adesivo sul foro anale per qualche minuto, in modo da far aderire eventuali uova e parassiti anche se non visibili ad occhio nudo. Il campione verrà poi attaccato su un vetrino ed esaminato. Un altro esame frequente in caso di ossiuri è quello delle feci, che andrebbero raccolte in tre giorni diversi.[ 3 ]

Il rischio di recidiva

I principali farmaci utilizzati in caso di ossiuri sono efficaci sui parassiti adulti, ma non sulle uova, quindi bisognerebbe sottoporre il bimbo ad un secondo trattamento dopo due o tre settimane per distruggere anche i vermi che possono essere nati dalle uova rimaste ed eventualmente ingerite. Le recidive possono comunque essere frequenti e l’infestazione potrebbe diffondersi a tutta la famiglia, dal momento che le uova rimangono vitali nell’ambiente esterno fino a 3 settimane. Bisogna quindi fare attenzione, ad esempio, ad asciugamani, lenzuola o sanitari, lavandoli e igienizzandoli frequentemente ed evitando di condividerli con il bambino. Proprio per questo motivo la profilassi contro gli ossiuri è consigliata per tutta la famiglia e per le persone che vengono più frequentemente a contatto con il bambino, anche se asintomatici.[ 1 ]

Come prevenire infestazioni e recidive?

Ci sono alcuni accorgimenti che possono ridurre il rischio di infestazione e di recidiva:

  • lavare frequentemente biancheria intima, pigiami e lenzuola ad almeno 60 gradi e separatamente dagli altri indumenti;
  • fare un uso strettamente personale degli asciugamani;
  • lavare spesso e accuratamente le mani, tenendo le unghie corte;
  • pulire e igienizzare oggetti e giocattoli che potrebbero essere contaminati;
  • mantenere ben illuminate le stanza durante il giorno: le uova degli ossiuri sono sensibili alle alte temperature;
  • preferire la doccia al bagno per rimuovere le uova deposte durante la notte[ 3 ];
  • pulire e igienizzare frequentemente sanitari, stoviglie e tavoli su cui si mangia;
    – far indossare al bambino biancheria intima e pigiami attillati e di tessuti naturale per limitare il rischio che si gratti.[ 1 ]

Vi siete mai trovati a combattere contro questi fastidiosi parassiti? Avete dubbi o domande? Fatecelo sapere sui nostri canali social!

NOTE


1. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Ossiuriasi
2. Meyer, Ossiuriasi, come riconoscerla e affrontarla
3. Società italiana di pediatria, Ossiuri, sette cose da sapere