Tutto quello che c’è da sapere sugli esercizi Lamaze per il parto Essere preoccupate per il parto imminente è normale per ogni futura mamma: perché non provare gli esercizi Lamaze per il parto per provare ad attenuare la percezione del dolore?

Tutto quello che c'è da sapere sugli esercizi Lamaze per il parto

Man mano che si avvicina la data prevista per il parto è normale sentirsi impazienti di stringere tra le braccia il proprio bimbo e al tempo stesso un po’ nervose all’idea di vivere un’esperienza tanto intensa e dolorosa. Sono molte le donne che hanno paura dei dolori del parto, ma la buona notizia è che ci sono dei metodi che promettono di alleviarlo, almeno in parte. Noi di BlaBlaMamma vogliamo parlarvi degli esercizi Lamaze per il parto: ecco cosa sapere!

Cosa sono gli esercizi Lamaze per il parto?

Gli esercizi Lamaze sono il frutto della tecnica messa a punto negli anni Cinquanta dal medico ostetrico francese Ferdinand Lamaze. Questi esercizi sono conosciuti anche come metodo psicoprofilattico oppure come psicoprofilassi e avrebbero come obiettivo quello di aiutare a partorire senza dolore.

La filosofia di Lamaze

Il medico ostetrico Ferdinand Lamaze sosteneva che il parto fosse un processo fisiologico naturale e che come tale avrebbe dovuto essere affrontato senza ansie e paure eccessive. Proprio per questo motivo il suo obiettivo era quello di insegnare alle future mamme a controllare la respirazione durante le diverse fasi del parto, aiutandosi anche con massaggi e stimoli visivi e uditivi per ridurre lo stress e la percezione del dolore. Questi esercizi, tuttavia, non escludono il ricorso all’anestesia epidurale.

Tutto quello che c'è da sapere sugli esercizi Lamaze per il parto

Esercizi Lamaze e dolori del parto, cosa sapere

Spesso questo metodo viene anche definito come “preparazione al parto indolore”, ma questa definizione può essere fuorviante, dal momento che i temuti dolori del parto non vengono certo annullati. La sofferenza della partoriente viene però alleviata e soprattutto si impara a considerare il dolore del parto non come l’aspetto principale dell’evento, ma come una sorta di “effetto collaterale” dell’esperienza del travaglio. Per praticare correttamente questa tecnica, in ogni caso, è necessario prepararsi adeguatamente nel corso della gravidanza e cercare di rimanere concentrate sulla propria respirazione anche nel corso delle varie fasi del parto.

La respirazione Lamaze

Le tecniche di respirazione sono uno degli aspetti principali degli esercizi Lamaze, che individuano quattro modelli di respirazione da applicare nelle diverse fasi del parto:

  • respirazione purificante, chiamata anche respirazione pulita. Viene usata all’inizio e alla fine di ogni contrazione uterina. Consiste in una respirazione lenta e profonda, inspirando dal naso ed espirando dalla bocca;
  • respirazione lenta: si inspira contando fino a quattro o a cinque e si espira allo stesso modo. Il suo effetto è calmante e induce ad una maggiore concentrazione;
  • respirazione soffiata: si tratta di un respiro dolce, lento e superficiale che viene utilizzato quando si è rilassate per prolungare questa sensazione. Si effettua di solito tra due contrazioni successive. Per imparare al meglio la tecnica di questo tipo di respirazione si tiene in genere un pezzetto di carta davanti al viso: quando si espira dalla bocca la carta dovrebbe muoversi lievemente;
  • respirazione modellata: consiste in una leggera inspirazione seguita da tre o quattro espirazioni rapide. È il tipo di respirazione che viene consigliata durante le contrazioni.

Queste tipologie di respirazione non sono difficili da apprendere, ma bisognerà fare un po’ di pratica durante la gravidanza, in modo che alla futura mamma e al futuro papà che la assiste venga spontaneo guidare la respirazione in questo modo durante il parto. Non solo: questa tecnica può essere usata da chiunque in qualsiasi momento per ottenere un rilassamento efficace!

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