DSA e discalculia, cosa sapere? La discalculia va oltre una semplice antipatia per la matematica: si tratta di un Disturbo Specifico dell'Apprendimento che influisce sulla capacità di apprendere i numeri e i meccanismi di calcolo. Vediamo cosa sapere.

DSA e discalculia, cosa sapere

Per molti bambini (ma anche per tanti adulti) la matematica è una materia davvero ostica. Non ci si riferisce però a questo quando si parla di discalculia, che non è una semplice avversione per i numeri, ma un DSA, cioè un Disturbo Specifico dell’Apprendimento che rende difficoltoso apprendere il sistema dei numeri e il meccanismo dei calcoli. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi di cosa si tratta e come affrontare la situazione.

Cos’è la discalculia

La discalculia rientra nei DSA, cioè nei Disturbi Specifici dell’Apprendimento e comporta difficoltà nell’imparare a leggere e scrivere i numeri e nell’effettuare calcoli anche semplici, pur non avendo problemi cognitivi, sociali o culturali. Questo problema si può presentare in maniera isolata oppure insieme ad altri DSA, come ad esempio la dislessia o la disgrafia.
La discalculia, quindi, rende difficoltoso imparare ad eseguire in maniera fluente addizioni e sottrazioni, calcoli mentali, scomposizioni di quantità e così via. In questo modo il bimbo, pur applicandosi molto, rimane inevitabilmente indietro rispetto ai compagni di classe e spesso viene bollato come svogliato o poco intelligente, mentre in realtà sono semplicemente i suoi meccanismi di apprendimento ad essere diversi.

Quali sono i sintomi della discalculia?

I bambini discalculici possono presentare una serie di sintomi, che si possono riconoscere man mano che proseguono nel loro percorso scolastico. In genere si hanno difficoltà:

  • nell’identificare e nello scrivere i numeri, soprattutto se composti da molte cifre;
  • nel ricordare i numeri;
  • nel capire il senso dei numeri e il significato dei segni matematici;
  • nel riconoscere i rapporti tra le cifre all’interno di un numero;
  • nello scrivere numeri sotto dettatura;
  • nell’effettuare un conto alla rovescia;
  • nello svolgere le quattro operazioni matematiche;
  • nell’apprendere le regole dei calcoli e le diverse procedure matematiche.

Spesso a queste problematiche si aggiungono una scarsa coordinazione motoria, una certa difficoltà nello svolgere compiti in sequenza e nell’organizzazione spazio-temporale.[ 1 ]

La discalculia tende a diventare sempre più evidente con il passare degli anni. In età prescolare il piccolo può avere difficoltà a riconoscere i numeri, a contare gli oggetti, a ricordare i numeri nel giusto ordine e a organizzare oggetti per forma, dimensione e colore. Durante la scuola primaria si aggiungono difficoltà a riconoscere numeri e simboli e nell’eseguire semplici calcoli. A volte si notano anche problemi a distinguere la destra e la sinistra e uno scarso senso dell’orientamento. Crescendo si fanno sempre più evidenti le difficoltà ad applicare i concetti matematici alla vita quotidiana, ad esempio nel misurare gli ingredienti per una ricetta.

DSA e discalculia, cosa sapere

La diagnosi di discalculia

La diagnosi di discalculia deve essere effettuata da una squadra di specialisti tramite appositi test, ma non prima della fine della terza classe della scuola primaria. In questo lasso di tempo, pur in assenza di una diagnosi, gli insegnanti dovrebbero fare del loro meglio, insieme alla famiglia, per monitorare la situazione e non trascurare le difficoltà del piccolo studente.

Discalculia e scuola: cosa sono gli strumenti compensativi

Secondo la Legge 170/2010, un bambino che soffre di DSA a scuola ha diritto ad un Piano Didattico Personalizzato (PDP) che tenga conto delle sue difficoltà e che preveda degli strumenti compensativi che lo aiutino nell’apprendimento. Nel caso della discalculia possono essere tabelle, linee dei numeri, tavole pitagoriche per le tabelline, tabelle con formule geometriche, conversioni e procedure, la possibilità di usare la calcolatrice e software appositi. L’uso di questi strumenti dovrà essere valutato deciso in base alle difficoltà specifiche del bimbo.

L’argomento dovrebbe ora essere più chiaro: se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.

NOTE


1. TuttoDSA, Discalculia

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