Alimentazione del bambino da 1 a 3 anni Quali cibi proporre ai bambini da uno a tre anni di età? Vediamo tanti consigli per alimentare il bambino al meglio dopo lo svezzamento.

alimentazione bambini 1-3 anni

Non è mai troppo presto per cominciare a mangiare bene ed è proprio per questo motivo che l’alimentazione del bambino da 1 a 3 anni deve essere curata in maniera particolare, per far crescere bene il bimbo e per insegnargli buone abitudini alimentari che lo accompagneranno per tutta la vita.
Noi di BlaBlaMamma vi vogliamo accompagnare in questo compito delicato e importante, dandovi alcuni consigli utili per l’alimentazione del bambino dopo lo svezzamento. Il vostro punto di riferimento deve però rimanere il pediatra, che vi saprà fornire tutte le linee guida per continuare ad alimentare il vostro bambino nel migliore dei modi.

Alimentazione infantile, le fasi da 0 a 3 anni

Il bambino, dalla nascita in poi, affronta una serie di tappe che lo portano a mangiare “come i grandi”. Si tratta di un processo graduale alla scoperta di sapori e consistenze nuove e che lo invoglierà, si spera, ad apprezzare e favorire i cibi più salutari. Vediamo quali sono le principali fasi da 0 a 3 anni:

  • da 0 a 6 mesi, secondo le linee guida dell’OMS, [ 1 ] ribadite anche dall’Unicef, [ 2 ] il neonato dovrebbe alimentarsi esclusivamente con il latte materno, che soddisfa tutti i suoi bisogni nutritivi;
  • da 6 a 12 mesi avviene lo svezzamento, da affrontare in maniera graduale con l’aiuto e il supporto del proprio pediatra. Anche l’OMS fornisce utili linee guida sull’argomento. [ 3 ] Più nel dettaglio, intorno ai 6 mesi il bambino inizia ad imparare a masticare e deglutire ed è pronto a cominciare ad esplorare il mondo dei sapori, sempre con alimenti genuini e dalla consistenza adeguata. Dai 7 ai 10 mesi può cominciare a passare ad alimenti dalla consistenza maggiore e si può cominciare a proporre qualche pezzetto di cibo solido, ovviamente tagliato in modo da evitare ogni rischio di soffocamento;
  • da 1 a 2 anni il bambino può cominciare a mangiare praticamente ogni tipo di alimento, con poche e semplici regole da ricordare: poco sale, pochi zuccheri aggiunti, pochi condimenti e niente fritti o alimenti troppo elaborati;
  • da 2 a 3 anni il nostro bambino è quasi completamente autonomo a tavola: dovrebbe essere in grado di bere da solo dal bicchiere e di maneggiare forchetta e cucchiaio con disinvoltura.

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L’importanza dell’esempio dei genitori

Come abbiamo visto, dopo i 6 mesi il bambino comincia gradualmente a prendere parte ai pasti della famiglia. È proprio a questo punto che l’esempio dato dai genitori diventa determinante: ognuno di noi, infatti, impara ad amare i cibi che mangia più spesso, soprattutto nella prima infanzia. Il bambino, poi, cerca di copiare tutto ciò che fanno i genitori, che inevitabilmente ne influenzano anche il gusto in fatto di cibo. Se avete buone abitudini alimentari, quindi, siete già a buon punto, ma in caso contrario non disperate: l’arrivo di un bambino può essere un’ottima occasione per rivedere la vostra alimentazione e renderla più sana e variegata. Farà bene a tutta la famiglia!

I rischi di una cattiva alimentazione nei bambini

Le cattive abitudini alimentari potrebbero diventare un grosso problema nella vita del vostro bambino. Probabilmente non ve ne renderete conto immediatamente, ma sul lungo periodo il vostro piccolo potrebbe essere più predisposto a soffrire di malattie come obesità, ipertensione, diabete, arteriosclerosi e alcuni tipi di tumori. Insegnargli a mangiare bene sarà quindi un modo per prendersi cura anche della sua salute, presente e futura.

Il menu per bambini da 1 a 3 anni: la dieta mediterranea

Ma entriamo più nello specifico: cosa mettere nel piatto del nostro bambino? Secondo l’OMS, la dieta mediterranea è adatta anche per l’alimentazione dei più piccoli perchè prevede cibi che apportano sostanze preziose per la crescita e lo sviluppo dei bambini. [ 4 ] Nel dettaglio:

  • nell’alimentazione del bambino da 1 a 3 anni il pesce andrebbe inserito 2 o 3 volte alla settimana perchè ricco di proteine nobili, Omega 3, calcio, vitamina D e altri nutrienti preziosi per il proprio bimbo. Preferite il pesce azzurro, spinato accuratamente e cotto in umido o al forno.
  • L’olio d’oliva, molto presente nella dieta mediterranea, è ricco di grassi monoinsaturi in grado di abbassare il colesterolo LDL, quello “cattivo”, e di prevenire le malattie cardiovascolari. Ne possiamo aggiungere un cucchiaio ad ogni pasto del nostro bambino, gli farà bene.
  • Verdure e ortaggi spesso sono un tasto dolente perchè alcuni bambini tendono a rifiutarle, soprattutto per quanto riguarda le verdure amare. Non desistiamo: senza forzare il bambino, continuiamo a proporgli una grande varietà di verdure diverse, preparate in mille modi e presentate con gusto e fantasia, è risaputo che anche l’occhio vuole la sua parte! Potrà essere un po’ faticoso, ma educare il gusto del bambino fin da piccolo è importante e quando sarà grande vi ringrazierà. Nemmeno la frutta dovrà mai mancare nella sua alimentazione e in genere è più facile fargliela apprezzare.
  • Abbiamo visto che frutta e verdura non devono mai mancare nella dieta del nostro bambino, ma in particolare il pomodoro è un concentrato di salute. Possiamo darlo ogni giorno al nostro bambino, sia crudo che cotto; l’importante è che sia ben maturo.
  • I legumi sono una buona fonte di proteine vegetali e di fibre e contribuiscono ad abbassare il colesterolo LDL. Proponeteli pure regolarmente nella dieta di vostro figlio, nonostante ciò che si pensa comunemente sono molto digeribili.

A tutto questo si possono (e si devono) aggiungere carni magre sia bianche che rosse cucinate in modo leggero e in piccole quantità, uova, cereali, pane, latte e latticini.

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Cosa evitare?

Il bambino deve avere una dieta più variegata possibile, ricca di alimenti diversi. Ci sono però cibi che nell’alimentazione del bambino da 1 a 3 anni non dovrebbero mai comparire, nemmeno sotto forma di assaggio. Si tratta di tè, caffè e tutte le bevande che contengono caffeina, oltre a vino, birra e alcolici di qualsiasi genere.

I pasti nell’alimentazione dei bambini da 1 a 3 anni

La giornata di un bambino dovrebbe essere scandita da 5 pasti: una bella colazione, uno spuntino a metà mattina, il pranzo, la merenda e la cena. Il fabbisogno energetico della giornata deve essere distribuito in questi momenti, evitando di mangiare fuori pasto, cosa che influirebbe in maniera negativa sull’appetito del bambino.
In particolar modo, non sottovalutate l’importanza di iniziare la giornata con una buona colazione, preferibilmente con tutta la famiglia seduta a tavola. È un’ottima abitudine da dare ai bambini: questo pasto dovrebbe coprire il 15/20% del fabbisogno giornaliero di calorie, dando la giusta energia per cominciare la giornata. Non solo: aiuta anche a mantenere sotto controllo il peso, persino in età adulta.

Speriamo di avervi fornito tanti spunti utili su questo argomento. Se avete dubbi o domande non esitate a contattarci sui nostri social.

NOTE


1. OMS, Infant and young child feeding
2. Unicef, Allattamento al seno, i 10 passi Unicef – OMS
3. OMS, Complementary feeding
4. Pro.Sa., Guida alle scelte alimentari per il bambino da 1 a 3 anni