Identikit dei genitori tossici: chi sono e come si comportano Parliamo di genitori tossici e di famiglie disfunzionali: di cosa si tratta esattamente e come riconoscere questi comportamenti che possono influire sul futuro dei bambini?

Identikit dei genitori tossici: chi sono e come si comportano

Il comportamento dei genitori tossici spesso appare molto evidente, soprattutto ad uno sguardo esterno, ma spesso sono proprio i loro figli, anche già grandi, a non rendersene conto. Ma chi sono i genitori tossici e quali conseguenze ha crescere in una famiglia disfunzionale? Noi di BlaBlaMamma vogliamo provare a chiarire questo delicato argomento, anche se in caso di dubbi il vostro principale punto di riferimento dovrà essere una persona qualificata ad affrontare queste problematiche.

Parliamo di famiglie disfunzionali

C’è un’importante precisazione da fare: pur parlando per semplicità di genitori tossici, deve essere chiaro che ad essere etichettato in questo modo è solo il loro comportamento, non la persona in sé.
I cosiddetti genitori tossici sono quelli che creano attorno a loro, spesso inconsapevolmente, una famiglia disfunzionale, che cioè non soddisfa i bisogni primari di una famiglia:

  • essere un fondamentale punto di riferimento emotivo e affettivo in cui trovare sostegno;
  • far sentire al sicuro i suoi membri;
  • soddisfare i bisogni fisici, emotivi e psicologici dei figli;
  • insegnare ai bambini a far parte della società, con il suo delicato insieme di valori, rituali e cultura;
  • dare un modello di schema relazione e affettivo che influenzerà le future relazioni dei figli.

In ogni famiglia, anche la più felice, si litiga e si discute, ma in una famiglia disfunzionale liti, conflitti e veri e propri abusi fisici e psicologici sembrano essere all’ordine del giorno. Il punto è che chi fa parte di questo nucleo famigliare ritiene che quella sia la normalità, interiorizzando dolore e disagio.

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Come riconoscere un genitore tossico

Ci sono diverse tipologie di genitori tossici, in cui la normale autorevolezza di un genitore viene distorta. Possiamo a grandi linee distinguere:

  • i genitori senza empatia, che non riescono a mettersi nei panni del proprio figlio e che quindi sono concentrati unicamente sul proprio punto di vista;
  • i genitori narcisisti ed egoisti, concentrati unicamente sui propri bisogni e sulle proprie esigenze. Sono in grado di esercitare pressioni psicologiche molto forti sui figli, manipolandoli e sottoponendoli a ricatti emotivi;
  • i genitori negativi, che tendono a drammatizzare ogni cosa e a reagire sempre in maniera ostile e aggressiva;
  • i genitori che cercano di controllare tutto e tutti, facendo richieste talvolta irragionevoli anche ai figli adulti;
  • genitori ipercritici nei confronti dei figli, che tendono a svalutarli e a sfogare su di loro rabbia a frustrazioni, distruggendone l’autostima;
  • genitori colpevolizzanti: non è mai colpa loro, soprattutto per quanto riguarda le dinamiche e i problemi in famiglia. Tendono quindi a incolpare gli altri membri della famiglia e a manipolare i fatti per non prendersi responsabilità.

E i figli?

I figli cresciuti in questo tipo di famiglia, sentendosi manipolato e criticato continuamente, potrebbe rischiare di assumere alcuni tipi di atteggiamento:

  • ribellione a qualsiasi tipo di autorità;
  • sentirsi sempre “sbagliato”, rischiando di diventare il capro espiatorio ideale per qualcuno;
  • sentirsi obbligato a prendersi cura dei propri genitori, non vivendo così la propria infanzia;
  • non sentirsi degno di amore, arrivando così a reprimere le proprie emozioni;
  • diventare a sua volta un manipolatore per soddisfare i propri bisogni e farsi amare.

Cosa fare?

Avere a che fare con questo tipo di persone non è mai piacevole, ma quando la persona tossica si trova all’interno della propria famiglia è molto più difficile riuscire a gestire la situazione ed eventualmente allontanarsene. Una delle prime cose da fare è quella di convincersi che i comportamenti di un genitore tossico non sono una nostra responsabilità, ma che si possono comunque trovare delle situazioni per tutelarsi. La situazione non è così semplice da gestire, quindi la cosa migliore da fare sarebbe quella di parlarne con un consulente oppure con un terapeuta che possa dare consigli mirati e competenti.

Ora l’argomento dovrebbe essere più chiaro. Avete dubbi o domande? Fatecelo sapere sui nostri canali social!

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