Come aumentare la produzione di latte materno? “Avrò abbastanza latte?” è una domanda comune tra le neo mamme; anche se nella maggior parte dei casi si tratta di un timore infondato, vediamo come cercare di aumentare la produzione di latte materno con alcuni semplici consigli.

aumentare produzione latte materno

Quella di non avere abbastanza latte per il proprio bambino è una delle preoccupazioni di tante mamme, che si chiedono anche come aumentare la produzione di latte materno. Noi di BlaBlaMamma vorremmo darvi qualche consiglio in merito: vediamo prima di tutto come avviene la produzione di latte materno e come è possibile incrementarla.

Come avviene la produzione di latte materno?

Conoscere anche solo a grandi linee il funzionamento alla base della produzione di latte materno può contribuire a rassicurare le mamme più ansiose oppure a capire meglio se davvero c’è un problema ed è necessario mettere in atto qualche strategia per aumentare la produzione di latte materno. Il primo passo, in ogni caso, sarà comunque parlarne con il proprio medico.

In breve, il processo inizia con la montata lattea tre giorni circa dopo il parto, a cui segue una costante produzione di latte materno che si basa su un meccanismo semplice: ogni volta che il latte viene prelevato, se ne produce ancora. È proprio per questo motivo che si consiglia di allattare frequentemente per aumentare la produzione di latte materno: più si allatta, infatti, e più latte viene prodotto. Ed è proprio per questo motivo che, se il bambino dovesse assumerne poco durante la poppata, sarebbe bene estrarlo con un tiralatte per salvaguardare la produzione.

Per quali motivi si può non avere abbastanza latte?

Le neo mamme che effettivamente non producono abbastanza latte per il loro bambino sono poche e ciò può avvenire per i seguenti motivi:

  • eccessiva perdita di sangue durante il parto o residui di placenta che possono ritardare la montata lattea;
  • sindrome ovarica policistica, diabete, disturbi alla tiroide o problemi ormonali;
  • ipoplasia mammaria, una malattia rara che fa sì che il tessuto ghiandolare non produca abbastanza latte;
  • interventi chirurgici o traumi al seno.

Anche in questi casi, però, è possibile rivolgersi ad un medico o ad uno specialista dell’allattamento al seno per avere qualche consiglio in merito e gestire al meglio la situazione.

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Come capire se davvero non si ha abbastanza latte

La preoccupazione di non avere abbastanza latte per il proprio bambino è abbastanza diffusa tra le neo mamme, ma spesso si tratta di un timore infondato, soprattutto se il bambino gode di buona salute. In ogni caso, almeno per tranquillizzarsi, se si hanno dei dubbi sulla propria produzione di latte è possibile rivolgersi a degli specialisti che potranno fugare ogni dubbio.

Una delle prime cose da prendere in considerazione è l’aumento di peso settimanale del bambino, che nei primi tre mesi di vita dovrebbe essere di circa 130 – 140 grammi a settimana. Bisogna però tenere conto che non sempre una crescita inferiore alla media è da imputare ad una insufficiente produzione di latte materno, anche se è comunque un dato su cui bisogna fare luce. A volte, ad esempio, anche se la mamma produce latte in abbondanza, il bambino non riesce a prenderlo per una suzione inefficace o problemi alla bocca, perchè è posto in una posizione per lui scomoda oppure perchè il riflesso di emissione del latte è troppo forte e il bambino ne è sopraffatto.[ 1 ]

I segnali che indicano che il bimbo non assume abbastanza latte sono uno scarso aumento di peso, pannolini bagnati o sporchi in quantità insufficiente, disidratazione che si manifesta con secchezza della bocca, pelle ingiallita, urine scure, febbre, diarrea e vomito. In presenza di anche solo uno di questi sintomi di disidratazione è necessario consultare subito il pediatra.

Molte mamme hanno la sensazione di non avere abbastanza latte perchè, dopo le prime settimane, notano il loro seno più sgonfio. In realtà nelle prime 6 settimane dopo il parto il seno è molto teso per via della presenza di molti fluidi che si accumulano tra le cellule, il cosiddetto edema. Una volta sparito, la neo mamma potrà avere la sensazione di avere il seno sgonfio e vuoto e quindi di produrre meno latte: in realtà la produzione non è mutata, anzi, potrebbe addirittura essere aumentata.

Cosa fare per aumentare la produzione di latte materno

Ci sono alcuni piccoli consigli che possono aiutare a incrementare la produzione di latte materno. Vediamone alcuni:

  • verificare posizione, attacco e suzione del bimbo, anche ricorrendo all’aiuto di un professionista che possa osservare la situazione e intervenire con i suoi consigli. La posizione del bambino quando viene attaccato al seno e la sua modalità di suzione, infatti, sono molto importanti per la stimolazione della ghiandola mammaria, dando l’impulso a produrre più latte. La mamma dovrebbe quindi trovare una posizione comoda e rilassata, poi avvicinare il bambino al seno con la testa rivolta verso il capezzolo e il naso appoggiato al seno; la bocca dovrà essere ben aperta per afferrare il capezzolo e una porzione di seno. Se tutto è stato fatto correttamente, il bimbo deglutirà ritmicamente e senza schiocchi, chi indicherebbero che il piccolo sta ingurgitando aria;
  • aumentare il numero di poppate: anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità incoraggia l’allattamento a richiesta, lasciando il neonato attaccato al seno fino a quando non si stacca spontaneamente. In questo modo, più il bambino svuota il seno e più questo si riempie, stimolando la produzione di latte;
  • non saltare le poppate con l’idea di arrivare a sera con una maggiore quantità di latte nel seno: la maggior parte della produzione di latte avviene proprio durante la poppata. Inoltre, quando il seno è pieno, si accumula anche una sostanza chiamata fattore di inibizione della lattazione che invia al cervello l’impulso di rallentare la velocità di produzione del latte.
  • tenere conto che le poppate serali possono essere diverse: spesso le neo mamme, vedendo il loro bambino più irrequieto verso sera, giungono alla conclusione che sia perchè non hanno abbastanza latte. Niente di più falso: la ghiandola mammaria funziona 24 ore su 24, ma è vero che di sera la composizione del latte è diversa, più grassa. Il bambino cercherà quindi il seno più spesso ma con poppate più brevi, che fungono anche da consolazione prima della nanna;
  • in caso di allattamento esclusivo, non dare acqua al bambino perchè non è necessaria, nemmeno nelle giornate molto calde. Il latte materno contiene tutto ciò che gli serve, acqua compresa; somministrare biberon di acqua, inoltre, potrebbe dare una finta sensazione di sazietà e allungare i tempi tra una poppata e l’altra, con conseguenze negative sulla produzione di latte materno;
  • tenere alla larga lo stress aiuta la produzione di latte: se la mamma è agitata il bambino lo avverte e ne risente, piangendo di più e aumentando così lo stress della mamma. Si innesca così un circolo vizioso che non fa bene né alla mamma né al suo bimbo. Bisogna poi considerare che la produzione di latte si basa su un equilibrio ormonale delicato, che può essere alterato momentaneamente dallo stress della mamma, rendendo l’uscita del latte più difficoltosa. La buona notizia è che la produzione di latte riprende a pieno ritmo non appena la mamma riesce a calmarsi e a rilassarsi. Via libera, quindi, ad un ambiente tranquillo e rilassante, a un po’ di musica di sottofondo e al contatto pelle a pelle, che stimola l’ossitocina e fa fluire con più facilità il latte.

allattare al seno

Gli alimenti per aumentare la produzione di latte materno

Fino a qualche tempo fa si pensava che l’alimentazione avesse una grande importanza nella produzione di latte materno; ora questa importanza è stata ridimensionata, anche se una buona alimentazione rimane fondamentale per la salute di mamma e bambino. Anche se non è necessario stravolgere la propria dieta per l’allattamento, ci sono alcuni alimenti che potrebbero contribuire ad aumentare la produzione di latte, come ad esempio l’orzo, l’avena, il grano e il riso integrale, ricchi di beta-glucano, una sostanza che favorirebbe l’aumento della prolattina con una conseguente maggiore emissione di latte.
Ci sono anche erbe o integratori che potrebbero aiutare da questo punto di vista, ma è importante che sia il medico a prescriverli o consigliarli al bisogno.

Speriamo di avervi dato qualche buon consiglio per provare ad aumentare la produzione di latte materno; se avete dubbi o domande potete trovarci sui nostri canali social.

NOTE


1. Allattametno Ibclc, Come aumentare la produzione di latte