Bambini e videogiochi: cos’è il Pegi e a cosa serve Che passione i videogiochi! Non c'è bimbo che non li ami... ma come assicurarci che siano adatti a loro? Il Pegi viene in nostro aiuto: ecco cos'è e come interpretarlo.

Bambini e videogiochi: cos'è il Pegi e a cosa serve

Non c’è bambino o quasi a cui non piacciano i videogiochi! Noi genitori spesso tendiamo a proibirli o a limitarli fortemente ma in realtà non i videogames non sono dannosi in sé: se utilizzati in maniera corretta e stabilendo delle regole chiare e precise possono essere un divertente passatempo per tutta la famiglia o addirittura un gioco educativo. Spesso però ci si chiede come scegliere i videogiochi giusti oppure come assicurarsi che il gioco che il nostro bimbo ci chiede con insistenza sia davvero adatto per la sua età. Noi di BlaBlaMamma vogliamo quindi spiegarvi cos’è il Pegi e come interpretarlo.

Pegi, di cosa si tratta?

La scelta di un videogioco adeguato per il nostro bambino è la prima mossa per un uso consapevole di questi passatempi elettronici. In nostro aiuto viene il Pegi (Pan European Game Information, ovvero informazione pan europa sui giochi), un sistema di classificazione dei videogiochi basato sull’età. Questo parametro non si riferisce alla difficoltà del gioco, ma all’adeguatezza dei suoi contenuti per diverse fasce d’età: si basa su un sistema di etichette chiare e facili da interpretare, che informano gli acquirenti sul tipo di contenuto a cui potrebbero trovarsi di fronte. Questa classificazione è stata lanciata nel 2003 e ha subito riscosso un buon successo, tanto che attualmente è utilizzata in ben 35 Paesi europei, Italia compresa. Leggere e interpretare correttamente il Pegi è semplice e aiuterà i genitori a fare scelte informate per i proprio figli.

Bambini e videogiochi cos'è il Pegi e a cosa serve

Come scegliere un videogioco?

Non è raro che il nostro bimbo cominci a chiedere insistentemente un videogioco, magari perché ne ha vista la pubblicità o perché un amichetto già lo possiede. Come assicurarsi, però, che il bambino non si trovi di fronte a contenuti inadeguati per la sua età? La premessa è che un bambino non dovrebbe essere lasciato da solo per troppo tempo davanti a tv o videogiochi, soprattutto se non abbiamo ben chiari i contenuti del videogioco che abbiamo acquistato, ma il Pegi può darci un aiuto prezioso. Nella scelta di un videogioco, infatti, non bisognerebbe basarsi solo sulla difficoltà tecnica che potrebbe renderlo noioso oppure frustrante per il piccolo giocatore, ma anche sul tipo di contenuti presenti nel gioco. Ci potrebbero ad esempio essere giochi molto semplici, che tuttavia contengono scene esplicite o violente: li lascereste in mano ai vostri bambini?

Guida alla classificazione del Pegi

La classificazione del Pegi si basa sull’età dei giocatori: come abbiamo visto, non si riferisce però alla difficoltà tecnica del videogioco ma alla tipologia di contenuto. Ad esempio, un videogioco classificato con l’etichetta Pegi 3 risulta adatto come contenuto anche a bambini molto piccoli, ma non è detto che la sua difficoltà permetta loro di giocarci. Viceversa, un videogioco Pegi 16 potrebbe essere molto semplice da giocare, ma esporre il bambino a scene violente o esplicite. Secondo questa classificazione, i videogiochi vengono suddivisi in 5 categorie:

  • Pegi 3: si tratta di contenuti adatti a tutte le età a partire dai 3 anni (età sotto la quale nessun videogioco è consigliato). Non ci sono quindi scene, suoni o immagini che possano spaventare i bambini, le scene di violenza non sono ammesse se non lievi e con una declinazione comica, ad esempio Super Mario che rovescia tartarughe;
  • Pegi 7: questi giochi sono adatti a bambini di almeno 7 anni, dal momento che contengono suoni o immagini che possono spaventare bimbi più piccoli. Le scene di violenza ammesse sono lievi e rappresentate in maniera non realistica o dettagliata;
  • Pegi 12: in questo caso il giocatore dovrebbe aver compiuto almeno 12 anni, dal momento che questi giochi potrebbero contenere scene di violenza anche rivolta contro personaggi dall’aspetto umano, anche se in maniera non realistica, allusioni al gioco d’azzardo o atteggiamenti sessualmente espliciti. Possono essere inserite anche espressioni volgari, anche se non troppo forti;
  • Pegi 16: questi videogiochi, non adatti ad un pubblico con meno di 16 anni, contengono scene di violenza e di sesso anche abbastanza verosimili, riferimenti a gioco d’azzardo, uso di alcool, sigarette e droghe e linguaggio volgare;
  • Pegi 18: in questo caso l’uso andrebbe limitato ai soli adulti per via di contenuti molto forti, come scene di violenza gravi, di sesso esplicito, abuso e criminalità, oltre all’uso di un linguaggio particolarmente crudo. Meglio tenerne lontani nostri bambini!

Bambini e videogiochi cos'è il Pegi e a cosa serve

Le tipologie di contenuto prese in considerazione

Il Pegi, oltre a consigliare o sconsigliare un videogioco in base all’età del giocatore a cui sarebbe destinato, ci dà anche delle indicazioni sulle tipologie di contenuti “critici” che potremmo trovarvi, in modo da poterci regolare di conseguenza. Alcune icone specifiche indicano la presenza di:

  • violenza, che può essere lieve o di fantasia nei giochi Pegi 7 o 12 o piuttosto realistica ed esplicita nei giochi Pegi 16 e 18;
  • linguaggio violento e volgare, come parolacce, insulti e imprecazioni. Questo simbolo non può essere presente nei videogiochi Pegi 3 e 7;
  • paura, cioè suoni o immagini che potrebbero spaventare i bambini più piccoli;
    – contenuti espliciti: questo simbolo può trovarsi su giochi da Pegi 12 in su e può indicare allusioni a sfondo sessuale, nudità di carattere erotico e scene di sesso esplicite o non esplicite. Ovviamente nei giochi Pegi 12 si tratterà di semplici allusioni, nei Pegi 18 di scene molto più forti;
  • gioco d’azzardo: si tratta di un’icona che indica contenuti che possono incoraggiare a giocare d’azzardo;
  • sostanze stupefacenti: il simbolo della siringa indica che il videogame contiene rifermenti non solo a droghe e sostanze stupefacenti, ma anche ad alcool e tabacco;
  • discriminazione: possono essere presenti contenuti discriminatori e razzisti di carattere etnico, religioso o nazionalistico. Questa etichetta si può trovare solo su giochi Pegi 18.

Come controllare il Pegi di un videogioco?

Controllare il Pegi di un videogioco è molto semplice: queste etichette sono infatti poste sulla custodia del videogioco oppure sono ben visibili tra le informazioni dei giochi che si possono scaricare online.

Speriamo che questo argomento sia ora più chiaro. Conoscevate già questo sistema di classificazione? Fatecelo sapere sui nostri canali social!

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