Sul web e sui vari social network possiamo notare un enorme numero di immagini di bambini. Nella maggior parte dei casi sono proprio i genitori e condividerle con il mondo, spesso dalla prima ecografia in poi. È normale voler condividere i piccoli traguardi, i successi e le espressioni più buffe o più tenere dei nostri piccoli, ma quando clicchiamo sul pulsante “pubblica” siamo veramente consapevoli dei rischi di pubblicare le foto dei bambini? Noi di BlaBlaMamma vogliamo aiutarvi a riflettere su questo aspetto del rapporto tra bambini e web.
- Cos’è il fenomeno dello sharenting?
- Il rischio di furto d’identità
- La condivisione su gruppi privati
- La privacy dei bambini
- Bambini e web: il futuro di foto e video
- La regola d’oro
Cos’è il fenomeno dello sharenting?
Il termine sharenting deriva dall’unione di due parole inglesi: “share”, cioè condividere, e “parenting” ovvero fare i genitori. Indica quindi l’abitudine da parte di tanti genitori di condividere foto e video dei figli sui social già dai primi giorni o mesi di vita. Secondo gli esperti si tratta di un comportamento pericoloso perché una volta pubblicato qualcosa online si perde il controllo sulla sua diffusione o la foto o il video del nostro bambino può essere usata e manipolata per scopi non sempre leciti. Siamo quindi sicuri che pubblicare le foto dei nostri figli sia una pratica corretta e che protegga la sicurezza e i diritti dei bambini coinvolti?
Il rischio di furto d’identità
Oltre a perdere il controllo sulla diffusione delle foto dei nostri bambini, molti genitori non calcolano il rischio di un furto di identità. Pubblicando sui social l’annuncio della nascita del piccolo, magari corredata di foto, indirettamente si stanno comunicando a tutti dati sensibili come nome, cognome e data di nascita.
La condivisione su gruppi privati
Molti genitori si sentono al sicuro condividendo foto e video dei bambini sul web in gruppi privati. In realtà questo è vero solo se del gruppo fa parte un numero davvero ristretto di persone, ad esempio la nostra famiglia, altrimenti bisognerebbe davvero essere sicuri che ognuna delle persone che fa parte del gruppo sia fidata e non usi le nostre foto per altri scopi.
La privacy dei bambini
Siamo tutti molto attenti alla nostra identità digitale e alla nostra privacy (o almeno, dovremmo esserlo), quindi perché abbassare la guardia quando si tratta dei nostri bambini? La privacy è un diritto personale, anche di bambini molto piccoli. Cerchiamo quindi di tutelarla e di chiedere al nostro bambino se è d’accordo con la pubblicazione delle sue foto online: verso i quattro anni è già in grado di esprimere il proprio parere!
Bambini e web: il futuro di foto e video
Tutti noi abbiamo in un cassetto delle foto imbarazzanti e non vorremmo mai e poi mai che fossero mostrate in pubblico. Quando stiamo per pubblicare una foto del nostro bambino che a noi sembra buffa o divertente, chiediamoci se tra qualche anno potrebbe essere motivo di imbarazzo per nostro figlio, magari diventato ormai adolescente oppure un giovane adulto alla ricerca di lavoro. È noto che molte aziende setaccino il web alla ricerca di informazioni sui candidati: forse le nostre foto non metteranno a rischio la sua assunzione, ma potrebbero essere motivo di imbarazzo. Cancellare definitivamente ciò che è stato messo online è davvero difficile: meglio pensarci prima della pubblicazione!
La regola d’oro
Ognuno di noi ha la sue convinzioni e le sue regole per quanto riguarda la pubblicazione di foto e video dei propri figli sul web: molti non lo farebbero mai, altri invece non ci vedono nulla di male. Prima di farlo, però, è bene controllare le proprie impostazioni relative alla privacy e cercare di condividere questi contenuti all’interno di piccoli gruppi di persone. Inoltre vale la regola d’oro: non pubblicate mai qualcosa che non mostrereste in pubblico!
Voi come vi comportate riguardo alla pubblicazione di foto e video dei vostri figli online? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere sui nostri canali social!
